tag:blogger.com,1999:blog-71723506637389946172024-03-13T22:09:50.324+01:00La giornalista beer lanceIl mio blog di avventure birrarie, descrizioni di birre, degustazioni, e notizie dal mondo della birra artigianale.Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.comBlogger511125tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-36246697681548198882024-01-30T13:59:00.003+01:002024-01-30T13:59:45.779+01:00Birraio dell’Anno: l’intervista a Enrico Ciani<p>Dopo un lungo periodo di silenzio dovuto a motivi personali, ritorno con un'intervista a Enrico Ciani di Birra dell'Eremo, fresco di titolo di Birraio dell'Anno, pubblicata per il <a href="https://www.giornaledellabirra.it/interviste/birraio-dellanno-lintervista-a-enrico-ciani/" target="_blank">Giornale della Birra.</a></p><p><strong>Enrico, alcuni hanno parlato di una vittoria annunciata, dati
i numerosi premi già ottenuti e i piazzamenti via via migliori nelle
ultime edizioni di Birraio dell’Anno: te l’aspettavi o è stata una
sorpresa?</strong></p>
<p>Decisamente una sorpresa. Per quanto sia vero che c’erano segnali che
potevano far pensare ad una vittoria, non la si poteva comunque dare
per scontata, considerato anche l’alto livello degli altri finalisti.</p>
<p><img alt="" class="size-medium wp-image-36965 aligncenter" height="200" src="https://www.giornaledellabirra.it/wp-content/uploads/2024/01/Enrico-Ciani-Birraio-dellanno-2023-300x200.jpg" width="300" /></p>
<p> </p>
<p><strong>Si dice spesso che stanno ritornando le birre “semplici”, gli
stili classici, e che sono finiti i tempi delle sperimentazioni ardite.
Per quanto la gamma di Birra dell’Eremo sia vasta, e ci sia quindi
spazio sia per l’una che per l’altra cosa, è innegabile però che la tua
cifra distintiva siano le sperimentazioni: questa vittoria è una
smentita dell’affermazione iniziale? O le sperimentazioni piacciono solo
agli “addetti ai lavori”?</strong></p>
<p>No, confermo che c’è una tendenza alla bevuta semplice e che si sta
perdendo la smania di ricerca dell’elemento “strano”, e di questo sono
contento. La sintesi tra questi due opposti che voglio creare con il mio
lavoro è quella di avere sempre come filo conduttore la bevibilità e la
semplicità complessiva, anche se abbiamo perlopiù birre “particolari” e
anche nel caso delle birre che sulla carta sono più “audaci”: la cosa
che conta è la bevuta.</p>
<p> </p>
<p><strong>Sul palco di Birra dell’Anno è stato chiesto a tutti che 2023 è stato: a mente fredda, giù dal palco, cosa rispondi?</strong></p>
<p>È stato un 2023 positivo anche se non di crescita estrema: del resto
siamo arrivati da due anni post-Covid in cui si sono viste cifre anche
di +20 o +30%, era evidente che non poteva essere un fenomeno duraturo, e
che ci siano difficoltà di mercato legate al ritorno alla normalità
dopo un periodo che che normale non è stato. Abbiamo visto una crescita
più contenuta, ma che ci ha permesso di consolidare la nostra posizione e
progettare la struttura del birrificio. Poi fa naturalmente fa piacere
vedere di essere sempre più apprezzati, e di percepire molta positività
attorno al nostro lavoro.</p>
<p><img alt="" class="size-medium wp-image-36964 aligncenter" height="300" src="https://www.giornaledellabirra.it/wp-content/uploads/2024/01/MG_7055sociald-300x300.jpg" width="300" /></p>
<p> </p>
<p><strong>E che 2024 sarà? Molti hanno parlato di difficoltà legate al
rallentamento di mercato, all’aumento dei prezzi delle materie prime, e
più in generale all’inflazione…</strong></p>
<p>I costi sono senz’altro uno dei problemi, ma abbiamo sempre cercato
di trovare soluzioni per non incidere sul prezzo finale: dal rivedere i
contratti per le forniture di malto e luppolo, al diminuire la
produzione di bottiglie a favore di quella di lattine perché la seconda è
meno onerosa. Nelle difficoltà si trovano modi per reinventarsi.
Sicuramente il 2024 sarà impegnativo e direi selettivo: chi si è
strutturato, chi ha investito in strutture e tecnologia, avrà ancor più
che in passato vantaggi su chi invece non si è rinnovato, magari vivendo
di rendita della crescita di questi anni. Noi speriamo di aver
progettato bene il futuro: abbiamo aumentato la tecnologia
dell’impianto, rifatto gli interni del birrificio, e stiamo avviando
nuovi progetti.</p>
<p> </p>
<p><strong>Quando si riceve un premio prestigioso si apre poi la spinosa
questione del “dimostrarsi all’altezza”: hai timori in questo senso?</strong></p>
<p>Certo la sensazione di “dover rimanere all’altezza” c’è, ma senza
ossessioni: cercheremo semplicemente di mantenere l’impegno che sia io
che tutti quelli che lavorano con me abbiamo messo in questi anni, e di
ripetere quello che abbiamo fatto.</p><p> </p><p><i>Leggi l'intervista originale su https://www.giornaledellabirra.it/interviste/birraio-dellanno-lintervista-a-enrico-ciani/ </i><br /></p><p></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-87562679774068076462023-09-03T14:42:00.001+02:002023-09-03T14:42:28.615+02:00Il decennale di Acido Acida<p>
</p><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Dopo
la pausa maternità che mi sono presa lo scorso anno, sono ritornata
ad Acido Acida, il festival ferrarese delle birre britanniche.
Un’edizione peraltro significativa, la decima: con oltre 200 birre
a listino (di cui diverse esclusive per il festival e debutti al di
là dei confini nazionali) tra Inghilterra e ospiti italiani, una
cinquantina di birrifici, per un panorama di produzioni selezionate
tra le creazioni di punta di ciascuno dei partecipanti - con un
occhio di riguardo per fermentazioni spontanee e barricate.
Naturalmente, valore aggiunto è il fatto di poter incontrare i
birrai o i loro collaboratori: cosa che mi ha fatta dirigere
prevalentemente sui birrifici che potevano appunto contare su un loro
rappresentante, dato che l’unico modo per fare una chiacchiera con
loro davanti ad una loro birra sarebbe appunto recarsi in
Inghilterra.</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjutuoGNUIuEdUKSyVxj07enHwOxtNfxk7ZpQOFOKz7jHlbVUuha57hf835IZHgCcQ3FcX4d6rE6R-lXVv-Tjc5ufPF9-aDpUsVOcA0kRMxZByMxkN5rCtBtVCUXc96k3KzGzx2BoKjiTAcxJaldrVQGBAlS3MwFE-Lc-xPwL8XsUCCLJ8fWjldlZw904A/s4000/IMG20230901152827.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjutuoGNUIuEdUKSyVxj07enHwOxtNfxk7ZpQOFOKz7jHlbVUuha57hf835IZHgCcQ3FcX4d6rE6R-lXVv-Tjc5ufPF9-aDpUsVOcA0kRMxZByMxkN5rCtBtVCUXc96k3KzGzx2BoKjiTAcxJaldrVQGBAlS3MwFE-Lc-xPwL8XsUCCLJ8fWjldlZw904A/s320/IMG20230901152827.jpg" width="240" /></a></div>Ho
iniziato da quella che è stata la principale novità di quest’anno,
Balance Brewing&Blending, giovane (ha aperto nel 2021) nonché
unico birrificio di Manchester ad occuparsi esclusivamente di
affinamento, appoggiandosi ad altre aziende locali per brassare. Ho
quindi fatto una chiacchierata con James e Will, i fondatori, davanti
alla loro Saison de Maison Blend #3: un blend di tre diverse botti
(tutto rovere di ex vino rosso) risalenti al periodo tra dicembre
2021 e marzo 2022, classificato come farmhouse ale. Al naso è
proprio la componente del legno a risaltare un maniera
particolarmente vivace, lasciando comunque percepire bene i profumi
fruttati e una leggera nota funky sullo sfondo. Il corpo esile e
fresco, che vira sull’agrumato e finanche sulla frutta tropicale
(in virtù della luppolatura generosa), non lascia
assolutamente presagire i 6 gradi alcolici; chiudendo infine su
un’acidità da frutta, molto gentile e non troppo persistente, e un
amaro erbaceo che tende ad indugiare più a lungo. Del tutto
abbordabile anche per chi è alla prima esperienza con il mondo sour,
nella misura in cui questo è molto bel bilanciato con la frutta.<p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnh9J_ol1G9BKkpa8mYHNYBz16SWO92hIC-pnAmXAvhiOA99kywTpO3HnCwwNw786tP0-f8CkAs6YTDAN4VAgoe8-M7r6R3CPpD5yFDjUx9Co_F60MhefhIHEjFxkjYGjgkhqkS-TRWqVovaAhchIv-Wr5spygp6j3gYv02fUEqUpUAi9hgkLIsykJn8s/s4000/IMG20230901154452.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnh9J_ol1G9BKkpa8mYHNYBz16SWO92hIC-pnAmXAvhiOA99kywTpO3HnCwwNw786tP0-f8CkAs6YTDAN4VAgoe8-M7r6R3CPpD5yFDjUx9Co_F60MhefhIHEjFxkjYGjgkhqkS-TRWqVovaAhchIv-Wr5spygp6j3gYv02fUEqUpUAi9hgkLIsykJn8s/s320/IMG20230901154452.jpg" width="240" /></a></div><br />La
seconda chiacchierata è stata con quella che era la novità dello
scorso anno, Pastore: un birrificio che tratta esclusivamente
fermentazioni spontanee gestito da padre e figlio, Chris e Ben
rispettivamente, nel Cambridgeshire, e il cui nome italiano rende
omaggio alle origini della nonna. Il loro repertorio spazia da sour
più “gentili”, come Waterbeach Weisse Passion Fruit & Guava
(una Berliner Weisse che, al palato di chi è più avvezzo a questi
