Da brava veneta, quando penso al carnevale mi viene in mente prima di tutto Venezia; ma anche qui in Friuli le tradizioni non mancano, soprattutto nelle Valli del Natisone. Così ne ho approfittato dell'invito del caro vecchio Amedeo (Moz per gli amici, in onore di Mozart) a partecipare alla prima serata del carnevale - Pust, in lingua locale - del suo paese: Rodda di Pulfero, una manciata di case abbarbicate su una montagna.
La tradizione vuole che questa prima serata consista nel fare il giro delle case del paese, mascherati o vestiti in maniera bizzarra, a divertire - o importunare, a seconda dei punti di vista - gli abitanti con musiche, canzoni (più o meno goliardiche) e scherzi di vario genere; e anche se le case in questione sono solo nove, dato che - sempre da tradizione - in ognuna viene offerto da bere, per arrivare in fondo al pellegrinaggio ci vuole fisico.
Arrivata a Rodda sotto la neve, mi sono trovata davanti - nell'ordine - due pompieri, una muratrice, una vichinga, una diavola (no, non la pizza), una specie di cespuglio con una maschera, un suonatore di fisarmonica e uno di bidonofono: ossia quello strano strumento che vedete nella foto, una cassa di risonanza cilindrica con una corda per stendere i panni tesa su un bastone, che fa le veci del basso.
Chiaramente la gente ci aspettava, ed ha sempre aperto le porte volentieri (salvo magari pentirsene quando i due pompieri impolveravano la cucina con l'estintore): dopo le prime due case avevo aggiunto al mio repertorio una serie di canzoni da osteria, il viso imbrattato di carbone, la schiena sudata per aver ballato, e il tasso alcolemico al di sopra del limite di 0,5 nonostante i ripetuti dinieghi davanti ai bicchieri: d'altronde, quando anche l'ottimo dolce tipico (la gubana) è fatto con la grappa, basta una fetta di quella per non potersi mettere alla guida.
I buoni propostiti di rimanere non più di un quarto d'ora in ciascuna casa sono presto sfumati, e il tutto è finito a notte fonda. Il prossimo fine settimana sarà la volta di un'altra frazione del Comune, e i due giorni di festa grande con la sfilata delle maschere tipiche sono programmati per il 9 e il 10 febbraio. Per chi si trovasse da queste parti, dovrebbe esserci di che divertirsi...
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