stili, può apparire come ai limiti del succo di frutta), ad altre
nettamente più complesse come La Pera (una Golden Wild Ale maturata
per un anno in botte di sherry con fecce di pera); sempre tuttavia
con la filosofia di non essere troppo estremi. Da segnalare la
volontà di evitare gli eccessi anche nel caso delle pastry, a quanto
mi dicono molto in voga in Inghilterra: ad esempio la loro Zuppa
Inglese (una pastry sour a base avena con vaniglia e frutti rossi)
può far temere il contrario se ci si ferma al deciso aroma di
vaniglia, ma al palato presenta poi un encomiabile equilibrio che non
va a sfociare nel dolce – detto in altri termini, sour è e sour
rimane, giocando sui contrasti tra dolce e acido.<p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfiUzAwPOtvrfk1R8B__CTwCO4UJbEPwCJHgDkq-26DFfGT-ewhrJ94Rrd9bg-lQ1zvO6Z3H9OuZM-6Iqgied5qAjTaq1r8PgsOeSPhT_PDx0Pwo1stUcXf8NRe21AWYQABmRm5LkmYBiVuoHKcPF4c430EhregprIvkZPjgu41AwwcpJ6sjjjdrdD4vY/s4000/IMG20230901174605.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfiUzAwPOtvrfk1R8B__CTwCO4UJbEPwCJHgDkq-26DFfGT-ewhrJ94Rrd9bg-lQ1zvO6Z3H9OuZM-6Iqgied5qAjTaq1r8PgsOeSPhT_PDx0Pwo1stUcXf8NRe21AWYQABmRm5LkmYBiVuoHKcPF4c430EhregprIvkZPjgu41AwwcpJ6sjjjdrdD4vY/s320/IMG20230901174605.jpg" width="240" /></a></div>Spostandomi
nella zona Yorkshire ho incontrato prima Jordan e Jack del birrificio
Tartarus, nato nel 2020 con una gamma di birre di tipo Imperial ed
europee, e che poi si è dato a sperimentazioni di ogni genere su
tutti i fronti – compreso quello del nero di seppia per le birre
scure, come riferitomi da Jack. Da segnalare in particolare la loro
Valkyrie, una Black Ipa con lievito kweik: interessante lo sposalizio
tra i profumi dei luppoli australiani e neozelandesi e un particolare
ceppo di kweik che ha appunto reminescenze fruttate che ci fanno il
paio, coronando i potenti aromi e sapori tostati e un lungo e deciso
taglio amaro finale. Alle spine accanto ho trovato Andreas di
Rooster’s, birrificio fondato negli anni Novanta e passato di mano
nel 2011 con il pensionamento del fondatore (peraltro il primo in Uk
a creare una gamma con luppoli americani): evento che ha segnato una
virata anche nella produzione, che fino ad allora era stata solo in
cask. Per quanto la birra della casa sia la Apa Yankee, ritengo più
meritevole di segnalazione la Eeverything’s just swell, una Pils
con luppoli della West Coast: provare per credere alla maniera in cui
aromi fruttato-resinosi passano la mano al riconoscibilissimo corpo
da Pils e all’amaro erbaceo finale, in un insieme che – per
quanto possa piacere o meno, per carità – presenta un peculiare
equilibrio della costruzione complessiva. Da ultimo Laurie di North,
forse uno dei più noti tra i nomi presenti: è stata lei a tentarmi
ad un assaggio di una Wit, la X Tool Lemon Chamomile. Personalmente
avrei liquidato una wit con limone e camomilla come l’ennesima
sperimentazione un po’ sopra le righe, invece devo ammettere che
l’aromatizzazione è ben calibrata e non lascia indesiderate
persistenze da tisana serale (perché se volevo una tisana prendevo
una tisana, non una birra) in bocca.<p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Spostandoci
dall’Inghilterra, nota di merito ad Antica Contea sia per la nuova
Kidnapped (una West Coast Pale Ale che presenta una rosa di tutto
rispetto di aromi e sapori erbacei e resinosi, di una bevibilità
notevole) che soprattutto per la Special K 2018, Iga con Ribolla di
Radikon con quattro anni di botte sulle spalle: un tripudio di
vaniglia, whisky, torbato ed altre reminescenze legnose, che esaltano
la componente dolce-fruttata del vitigno.</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Un
grazie a tutti i birrai e loro collaboratori con cui ho parlato e
allo staff del festival, in particolare l’ideatore Davide
Franchini.</p>
<p><style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: #000000; line-height: 115%; orphans: 2; widows: 2 }p.western { font-family: "Liberation Serif", "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }p.cjk { font-family: "Noto Sans CJK SC"; font-size: 12pt; so-language: zh-CN }p.ctl { font-family: "Lohit Devanagari"; font-size: 12pt; so-language: hi-IN }</style></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-63778499891864086812023-05-19T14:00:00.008+02:002023-05-19T15:03:08.890+02:00Report Assobirra 2022: qualche pensiero<p>Come accennato nel mio post di ieri sui social, è stato presentato il Report 2022 di Assobirra, al quale ho avuto l'onore di contribuire con un capitolo finale sul tema della cultura birraria. Inutile precisare che, al netto delle ironie di qualche leone da tastiera che capita sempre, si tratta di uno strumento conoscitivo del comparto che in quanto tale interessa anche gli artigiani (e infatti a fare ironie di questo tipo è sempre chi non lavora nel settore, perché chi ci lavora questa cosa la sa benissimo): non a caso il report ospita anche un intervento del presidente di Unionbirrai Vittorio Ferraris, a riprova del fatto che, per quanto le due associazioni perseguano obiettivi e strategie in buona parte diverse e complementari (come è giusto che sia, naturalmente), hanno piena coscienza che stanno giocando la partita nello stesso campo.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMMYQRvSoNDCr4zUDCUqh641O8QHrgXMbgs12YCjLZkap8EEZ5nzi_HDIX5qAvF46SvE4RSRZPItPijlJAU_B-iKsUJ3F1J6JTiugsC2VNYBBX24lwfVkWWy5ilPYsrNjq7Vs0nZOKMQ5TYII9BFOoZEheL3sQtXETv4wIF12pgygKn5uN65gEAg5C/s322/Screenshot_20230518_101904.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="322" data-original-width="248" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMMYQRvSoNDCr4zUDCUqh641O8QHrgXMbgs12YCjLZkap8EEZ5nzi_HDIX5qAvF46SvE4RSRZPItPijlJAU_B-iKsUJ3F1J6JTiugsC2VNYBBX24lwfVkWWy5ilPYsrNjq7Vs0nZOKMQ5TYII9BFOoZEheL3sQtXETv4wIF12pgygKn5uN65gEAg5C/s320/Screenshot_20230518_101904.png" width="246" /></a></div>Fatta questa premessa, avanzo alcune considerazioni. La prima e più ovvia, nonché quella che già ha fatto più notizia, è quella che riguarda i consumi: nel 2022 siamo infatti arrivati a 37,8 litri pro capite l'anno, in una crescita che - escluso il 2020 per ovvie ragioni - si mantiene ormai da quasi un decennio. Non quindi un semplice rimbalzo post pandemia - per quanto i dati provvisori del primo trimestre del 2023 parlino in effetti di una contrazione, ma quella probabilmente più dovuta alla congiuntura economica - ma una tendenza di lungo periodo. Un dato che, ha comunque fatto notare presidente di Assobirra Alfredo Pratolongo, è sostenuto più dall'aumento delle importazioni (cresciute del 10% nell'ultimo anno) che da quello della produzione (cresciuta della metà). C'è poi da dire che calano leggermente le esportazioni, da 3862 a 3816 migliaia di hl, con la Gran Bretagna che continua a fare la parte del leone ormai da anni assorbendone quasi la metà.<p></p><p>Va comunque rilevato che, oltre ovviamente sempre lontanissimi dai "soliti" capolista (Repubblica Ceca a 129, peraltro in calo, Austria a 101 e Germania a 89), non siamo dei grandi bevitori di birra neanche in confronto ai Paesi mediterranei, con i quali ha più senso fare un paragone: la Spagna è a 50, il Portogallo a 48, Cipro a 47, Malta a 41, Croazia e Slovenia (dove però c'è storicamente una tradizione austroungarica) a 77 e 78 rispettivamente. Solo Francia e Grecia sono sotto, a 33 e 32.</p><p>Dati positivi anche dall'occupazione: dall'anno precedente cresce da 5300 a 5600 quella diretta, da 16.900 a 17.800 quella indiretta, e da 118.000 a 124.000 considerando l'indotto allargato. </p><p><br />Per quanto riguarda i microbirrifici nello specifico, il report ne censisce 870 contando anche i brewpub (con tutte le difficoltà che ci possono essere nel censirli, per cui non prendiamolo come un dato preciso all'unità), contro gli 814 del 2021 e i 756 del 2020. Positivo quindi rilevare che la pandemia, da cui sarebbe stato lecito aspettarsi chiusure tra il 2021 e il 2022, almeno per ora non ha fatto sentire colpi di coda: il calo (peraltro da molti pronosticato) è stato prima, dopo il tanto discusso sfondamento di soglia 1000 nel 2016, ritenuta insostenibile per quelle che erano le dinamiche di mercato. La coda della pandemia va forse cercata di più in quella che è la ripresa ancora stentata dei consumi fuori casa - il 35,8% contro il 32,6 del 2021 e il 27,1 del 2020 -: consumi peraltro già in calo prima della pandemia dal 39,5% del 2015 al 36,1 del 2019. Di qui il mio "forse": pare che ci siamo semplicemente riallineati al calo in corso, che la pandemia ha semplicemente impedito di invertire, ma non provocato, al netto dei momenti di euforia post lockdown. Potremmo discutere a lungo sulle cause, ma sarebbe un altro capitolo.<br /></p><p>In quanto all'occupazione, Assobirra parla di 3000 unità: in media quindi 3,4 addetti a birrificio, a conferma che parliamo di realtà piccole e piccolissime. La produzione di attesta a 471.000 hl, il 3,1% del totale nazionale, incluso un 13,5% di esportazioni - dato limitato ma interessante, a parer mio, dato che si tratta di un terreno su cui ogni minimo punto percentuale per i birrifici artigianali è una conquista.</p><p>Altro dato che mi è balzato all'occhio è quello dei contenitori. Per quanto questo includa naturalmente tutta la produzione, non solo quella artigianale, guardando la serie storica si nota un balzo delle lattine nel 2018: dopo essere state stabilmente attorno al 5%, sono scattate attorno al 7,5, mantenendosi poi lì. Un +50% che sarebbe interessante indagare, dato che non può essere interamente ascritto al boom delle lattine nel comparto artigianale, però è interessante notare questa "onda dell'alluminio" che sta peraltro dando vita a vere e proprie opere d'arte.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAv30oUneSVBnnRTXo7oGt_JFq001k_FLnhOt34DlyKjGLdJnpvASZ93n3-XIWQHWoipEkwp6nMjQ1wss4OGVcfuXdGCbkJw8zFy3L_XgxxFMpgx56YhZU9z9ky2ztWu9r9G2Die4wBce9kIey1It7mq-S6ihoWOaGtUDK5-CRyl_QwT7d_m5F-oaD/s320/NoBeerTax.gif.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAv30oUneSVBnnRTXo7oGt_JFq001k_FLnhOt34DlyKjGLdJnpvASZ93n3-XIWQHWoipEkwp6nMjQ1wss4OGVcfuXdGCbkJw8zFy3L_XgxxFMpgx56YhZU9z9ky2ztWu9r9G2Die4wBce9kIey1It7mq-S6ihoWOaGtUDK5-CRyl_QwT7d_m5F-oaD/s1600/NoBeerTax.gif.png" width="318" /></a></div>Pratolongo si è poi soffermato a lungo sulla questione accise, e sulla negoziazione con l'attuale governo per il mantenimento dello sconto. Per quanto la questione vada considerata nel panorama più ampio della tassazione totale (il famoso slogan "un sorso su tre se lo beve il fisco"), però va ad onor del vero detto che, in quanto ad accisa media, l'Italia si colloca più o meno a metà del panorama europeo con 35,28 euro a ettolitro: abbiamo una decina di Paesi che tassano più di noi - il massimo è la Finlandia, con uno spaventoso 182,84 - e una quindicina meno di noi - il minimo è la Bulgaria a 9,20. E questo non per mettere in dubbio la necessità di abbassarla per incentivare il comparto, ma per onore di cronaca, diciamo così.<p></p><p>Naturalmente i dati sono molti di più, accompagnati da numerosi altri interventi, interviste ed analisi: vi invito quindi a scaricare il report, disponibile a <a href="https://www.assobirra.it/wp-content/uploads/2023/05/AnnualReport_2022.pdf" target="_blank">questo link</a>, per avere un panorama completo.</p><p>Dedico un'ultima parola al mio contributo sul tema cultura della birra, partito dalla provocazione per cui molti operatori di settore stanno ormai prendendo le distanze da questa espressione talmente abusata che sembra ormai non significare più nulla. Dal fare formazione e informazione al consumatore e agli operatori della filiera, al promuovere circuiti turistici e "birrogastronomici", all'organizzare corsi di degustazione più o meno originali, pare ormai tutto finito nello stesso calderone senza che ci sia un vero filo conduttore. Di qui la domanda su che cosa significhi oggi fare cultura della birra, su cui invito tutti a riflettere.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-9062324102885726232023-03-19T17:36:00.003+01:002023-03-19T17:36:38.764+01:00Tra Università e dip hopping<p>Sin dal mese di febbraio ho avuto il piacere e l'onore di essere coinvolta in un progetto dell'Università di Udine - per la precisione dei tesisti Alba Goi e Luca Vit, supervisionati dal ricercatore Paolo Passaghe: mi è stato cioè chiesto di entrare a far parte di un gruppo di valutazione di una serie di birre, secondo una precisa scheda di analisi sensoriale. Ognuna delle diciotto birre totali è stata valutata "alla cieca", senza cioè che ci venisse data alcuna informazione in merito a ciò che avevamo nel bicchiere; e solo alla fine delle tre sedute di valutazione è stata soddisfatta la nostra curiosità nel rivelarci in che cosa consiste questo progetto.</p><p>Trattasi di uno studio sul dip hopping, tecnica nata in Giappone da Kirin e poi introdotta nel mondo birrario artigianale negli Usa, che sta prendendo piede anche in Italia; e che consiste nell'effettuare un'infusione di luppolo dopo la fine della bollitura e prima dell'inizio della fermentazione, ad una temperatura di 60-70 gradi. Si colloca quindi, sia temporalmente che a livello di temperatura, tra il late hopping - la luppolatura in aroma a fine bollitura, e quindi ad una temperatura ancora attorno ai 100 gradi - e il dry hopping - a fine fermentazione e a freddo. Lo scopo è quello di esaltare alcune peculiarità aromatiche dei luppoli in maniera ancora diversa rispetto alle altre due tecniche già consolidate, data la diversa temperatura di infusione e le interazioni che si creano tra il lievito e le sostanze così estratte in corso di fermentazione.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEvqgn71pXiVvJgwdB8AHw0zgPhP6t7Yct3ajeAWcjpgmr4RyRakxs65nSgQpg3upnSIg_GSjqjcPobQBwbKBYjoJ26W-M8dBJ9wwEY_PhPsxYDuwNLZtzre4oYgQWDaxROTBNJe9bA06NZ6Qd-CnBIXSzs8BhlcdOLnSCAM4Yn1j_MwlcZP_OugmX/s960/sensoriale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEvqgn71pXiVvJgwdB8AHw0zgPhP6t7Yct3ajeAWcjpgmr4RyRakxs65nSgQpg3upnSIg_GSjqjcPobQBwbKBYjoJ26W-M8dBJ9wwEY_PhPsxYDuwNLZtzre4oYgQWDaxROTBNJe9bA06NZ6Qd-CnBIXSzs8BhlcdOLnSCAM4Yn1j_MwlcZP_OugmX/w400-h300/sensoriale.jpg" width="400" /></a></div> <p></p><p>La pratica è appunto già in uso da una decina d'anni, ma manca ancora una letteratura scientifica in materia; così che elementi cruciali come la temperatura precisa di infusione, la durata, che tipo di contributi apportino le diverse varietà di luppolo, l'utilizzo di tutto il mosto o di solo una parte per il dip hopping, sono ancora lasciati all'esperienza pratica del singolo birrificio. Di qui la volontà di avviare uno studio scientifico su questo fronte; analizzando in particolare le possibili interferenze con il dry hopping, la possibile valorizzazione con questa tecnica di varietà di luppolo meno pregiate, le modalità per esaltare le caratteristiche desiderate e viceversa eliminare quelle indesiderate a livello aromatico e gustativo, l'applicabilità sugli impianti artigianali e l'impatto sui costi di produzione - dato che il dip hopping richiede meno luppolo delle altre due tecniche.</p><p>Le schede compilate dai degustatori verranno quindi ora incrociate con i dati delle analisi di laboratorio fatte sui campioni di queste birre; appositamente brassate appunto per valutare i diversi aspetti oggetto di studio. Il risultato finale della ricerca non poteva poi essere che una birra: e ad ospitarne la produzione sarà il birrificio Garlatti Costa, che già ha collaborato con l'Università nel realizzare la birra alo zafferano. Il birraio, Severino Garlatti Costa, non è peraltro nuovo a sperimentazioni in tema di dip hopping: sarà quindi interessante vedere che cosa ne uscirà</p><p>Non posso che concludere ringraziando per essere stata coinvolta in questa esperienza che ho trovato istruttiva, anche per il confronto che - come spesso, fortunatamente, in questi ambienti - si instaura tra i partecipanti.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-63737281778382301952023-03-02T10:56:00.000+01:002023-03-02T10:56:03.065+01:00Un ritorno al Beer Attraction<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Ammettiamolo,
per molti versi è stato un ritorno. Per me personalmente, dato che
non ci andavo dal 2020 – prima per la pandemia, per la gravidanza - e quest'anno sono tornata per Birra and Sound;
e per tutti, visto che Unionbirrai è tornata a Rimini a Beer&Food
Attraction con Birra dell’Anno – e con il carico di birrai
artigiani e birrifici artigianali espositori che la cosa porta con sé
– dopo due anni al Cibus di Parma. Al netto di nostalgie e
romanticismi, comunque, l’impressione che nell’aria si percepisse
una certa “carica”, un certo “sentore di ripresa” parlando
con i birrai, era concreta. Impossibile fare in poche righe un
resoconto completo: del resto, si sa, da queste fiere si torna sempre
con il rimpianto di non essere riusciti a parlare con tutti, e di non
essere riusciti ad assaggiare tutto. Mi limiterò quindi ad alcuni
flash, scattati per l'appunto tra un'intervista e l'altra di quelle realizzate per Birra and Sound.<br /></span></p><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"></span></span></span></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1KGsazCasYCJPydbTTjAC4uoWAG62VlSGoK_oJupRl9px67M4vXWA0qH31ldI0EPtJHFVNp-UP1pY2uYaMYkEAqFOzx7jfWCjgXsRBlZH40thD_nvFXFXUuzUf2enWbv2Op3Tvcb0_HHbkhLO6BhF-xqYslzer63vtFHnqKDHDugLea3pem1aGzs9/s4000/IMG20230220134633.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="4000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1KGsazCasYCJPydbTTjAC4uoWAG62VlSGoK_oJupRl9px67M4vXWA0qH31ldI0EPtJHFVNp-UP1pY2uYaMYkEAqFOzx7jfWCjgXsRBlZH40thD_nvFXFXUuzUf2enWbv2Op3Tvcb0_HHbkhLO6BhF-xqYslzer63vtFHnqKDHDugLea3pem1aGzs9/s320/IMG20230220134633.jpg" width="320" /></a></span></span></span></span></span></span></div><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Partiamo
dal birrificio Evoqe, che – come da consuetudine, verrebbe da dire
– figurava tra i premiati. Ad attirare la mia attenzione, anche su
suggerimento del birraio Mauro, s</span></span></span></span></span></span><span style="font-size: small;">ono
state in particolare le due birre al caffè che il birrificio ha
portato in fiera; e tra le due la </span><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Evoqesour
#10 – una coffee sour con caffè Ladhatunda dal Kenya. Al naso
spicca la componente sour su toni lattici, con note di chicco di
caffè fresco; molto gentile in bocca, con un'acidità non
persistente e ben amalgamata al caffè. Fresca e scorrevole, si nota
l'attenzione nella costruzione complessiva.</span></span></span></span></span></span><p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Allo
stand di Lzo il birraio Jacopo ha invece portato la mia attenzione
sulla Oyster Sout: birra prodotta in quantità limitata per ovvie
ragioni, sia per quanto riguarda il procurarsi le ostriche, sia per
quanto riguarda il doverle sgusciare tutte a mano. </span><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Si
percepisce bene l’aroma di mare, che in bocca sembra sparire per
lasciare spazio ai tipici toni di caffè e cioccolato; ma che ritorna
poi in una lunga e curiosa persistenza salata, che fa il paio con i
sapori di cioccolato.</span></span></span></span></span></span></p>
<p class="western" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI6pVRy3pQYNWMlVpml41ZIGmbPjq0M6bKYIYvMqwl2LubP7xDEtH3bE7g4vkZswiQtFk_o4qCdoOACnc3v8A_TnXZElz3S-GwQzez7Ay9ceS3JqgDgAZdc4zpKarBbVG_3tRnKmfKNr6xfVwyVQGoUF9FuQ8-E_F1r4tVXALslqz-ayyIaOsgwJ-i/s4000/IMG20230221172852.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI6pVRy3pQYNWMlVpml41ZIGmbPjq0M6bKYIYvMqwl2LubP7xDEtH3bE7g4vkZswiQtFk_o4qCdoOACnc3v8A_TnXZElz3S-GwQzez7Ay9ceS3JqgDgAZdc4zpKarBbVG_3tRnKmfKNr6xfVwyVQGoUF9FuQ8-E_F1r4tVXALslqz-ayyIaOsgwJ-i/w150-h200/IMG20230221172852.jpg" width="150" /></a></span></span></div><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;">Non
poteva mancare una sosta da Opperbacco – anche questo, come di
consueto, birrificio avvezzo ai premi: più che le premiate, però, ha attirato la mia attenzione la sour ai
frutti di bosco della linea Abruxensis, con lieviti selezionati
dall'università di Teramo – tra cui un ceppo di brettanomyces; e
frutta aggiunta dopo la fermentazione, con maturazione in legno. Ben
coglibile ma non sovrastante la componente brettata, amalgamata con i
profumi di frutta sia all'aroma che al palato; in un interessante il
gioco tra le diverse tipologie di acidità. Persistenza discretamente
lunga, sui toni della frutta.</span></span><p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhYd4nvQiExBcdKFu0wB4S_iqpG7c5HpH5Y2wm1Ze1jFB60DKJt1DVHvphVTCoXnxZy8CIpRQAqtZXQ9tYIybt7EMwFnub5B6ydZkaMa0FAGETFvL79cfS3dne_QjgXr_KxrDIqpS45cDZ52Cam3pkZ8RZqI8hMMU-UCaj5osglEW6Y8Hli9gWgBmY/s4000/IMG20230220151508.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhYd4nvQiExBcdKFu0wB4S_iqpG7c5HpH5Y2wm1Ze1jFB60DKJt1DVHvphVTCoXnxZy8CIpRQAqtZXQ9tYIybt7EMwFnub5B6ydZkaMa0FAGETFvL79cfS3dne_QjgXr_KxrDIqpS45cDZ52Cam3pkZ8RZqI8hMMU-UCaj5osglEW6Y8Hli9gWgBmY/w150-h200/IMG20230220151508.jpg" width="150" /></a></div>Novità
per me personalmente è stato il birrificio Renton, di cui ho provato per Birra and Sound
la best bitter Billy Hard – una collaborazione con il birrificio
britannico Roosters Brewing Co: un <span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">incontro
tra la tradizione britannica e l’innovazione americana, dato che la
ricetta prevede luppolo Columbus in amaro e Cryo Pop in dip hopping.
Interessante il fatto che lo stile di riferimento non viene comunque
snaturato e rimane riconoscibile, pur con un tocco di originalità.</span></span></span></span></span></span><p></p>
<p class="western" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxD1WrdRJO42d3CMQr2GdrpAMrrK6WBg9-BsEY8uX4LEJxGNjMr8awf8teqwJS8TiQWWta0E_Qzb6x7oJUbD_9u5_JQ247EiZ0-aVmTMNnolXizNVxVQxeLtjT_TJDzvvbh7UFDzRGhUTrwTFiYagm-VhWhUuT6MDayrOXR_snlK1oEZKsLfca0nZR/s4000/IMG20230221122534.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxD1WrdRJO42d3CMQr2GdrpAMrrK6WBg9-BsEY8uX4LEJxGNjMr8awf8teqwJS8TiQWWta0E_Qzb6x7oJUbD_9u5_JQ247EiZ0-aVmTMNnolXizNVxVQxeLtjT_TJDzvvbh7UFDzRGhUTrwTFiYagm-VhWhUuT6MDayrOXR_snlK1oEZKsLfca0nZR/s320/IMG20230221122534.jpg" width="240" /></a></span></span></div><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;">Merita
poi un accenno la linea realizzata dal Birrone all’interno di un
progetto sulla decozione, elaborata dal birraio Simone dal Cortivo
dopo un viaggio in Franconia, anche questa degustata per Birra and Sound. Si tratta di tre birre, per una
degustazione in crescendo: la Czech Keller “12” (in riferimento
al grado plato), la Keller Heller Bock “KHE Bock”, e la Rauch
“Brauch”. Peculiari aromi tra il miele di castagno, la nocciola e
il pane per la prima, mentre il luppolo resta decisamente nelle
retrovie; ricca ma scorrevole e assai pulita in bocca, fa poi
risaltare solo in un secondo momento il Saaz, per un finale
bilanciato tra componente maltata e amaricatura. La seconda gioca sul
fatto di mascherare bene i suoi sei gradi alcolici, con note dolci di
cereale – tipo pane al miele – piene ma snelle in bocca; sempre
sul principio dell’equilibrio anche i luppoli, Hallertau e
Milttelfruh. Da notare la schiuma, che ha tenuto perfettamente anche
nel bicchiere di plastica. Una Rauch un po’ sui generis infine la
terza, nel senso che non c’è da aspettarsi la “classica” Rauch
intensa francone: aroma di affumicato molto ma molto discreto, che si
tramuta poi in un sapore altrettanto discreto e amalgamato con il
resto del cereale; corta la persistenza, tale quasi da andarsene
prima del sorso successivo – quasi a concatenare la bevuta, si
potrebbe dire. Interessante naturalmente la chiacchierata con Simone che mi ha illustrato il progetto, soffermandosi in particolare su come voglia dare fini "didattici" - nel senso del far conoscere che cosa sia la decozione - a questo progetto.<br /></span></span><p></p>
<p class="western" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWkWQ2rz8GvXloIRNpWsnT9H0J94S-Jfo_LBq1Y5WNn_6ldeKqzWjDP5ylZpIZ0hR8y36sQhce9DJJs_clNZLZ7pEXc0E0UNdajgxy7En12V6-WT3qbXVKEqoCWKlm2H1NE_ez7njn5bFv0xMzbbklVfft9OgbggYXE0QKRnXlquS2GZwBwIGIeWdS/s4000/IMG20230221132032.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="4000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWkWQ2rz8GvXloIRNpWsnT9H0J94S-Jfo_LBq1Y5WNn_6ldeKqzWjDP5ylZpIZ0hR8y36sQhce9DJJs_clNZLZ7pEXc0E0UNdajgxy7En12V6-WT3qbXVKEqoCWKlm2H1NE_ez7njn5bFv0xMzbbklVfft9OgbggYXE0QKRnXlquS2GZwBwIGIeWdS/s320/IMG20230221132032.jpg" width="320" /></a></span></span></div><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;">Una
menzione anche per la Supersonic, Dark Mild di Birra dell'Eremo: stile relativamente poco diffuso in Italia, ma che sempre più spesso fa capolino nei birrifici artigianali. Una Dark Mild fondamentalmente in stile: colore marrone-rossastro, aroma deciso ma non sopra le righe tra il biscotto, il caramello, il toffee e il caffè d'orzo, toni tra il caramello e il tostato in bocca per un corpo morbido e scorrevole, finale secco con un taglio di un amaro erbaceo in equilibrio con la componente maltata. Apprezzabile anche la spillatura a pompa, per quanto il bicchiere in plastica non abbia reso giustizia.<br /></span></span><p></p><p class="western" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #050505;"><span style="font-size: small;">Un grazie a Birra and Sound, e a tutti i birrai che mi hanno accolta nei loro stand.<br /></span></span></p>
<p><style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: #000000; line-height: 115%; orphans: 2; widows: 2 }p.western { font-family: "Liberation Serif", "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }p.cjk { font-family: "Noto Sans CJK SC"; font-size: 12pt; so-language: zh-CN }p.ctl { font-family: "Lohit Devanagari"; font-size: 12pt; so-language: hi-IN }</style></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-40720554930353487162023-01-08T15:52:00.000+01:002023-01-08T15:52:03.818+01:00Un anno in cifre: qualche riflessione<p> È uscita a fine anno la relazione statistica annuale di The Brewers of Europe, "European Beer Trends 2022". Già alcuni commenti in proposito sono usciti; mi riservo anch'io, tuttavia, di avanzare alcune riflessioni alla luce dei numeri che emergono da questo studio, che vuole essere sostanzialmente una fotografia dello stato dell'arte del settore brassicolo nei vari Paesi europei.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKSNj2MeAOoks_1YAc_b0SPDMzqhtif5UZ7duRHp64QEcf7luwEsgu0BxE7FrdhCzFLub9YSPdWV71Nn5L82o1hPJT_GQKMFDGC__nvB9bs8sqpSTtgQP5jQvgg8Hwe8H_LiPb_3DOwSHQO4_SnJfVdd44mtZQ17G0vFuXoeURFVyFie8mKUSVf_LE/s225/berwersofeurope.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="225" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKSNj2MeAOoks_1YAc_b0SPDMzqhtif5UZ7duRHp64QEcf7luwEsgu0BxE7FrdhCzFLub9YSPdWV71Nn5L82o1hPJT_GQKMFDGC__nvB9bs8sqpSTtgQP5jQvgg8Hwe8H_LiPb_3DOwSHQO4_SnJfVdd44mtZQ17G0vFuXoeURFVyFie8mKUSVf_LE/s1600/berwersofeurope.jpeg" width="225" /></a></div>Alcuni dati non stupiscono: come il fatto che tra i Paesi produttori ci sia ampiamente in testa la Germania (quasi 85 milioni e mezzo di ettolitri nel 2021, seguita a lunga distanza dal Regno Unito a poco più di 38). L'Italia si ferma ad "appena" 17,6 milioni: cifra che la pone ad un comunque onorevole ottavo posto, ma che non la fa brillare se pensiamo che ad esempio la Spagna - altro Paese mediterraneo, e con un popolazione che è oltre 10 milioni in meno della nostra - ne ha prodotti 38 milioni; o la Francia, appena più popolosa di noi e anch'essa Paese a tradizione piuttosto vinicola, quasi 22 milioni. Il lato buono della medaglia è però che la produzione ha non solo recuperato, ma anche superato, i livelli pre-Covid: eravamo infatti a 17,2 milioni nel 2019, in crescita costante dai 14,2 del 2015. Un recupero che non è avvenuto in Paesi di ben più solida tradizione birraria come la Germania (i già citati 85,4 milioni contro i 95 del 2015, anno da cui è in calo costante: si può quindi obiettare che non è questione di Covid) o il Regno Unito (38,4 milioni contro i 39,2 del 2019, anche qui in calo rispetto ai 41,2 del 2015, per quanto un calo non costante).<p></p><p>Siamo poi sesti per consumi totali, 20,8 milioni di ettolitri nel 2021 (in testa è sempre la Germania con oltre 76 milioni), senza grossi scossoni negli ultimi anni (anche nel famigerato 2020 eravamo poco sotto i 19); siamo però quasi in fondo alla classifica (come di consueto) per i consumi pro capite, 35 litri, anni luce dai 129 dei cechi e dai 101 dei vicini austriaci. Anche qui però va rilevato che, salvo la caduta a 32 nel 2020, la crescita è stata costante dai 31 del 2019; mentre molti altri Paesi hanno osservato da allora una tendenza alla decrescita, come la già citata Germania (da 106 a 89), l'Irlanda (da 80 a 61) e la stessa Repubblica Ceca (da 143 a 129). Qui sicuramente entrano in gioco anche fattori sociologici, tra cui la maggiore attenzione al consumo moderato di alcol a livello di opinione pubblica, ed economici, relativi all'andamento dell'economia e ai prezzi al consumo nei sigoli Paesi. Ad ogni modo diciamo che, a differenza di altri Paesi a tradizione più consolidata, l'interesse per la birra in Italia appare in lenta ma costante crescita.</p><p>In quanto ai consumi, è interessante anche vedere la composizione tra on trade (ossia nel canale HoReCa, quindi ristoranti, pub e affini) e off trade (nei negozi, prevalentemente gdo): se nel 2015 la percentuale era 40 a 60, la pandemia l'ha portata a 27 a 73 accentuando la tendenza già manifestata a favore del secondo canale, pur con un rimbalzo nel 2021 che ha registrato un 33 a 67. Ci sono elementi per pensare che l'interesse nel consumo fuori casa dopo la pandemia abbia continuato a crescere, ma in quale misura sarà il tempo a dircelo.</p><p>Merita uno sguardo anche la parte relativa al numero di birrifici attivi: The Brewers of Europe ne censisce per l'Italia 827 (il record è, udite udite e di gran lunga, della Francia con 2500, seguita dallo Uk con 1810). Una crescita con alti e bassi dal 2015, quando erano 688, con un picco nel 2018 di 874. Il report censisce poi nello specifico i microbirrifici, quelli con una produzione annua inferiore ai 1000 hl: e ne conta 814, anche qui in crescita non lineare dai 540 del 2015, ma il picco stavolta è proprio nel 2021. C'è poi il numero di società attive nella produzione birraria, che sono 822. Incrociando questi dati, si evince che in Italia la grandissima maggioranza dei birrifici ha una produzione inferiore ai 1000 hl, e ciascuna società detiene tendenzialmente un solo stabilimento. Un dato che a mio avviso merita attenzione è che, a fronte dell'aumento del numero dei birrifici, non c'è stato però - stando ai dati di Brewers of Europe, quantomeno - un pari aumento dell'occupazione diretta: 5300 persone, sostanzialmente stabile rispetto ai 5350 del 2015, e in calo sul picco di 5700 nel 2019. Pare quindi che ciascun birrificio lavori con sempre meno personale, contrariamente ai tanti discorsi sulla crescente necessità di diverse professionalità: che vengono quindi probabilmente fornite, se vengono fornite, da collaboratori e consulenti esterni.</p><p>Capitolo controverso è quello relativo alla tassazione sulla birra: nel 2021 in Italia le entrate hanno sforato i 700 milioni di euro. Tanti? Pochi? Confrontando con altri Paesi, vediamo ad esempio che per la Germania, con una produzione quasi 5 volte la nostra, ammontano a "solo" 584 milioni; sono però ben 948 milioni in Francia, che ha una produzione poco superiore alla nostra, e oltre 4 miliardi nel Regno Unito, il primo della classifica ad abissale distanza. La situazione è quindi molto diversificata; ma non può non riportare l'attenzione sull'annosa questione delle accise, tanto più che con il 2023 non è ad oggi stata confermata l'aliquota agevolata. Si capisce come, unitamente a tutti gli altri rincari, questo ponga pesanti incognite sulla sostenibilità economica dell'attività di molti piccoli birrifici.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-19961840704720261072022-12-22T09:28:00.003+01:002022-12-22T09:29:30.837+01:00Un Natale nel segno delle Porter<p>
</p><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Mi è
capitato di recente di essere coinvolta da due birrifici – che
ringrazio – nell’assaggio delle loro birre di Natale 2022: nella
fattispecie il birrificio Dimont, con la Porter Gjan, e Birra di
Naon, con la Angelica Porter. Caso ha voluto che si tratti, per
l’appunto, in entrambi i casi di una Porter: il che non ha potuto
non stimolarmi una riflessione. È vero sì che “birra di Natale”
non è uno stile, ma semplicemente un’etichetta che viene messa ad
una birra presentata appunto in occasione delle festività:
storicamente birre di gradazione alcolica alta o medio-alta, corpose,
calde e spesso speziate. Personalmente, la maggior parte delle birre
natalizie in cui mi sono imbattuta sono robuste birre di ispirazione
belga; e, per quanto riguarda gli stili d’Oltremanica, ho visto
fondamentalmente Stout di notevole carattere e Strong Ale. Curioso
quindi l’ingresso in contemporanea di due Porter, stile più
“sobrio” – sia dal punto di vista del tenore alcolico che delle
caratteristiche organolettiche – che sulla carta si presta meno a
fare da birra di Natale.</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Z1yx1pIzy-lnsDFr4HGMNS6Yrx6jCTtZkCyadYasYwrdpYvNG1LCGgTg9j6sTT176CQOXCwz_rH1vHf0o8zr0EAW18oIsFK1Wm91jKH17NsuzOXoeWEO5Zuv_3UbQzxVwP2n5A37qGBin8y7AkZ7lv3p6o27SYlkxg-2raQP-ctZloBTpS5H-XJm/s720/Screenshot_20221221_100118.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="623" data-original-width="720" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Z1yx1pIzy-lnsDFr4HGMNS6Yrx6jCTtZkCyadYasYwrdpYvNG1LCGgTg9j6sTT176CQOXCwz_rH1vHf0o8zr0EAW18oIsFK1Wm91jKH17NsuzOXoeWEO5Zuv_3UbQzxVwP2n5A37qGBin8y7AkZ7lv3p6o27SYlkxg-2raQP-ctZloBTpS5H-XJm/s320/Screenshot_20221221_100118.png" width="320" /></a></div>Al
di là delle ragioni che possono aver spinto i birrifici in questione
a questa scelta (fondamentalmente la volontà di introdurre uno stile
che non avevano in repertorio), non è difficile identificare due
motivi per farla. La prima è che il mercato si sta “normalizzando”:
sono finiti da un pezzo i tempi in cui, girando per locali, sembrava
di vedere la gara a chi “la fa più strana”. Qualunque birraio
conferma che alla lunga il pubblico ritorna su stili più classici,
facilità di beva e gradazioni alcoliche più contenute. Requisiti a
cui una Porter risponde assai meglio di una classica belga – giusto
per rifarci alla famiglia stilistica più gettonata per le natalizie.
Il secondo motivo, molto più banalmente, è che ha più senso
investire su una birra che possa poi rimanere come birra fissa: e
anche in questo senso una Porter, pur richiamando i mesi invernali
(rimane forte anche solo l’associazione cromatica tra birre di
colore più scuro e freddo all’esterno, caminetto, sapori caldi e
quant’altro), non è disdegnabile nemmeno in altre stagioni –
tutt’altro, se ben costruita può essere assai rinfrescante. Natale
diventa così – com’è ovvio, direte voi – “solo”
l’occasione per il lancio di una nuova birra.<p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGAbikcqPhawzCm_k16y9RQUNMBl8Ph9okbLTQE1TXr8wogXCHL8zCyNz5dNBKDbkHGzLP22xrqBUrcdA1Z6YZcipYaS42o2XSKFNu0TJUJKc7HRsyx59LNDfOTAq3OwFTYNeB22OcifftR4l3hk_Guz7seWZNFL5yAeo42LSikly2tA93zHMX64-c/s2048/angelica.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGAbikcqPhawzCm_k16y9RQUNMBl8Ph9okbLTQE1TXr8wogXCHL8zCyNz5dNBKDbkHGzLP22xrqBUrcdA1Z6YZcipYaS42o2XSKFNu0TJUJKc7HRsyx59LNDfOTAq3OwFTYNeB22OcifftR4l3hk_Guz7seWZNFL5yAeo42LSikly2tA93zHMX64-c/s320/angelica.jpg" width="240" /></a></div>Assaggiando
le due birre in questione, entrambe di buona schiuma pannosa e persistente color nocciola a grana fine c’è da notare che – sempre
casualmente – c’è anche dell’altro che le accomuna: in
particolare la volontà di fare leva in un caso sulla luppolatura,
nell’altro sull’aromatizzazione con semi di angelica delle
Dolomiti friulane – in linea con la filosofia di Naon di mettere in
ogni birra un ingrediente locale oltre all’orzo, prevalentemente
una botanica –, per rendere ancor più fresca la bevuta. La Gjulit
infatti si fa notare per aromi balsamici che accompagnano quelli
tostati, e per un sapore analogo che chiude la bevuta dopo il tipico
amaro da malto tostato; mentre la Angelica Porter gioca allo stesso modo con, per
l’appunto, i semi di angelica. Per quanto la Gjulit sia più calda
e avvolgente al palato rispetto alla Angelica, parliamo in entrambi i
casi di corpi scorrevoli; e di birre dominate dai toni amaro-tostati
di caffè, sebbene nella Gjulit facciano comunque sentire la loro
presenza anche il cioccolato e la liquirizia – che rimangono invece
appena percettibili nella Angelica. Entrambe di buona secchezza,
mascherano bene il loro già non elevato gradi alcolico – 5,5 per
la Gjulit e 6,5 per la Angelica. Nel complesso dunque birre fresche e
bevibili, pur non lesinando sui toni un po’ più forti come sono
appunto quelli tostati.<p></p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Concludo
precisando che tendenzialmente non uso fare recensioni “comparative”,
dato che non è mia intenzione in questa sede dare una valutazione su
quale interpretazione dello stile Porter io trovi meglio riuscita tra
le due; mi è sembrato tuttavia particolarmente curioso, e se
vogliamo istruttivo, il fatto che mi siano capitate nello stesso
momento due birre che si prestano così bene ad un confronto.
Confronto che dà la conferma anche di una tendenza di mercato già
nota, e che sta riguardando anche le birre tendenzialmente più
“forti” come quelle presentate per Natale.</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">Buone
feste!</p>
<p><style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: #000000; line-height: 115%; text-align: left; orphans: 2; widows: 2 }p.western { font-family: "Liberation Serif", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }p.cjk { font-family: "NSimSun"; font-size: 12pt; so-language: zh-CN }p.ctl { font-family: "Arial"; font-size: 12pt; so-language: hi-IN }a:link { so-language: zxx }</style></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-1444105618058712912022-11-28T13:19:00.002+01:002022-11-28T13:19:11.422+01:00Un'incursione in quel di Carrù<p>
</p>
<p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Chi
bazzica nell’ambiente birrario ha molto probabilmente sentito
parlare del marchio Birra Carrù: e in questo senso forse aiuta,
ancor più che l’ampiezza di distribuzione delle sue birre o la
longevità di apertura – è partito nel 2011 come beerfirm, per
arrivare a produrre in proprio nel 2017 –, la “vulcanicità”
del fondatore e mastro birraio, Lelio Bottero, assai attivo
nell’ambiente. Le birre non sono comunque solo opera sua: tiene
sempre a precisare che questo è un affare di famiglia, dato che ad
affiancarlo nel lavoro di mastro birraio c’è la moglie Lorella, in
amministrazione e ad occuparsi delle visite al birrificio c’è la
figlia Paola, e a capo della comunicazione la figlia Marianna.</span></span></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Sono
quasi una ventina, tra fisse e stagionali più le versioni senza
glutine, le birre che escono dai fermentatori di famiglia; in cui a
mio avviso si riconosce la filosofia non solo di fare birre facili a
bersi, ma anche di dare interpretazioni “semplici” di stili sulla
carta più complessi – non solo quindi evitando caratteristiche
come luppolature o speziature molto intense o aromatizzazioni sopra
le righe, ma più in generale rimanendo molto sobri <i>tout court</i><span style="font-style: normal;">.
</span><span style="font-style: normal;">Ho avito modo di degustarne
14 e non vi tedierò descrivendole tutte, soffermandomi su quelle che
in qualche modo mi sono sembrate più significative e indicative del
modo di lavorare di Carrù.</span></span></span></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2A1OqiVyvXpD94jR-7fMTTLR5WjCM25V9P3f1iEgvn-_eu2900cRyjreTPfKUai58nFU7Wo7DAXForBrof-x4gHR_C8X6RTDKoGEZmm_p0ubTdtbiWTfZumToqdhjOirAD5L54MGvqwL4IAfRwiB6e5WBtCpuEqY4R-utKzFYlryfXH-jqXp_CqcH/s2048/battagliera.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2A1OqiVyvXpD94jR-7fMTTLR5WjCM25V9P3f1iEgvn-_eu2900cRyjreTPfKUai58nFU7Wo7DAXForBrof-x4gHR_C8X6RTDKoGEZmm_p0ubTdtbiWTfZumToqdhjOirAD5L54MGvqwL4IAfRwiB6e5WBtCpuEqY4R-utKzFYlryfXH-jqXp_CqcH/s320/battagliera.jpg" width="240" /></a></span></div><span style="font-size: small;">Tra
<span style="font-style: normal;">queste senz’altro</span><span style="font-style: normal;">
la Apa Battagliera, dalla schiuma e pannosa ben persistente. Per
quanto, coerentemente con lo stile, a dominare all'olfatto siano gli
aromi di frutta tropicale, viene resa giustizia anche al cereale sia
all'aroma che in bocca - con un tocco di pane fresco ad equilibrare
la componente luppolata, senza essere invasivo né pregiudicare la
bevibilità. Versatile, può andare incontro ai gusti sia dei patiti
del luppolo, sia di chi sostiene che birra e tisana di luppolo siano
due cose diverse.</span></span><p></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Da
segnalare anche la red Ipa Via Ripa: </span><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">schiuma
pannosa ben persistente, ramata; </span></span></span></span></span><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">g</span></span></span></span></span><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">radevoli
le note di nocciola al naso e la maniera in cui si amalgamano con la
luppolatura agrumata e resinosa. Scorrevole in prima battuta, fa
cogliere solo poi la fugace pienezza biscottata del cereale. Dico
"fugace" perché la componente maltata non persiste, viene
immediatamente tagliata da un amaro erbaceo-resinoso discretamente
robusto sul finale secco. A livello del tutto personale, forse
manterrei un maggior equilibrio tra la forza di questo taglio amaro
finale e la dolcezza del malto, appunto molto fugace; ma comunque si
intuisce che la volontà nel costruire la ricetta era appunto quella
di dare più forza all'amaricatura come si conviene ad una Ipa.</span></span></span></span></span></span></span></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWoih05QklHlpke17ut-CupSpG5NkUGQNpZ-hLxmJDbRWQ9lVOaudVw6yX5PRr67yTmCCmzZdKPRy6AXaSbT7FGAhLXiR5AsOBzdkQZSze5vctsW7cE7NaUXJx0ses4WhPmqkb_m20ediKcvUS829-edNQyvkjzyzluWtszthQEeGxCsDJz1WVN0VK/s2048/MANICOROSSO.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWoih05QklHlpke17ut-CupSpG5NkUGQNpZ-hLxmJDbRWQ9lVOaudVw6yX5PRr67yTmCCmzZdKPRy6AXaSbT7FGAhLXiR5AsOBzdkQZSze5vctsW7cE7NaUXJx0ses4WhPmqkb_m20ediKcvUS829-edNQyvkjzyzluWtszthQEeGxCsDJz1WVN0VK/s320/MANICOROSSO.jpg" width="240" /></a></span></div><span style="font-size: small;">Da
una zona come le Langhe non possono poi non arrivare anche delle Iga,
tra cui la Manico Rosso – con mosto di moscato su base Red Ale. Al
naso esibisce profumi di caramello, nocciola e frutta rossa ben
amalgamati; poi un corpo ben pieno e biscottato, ma
straordinariamente bevibile anche grazie alla frizzantezza. Il mosto
rimane nelle retrovie ma poi si fa vivo, comunque discreto e ben
armonizzato, più percepibile al salite della temperatura.
Interessante anche la speziatura sul finale, che unita al
nocciola-biscottato ricorda quasi certe dubbel. Secca nonostante la
dolcezza complessiva, soddisferà chi ama le Iga incentrate sul malto
più che sulla componente del mosto. <span style="font-style: normal;">In
questo senso l’ho apprezzata di più rispetto alla sua “sorella”
Niimbus, sempre Iga di moscato ma questa volta su base di ale chiara,
in cui i toni quasi mielosi del cereale e quelli del vitigno tendono
a rimanere più distinti alla percezione.</span></span><p></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Spicca
per la buona riuscita della costruzione anche la 41 Dì, ale alla
castagna garessina: schiuma da cappuccino, aroma tra l’arrostito
l’affumicato che accompagna la bevuta al palato, elegante e ben
amalgamato con la base caramellata, non aggressivo. Corpo caldo e
avvolgente ma scorrevole, finale corto a beneficio di bevuta. </span><span style="font-style: normal;">Sulla
stessa filosofia la H.P., ale rossa con </span><span style="font-variant: normal;"><span style="color: #050505;"><span style="letter-spacing: normal;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">con
zucca aggiunta in succo ottenuto da centrifuga. Conferma l'impronta
già constatata nelle altre birre di Carrù: è e rimane una ale
rossa, non un centrifugato, in cui la zucca si amalgama bene e con
equilibrio con i toni arrostito-biscottati del malto - quasi a dare
l'impressione che la zucca sia arrostita - e l'amaricatura finale
evita persistenze dolci che la zucca può dare. Da precisare comunque
che personalmente mi piace la zucca e quindi non trovo fastidioso il
fatto che la si colga distintamente, per cui è verosimile che ad
altri palati possa viceversa risultare un po' sbilanciata verso il
frutto.</span></span></span></span></span></span></span></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0Pnn4cGCTKRWHxgkcJSIPK3XVTLyY76rh0cXh8aM23roXbvJ-LQ-6WS8AL4vFGg_NueQtJiK3ANpAO1KJogkiqlincr9NRvAQ9jcDPvLbhQMj2N6CqIo4-8tJo1Q7GbG3ZkLer5XaGNjhMcbp2mhjSGZl7PpwQ_O1OIy-uS2WFrVunDjNRrLVGi8e/s2048/splanga.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0Pnn4cGCTKRWHxgkcJSIPK3XVTLyY76rh0cXh8aM23roXbvJ-LQ-6WS8AL4vFGg_NueQtJiK3ANpAO1KJogkiqlincr9NRvAQ9jcDPvLbhQMj2N6CqIo4-8tJo1Q7GbG3ZkLer5XaGNjhMcbp2mhjSGZl7PpwQ_O1OIy-uS2WFrVunDjNRrLVGi8e/s320/splanga.jpg" width="240" /></a></span></div><span style="font-size: small;">Esempio
di che cosa si intenda per interpretazione non sopra le righe anche
di birre fuori canone può essere considerata la Splanga, ale al
farro definita “medievale”. Al naso presenta aromi floreali e di
cereale "grezzo", ben armonizzati. Il corpo scorrevole fa
arrivare la peculiarità del cereale in seconda battuta, ben
percepibile, su toni dolci di miele; equilibrati però da una
chiusura amara che comunque contrasta ma non cancella il cereale –
rimanendo quindi nel complesso dolce. Pur rimanendo una sui generis
in cui si nota che c'è dell'altro oltre all'orzo, non risulta
qualcosa di “eccentrico”.</span><p></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Da
menzionare infine le birre senza glutine – di cui è in qualche
modo paladina la più giovane di casa, Marianna, che si definisce “un
colmo vivente” in quanto “figlia celiaca del mastro birraio”:
lineari e pulite, a conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che quella
della deglutinazione con enzimi è una tecnologia matura e
consolidata ormai da tempo.</span></span></span></p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</p><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">
</span></span><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Chiudo
con un ringraziamento a Lelio non solo per le birre, ma anche per le
interessanti chiacchierate e confronti costruttivi non solo sulle
birre che ho trovato particolarmente “indovinate” e che ho
descritto sopra, ma anche su quelle che mi avevano suscitato qualche
perplessità; a conferma di come ci sia sempre reciprocamente da
imparare.</span></span></span></p>
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: #000000; line-height: 115%; text-align: left; orphans: 2; widows: 2 }p.western { font-family: "Liberation Serif", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }p.cjk { font-family: "NSimSun"; font-size: 12pt; so-language: zh-CN }p.ctl { font-family: "Arial"; font-size: 12pt; so-language: hi-IN }a:link { so-language: zxx }</style>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-85407053172756989292022-07-08T13:54:00.001+02:002022-07-08T13:55:53.880+02:00Ritorno in Galassia<p>No, non è il titolo di un nuovo episodio della saga di Star Wars, ma il riferimento al fatto che - pur con mesi di ritardo, causa gravidanza - ho onorato l'invito fattomi dai birrai di Birra Galassia (Pordenone) ad assaggiare alcune nuove birre. A onor del vero, una di queste - la Wow - nuovissima non è più, nel senso che lo era ai tempi dell'invito; una - la Galassia - è "semplicemente" una nuova versione della loro birra di bandiera, prodotta fin dagli esordi come beerfirm; e solo la Gamma Rye è propriamente nuova, essendo stata presentata pochi giorni prima della mia visita.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp6LQDEWmKLAiZrJFKX14aVApD5zY_iXdtRI9uEnF7YQeomU0g1x6M0f-2DaGuYmVBUkykQpqZAaEyHhCKEDEhs6XY-4dJKceLuiLERXqxsBifdM2ogDgr0KMh4jC1bMzQzkPxJmqGKi3yKhXxtoiOG9w1DQZmgS-6MBqOpzPib_z887tBIH6OPRbH/s4000/IMG20220706115816.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp6LQDEWmKLAiZrJFKX14aVApD5zY_iXdtRI9uEnF7YQeomU0g1x6M0f-2DaGuYmVBUkykQpqZAaEyHhCKEDEhs6XY-4dJKceLuiLERXqxsBifdM2ogDgr0KMh4jC1bMzQzkPxJmqGKi3yKhXxtoiOG9w1DQZmgS-6MBqOpzPib_z887tBIH6OPRbH/s320/IMG20220706115816.jpg" width="240" /></a></div>La prima che ho degustato è stata proprio la Gamma Rye. Già la definizione dello stile - Session Kveik Neipa - lascia presagire una certa originalità; ma va detto che sarebbe ingenerosa l'accusa di "famolo strano", che spesso viene rivolta a chi si avventura in creazioni dai nomi esotici. Si tratta di una birra di 3,5 gradi alcolici - Session, appunto - dall'aspetto impenetrabile - come ogni Neipa che si rispetti - e dalla luppolatura vivace ma non invadente su toni agrumati (Idaho, Citra e Amarillo). A contraddistinguere davvero la Gamma Rye è però la componente di cereale, con segale (rye, in un gioco di parole con Gamma Ray, raggio gamma), avena, e come malto base il Pils - che a detta del birraio Davide consente di ottenere un risultato più "pieno" rispetto al Pale: si potrebbe quindi fare le pulci alla definizione di Pale Ale, ma sarebbe questione di lana caprina. Al palato appare infatti eccezionalmente ricca sotto questo profilo, quasi come avere in bocca una fetta di pane ai cereali - ottimo infatti l'abbinamento con la coppa - e quasi "grezza", a mo' di certe Zwickel tedesche (non fraintendetemi, chiaro che lo stile è completamente diverso, ma mi riferisco alla "pienezza grezza" del cereale). Una rosa di sapori che si tiene assai bene per mano con l'acidulo della luppolatura, rendendo il corpo snello nonostante la pienezza. Finale netto ma non persistente in cui si tengono sempre per mano l'acido resinoso della luppolatura e quello tipico dell'avena, lasciando l'impressione di equilibrio complessivo della bevuta. Ultima nota informativa sul Kveik, lievito norvegese che ha la caratteristica di fermentare a temperature molto elevate (anche sopra i 30 gradi) senza tuttavia sviluppare particolari esteri (che infatti non si colgono in questa birra).<p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfPLdf4I70ewopshu0s-jfUb9iD8pY_GCa2bLIVe2P1blilLGlTeInwQz1ODhnGS3oYA1OKhLfIFPESsZ3AIKUywGU8ZsR5oqPGG3TV84PG9nwuRKJ6DSvhx4lId_4dYACQ-Y6D_DX7S2iRM7Kn_joRzQzvdfNnhT_3pZv--IP4Mg36CZFrD9CALbv/s4000/IMG20220706121931.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfPLdf4I70ewopshu0s-jfUb9iD8pY_GCa2bLIVe2P1blilLGlTeInwQz1ODhnGS3oYA1OKhLfIFPESsZ3AIKUywGU8ZsR5oqPGG3TV84PG9nwuRKJ6DSvhx4lId_4dYACQ-Y6D_DX7S2iRM7Kn_joRzQzvdfNnhT_3pZv--IP4Mg36CZFrD9CALbv/s320/IMG20220706121931.jpg" width="240" /></a></div>Più nei canoni stilistici la Wow, definita come "Juicy Ipa": aromi da succo tropicale - nominate un frutto esotico a caso e fidatevi che ci sarà qualcuno che lo sentirà - con qualche rimando agrumato e resinoso, dato da una luppolatura variegata tra sabro, mosaic, galaxy e azacca; corpo decisamente snello senza indugi sul cereale, che fa spazio subito al persistente ma elegante finale resinoso. Più nelle corde di chi ama le Ipa propriamente dette, mentre la precedente Gamma Rye la consiglierei più a chi cerca un equilibrio di impronta "continentale" tra luppolo e cereale, pur con una luppolatura d'oltreoceano.<br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBNUUaPEbryV1VXBS7ZAs62fHPiIS-pzhDMHq9bZdZ9ao7q4xYgWYnAFOMrA4lIrBsdqyWQP3bP_LRfJWkqWhzRIys8pjhZM5a3awP75KP_Qf08QdkeigNdbEjZmlmfJYpsSQ-d8cHIHsAKtIo4ihbDgYTxIuBhmdDsBmnmZOI9LCHp2alSaOTaG8n/s4000/IMG20220706124030.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBNUUaPEbryV1VXBS7ZAs62fHPiIS-pzhDMHq9bZdZ9ao7q4xYgWYnAFOMrA4lIrBsdqyWQP3bP_LRfJWkqWhzRIys8pjhZM5a3awP75KP_Qf08QdkeigNdbEjZmlmfJYpsSQ-d8cHIHsAKtIo4ihbDgYTxIuBhmdDsBmnmZOI9LCHp2alSaOTaG8n/s320/IMG20220706124030.jpg" width="240" /></a></div>Da ultimo la Galassia, definita "Saison Ipa" dall'incontro dei due stili, e che ho provato per la prima volta da quando il birrificio ha avviato il proprio impianto - che tra l'altro lavora in isobarico, e quindi anche le birre già brassate prima presentano delle differenze. Ho infatti colto molto meno la componente che ho definito "belga" del lievito, mentre prima lo speziato era decisamente preponderante (il che è coerente con il minore sviluppo di esteri in isobarico); per lasciare più spazio alla luppolatura fruttata - principalmente frutta a pasta gialla - con anche un tocco di vaniglia. Corpo caldo di caramello, prima di un finale netto e non troppo persistente di un amaro resinoso equilibrato con il malto.<p></p><p>Ho infine avuto modo di fare due parole con Davide e Tommaso sui progetti futuri: al di là delle sperimentazioni più o meno estemporanee - Davide ammette candidamente di divertirsi a non fare mai una cotta uguale all'altra anche delle birre fisse, in una costante ricerca: e qui potremmo citare la mai sopita diatriba tra ricerca della costanza e quella dell'innovazione - c'è in programma un'incursione nel terreno sinora inesplorato delle basse fermentazioni. Insomma, dato che ai ragazzi la fantasia non manca, staremo a vedere.</p><p>Grazie ancora a Tommaso e Davide per la calorosa accoglienza.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-1934649804591000132022-07-07T14:05:00.019+02:002022-07-07T14:18:42.429+02:00Report 2021 di Assobirra: qualche riflessione<p>È stato presentato oggi, 7 luglio, il report 2021 di Assobirra; che, per quanto redatto dal punto di osservazione degli industriali del settore, offre alcuni spunti utili anche per l'artigianato nella misura in cui getta uno sguardo sull'intero comparto.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPbFOsaIDM53Yqo7HJCS5we04Pebi-_IAcN4pT_-ABlIdX9tao-r4Pc6_2dzNAbRVlXMoPuSPvCAV4SMkMRq68VUcSRWeHHOqwY7r7fMVJGAmFP1eFY7R2wOC9eQ0c9G02U6g_NXkZbOibqA6I3IqixSEAXz-Jsx8XsPWrFR6hnO3P6imA5veb04Zb/s3508/trendassobirra.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="3508" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPbFOsaIDM53Yqo7HJCS5we04Pebi-_IAcN4pT_-ABlIdX9tao-r4Pc6_2dzNAbRVlXMoPuSPvCAV4SMkMRq68VUcSRWeHHOqwY7r7fMVJGAmFP1eFY7R2wOC9eQ0c9G02U6g_NXkZbOibqA6I3IqixSEAXz-Jsx8XsPWrFR6hnO3P6imA5veb04Zb/w400-h283/trendassobirra.jpg" width="400" /></a></div><br />Tra i tanti numeri presentati, uno di quelli che balzano all'occhio è il consumo pro capite di birra: 35,2 litri annui a testa nel 2021, cresciuti dai 34,9 del 2019 pre pandemico. E fin qui bene, si dirà; se non fosse che - ha fatto notare il presidente di Assobirra, Alfredo Pratolongo - i consumi totali sono in realtà leggermente calati, da 21,2 a 20,8 milioni di ettolitri, perché il pubblico è diminuito. Ebbene sì, una popolazione in calo - come è il caso dell'Italia - significa anche meno consumi di birra. E quindi o si esporta - e in effetti è aumentato l'export, a sostenere una produzione che è leggermente cresciuta rispetto al 2019 - o bisogna che il consumo pro capite aumenti di più, se non ci si vuole ritrovare a dividersi una torta sempre più piccola in una guerra tra poveri persa in partenza. Una considerazione con cui si devono confrontare, seppure in maniera diversa dall'industria, anche gli artigiani - che tendenzialmente possono contare su uno zoccolo duro di appassionati, ma che non possono limitarsi a quello.<p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjupKbLXrBrMI_mLZWsc4gyECBRUVCSuRFL2i_Tc6f1Mx3tVb1LAZ1LuSGpthjNwPslS_NkUmotYS4oEuGWwNXiTpgpdjKFr1bOpigj5urbNaVqU274kUx0wtiFNnuP_ce06X8QWJIU5njh_Lafs1jl_CVOwTZMv-qzh6aDor_CLbTjYySTvW1DvQAG/s5520/pratolongo.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="5520" data-original-width="3680" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjupKbLXrBrMI_mLZWsc4gyECBRUVCSuRFL2i_Tc6f1Mx3tVb1LAZ1LuSGpthjNwPslS_NkUmotYS4oEuGWwNXiTpgpdjKFr1bOpigj5urbNaVqU274kUx0wtiFNnuP_ce06X8QWJIU5njh_Lafs1jl_CVOwTZMv-qzh6aDor_CLbTjYySTvW1DvQAG/s320/pratolongo.jpg" width="213" /></a></div>Secondo punto, sempre in merito ai consumi, è il fatto che l'aumento degli acquisti di birra nella Gdo - avvenuta giocoforza con il lockdown - si è mantenuto, per quanto non ai livelli del 2020. Siamo quindi di fronte ad un cambiamento nelle abitudini di consumo che potrebbe essere strutturale (diamoci pure un po' più di tempo prima di parlare all'indicativo); e che, per quanto abbia toccato solo marginalmente gli artigiani (che sono presenti poco o nulla nella Gdo), impone comunque una riflessione sul pubblico a cui ci si rivolge, e su come raggiungerlo al meglio. Da quel che sento da parte di diversi birrifici artigianali, e-commerce con consegna a domicilio e asporto di bottiglie non sono sopravvissuti un granché al lockdown, configurando una netta distinzione tra chi beve industriale - e quindi acquista nella Gdo - e chi no; ma di nuovo, giova chiedersi se e quali cambiamenti siano avvenuti anche in questo comparto.<p></p><p><br />Parlando poi dell'annosa questione delle accise, Pratolongo (nella foto sopra) si è lasciato sfuggire un "rendiamo artigianali i birrifici fino a 60.000 ettolitri, applicando anche a loro - e non solo a quelli fino a 10.000 - l'accisa agevolata" (ricordiamo che<span style="font-size: small;"> <span style="font-family: inherit;"><span style="color: black;">l’ultima
Legge di Bilancio ha stabilito per il 2022 una riduzione di 5 centesimi
unitamente a sconti progressivi di aliquota per i birrifici
con produzione annua fino a 60mila ettolitri</span></span></span><span style="font-family: inherit;">)</span>. Al netto di considerazioni di merito, ho trovato significativo il permanere della concezione per cui a "rendere artigianale" un birrificio è esclusivamente la questione dimensionale e non un insieme più ampio di indipendenza, filosofia di lavoro e modalità di produzione. Insomma, mi premetta Pratolongo di ribattere che è opportuno dal punto di vista comunicativo non ridurre alla sola dimensione (che certamente giustifica l'accisa agevolata, dato che ai più
piccoli l'accisa pesa di più non potendo fare economia di scala su altri
fronti) l'artigianalità, che è un concetto più complesso. Il tutto facendo salvo il fatto che è l'accisa in sé e per sé ad essere fuori luogo, essendo la birra l'unica bevanda da pasto a pagarla, e che l'impegno di Assobirra per vederla ridotta è - al pari di quello di Unionbirrai, rispetto alla quale ha per forza di cose più peso politico in virtù della dimensione - del tutto motivato.<br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQDg5eU2ifdbWVT4jjykxO7vH9Q7hOl6pAPUwuS7RuMPi_DnD9PguMSx2x31iDFY8FkVODyfmbpfk2St9mmZsk0AajYhxt50JvtNz8zklLvuR5xurjofo6oSB9vsD73DUUprAsC5LJl9lTUF5l92EEdXoGcD9sReMlnc_DQ0r2PHBe1YFpByjx42uf/s768/sannella.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQDg5eU2ifdbWVT4jjykxO7vH9Q7hOl6pAPUwuS7RuMPi_DnD9PguMSx2x31iDFY8FkVODyfmbpfk2St9mmZsk0AajYhxt50JvtNz8zklLvuR5xurjofo6oSB9vsD73DUUprAsC5LJl9lTUF5l92EEdXoGcD9sReMlnc_DQ0r2PHBe1YFpByjx42uf/s320/sannella.jpeg" width="213" /></a></div>Infine, toccando la questione scottante dell'aumento delle materie prime su tutta la filiera, il vicepresidente Federico Sannella ha citato l'importanza del riciclo e del riuso in particolare del vetro: cosa nota da anni, più sotto il profilo ambientalista che economico, ma che ora risulta tanto più urgente anche per questo. E anche qui c'è da chiedersi come i piccoli birrifici possano incentivare la cosa in particolare presso la cerchia di affezionati, cosa che alcuni già fanno: da chi propone il growler, a chi raccoglie le bottiglie vuote - cosa che i nostri nonni avrebbero fatto abitualmente -, i sistemi ci sono. Si tratta di capire come renderli sostenibili sia economicamente che logisticamente, perché è chiaro che non ci si può mettere a lavare bottiglie a mano tra una cotta e l'altra; però è una sfida che sarà necessario prendere in considerazione.<br /><p></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-15470471513038483452022-04-22T09:25:00.008+02:002022-04-22T09:37:19.259+02:00Un tris di birre analcoliche<p>Come già anticipato sulla mia pagina Facebook, mi sono data in questi giorni, facendo di necessità virtù, alle birre analcoliche; che ultimamente hanno avuto un certo rilievo mediatico nel mondo birrario artigianale, complice la presentazione della linea "Alcol Fri" da parte del <a href="http://www.birrificioolmaia.com/" target="_blank">Birrificio L'Olmaia</a> e <a href="https://www.birrasalento.it/" target="_blank">Birra Salento</a> a Hospitality Riva e Beer Attraction. Una strada seguita anche dal birrificio altoatesino <a href="https://www.pfefferlechner.it/it/birrificio/" target="_blank">Pfefferlechner</a>, che ha lanciato un'iniziativa simile - la <a href="https://www.freedl.it/" target="_blank">Freedl</a> - tre anni fa esatti, nell'aprile del 2019.<br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb2kM3OT1HNCjvzcIvaf17ayNJMx6eGLfbwvNfbxUbuBFLz-Bsosu1csluj2Ek2xM_6RGb5EBIiYPclbY4J6ujUADzxkLTYpUdvhgdhF_6xYZQvfhOlme5eu6rzwCl0rYf6B4kqwxc1l5Nx2dJJaR8Drf2OnOAhQI9IWW2_MjNIHFFw_rzP7drXKNL/s900/divieto_alcolici_XL.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="678" data-original-width="900" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb2kM3OT1HNCjvzcIvaf17ayNJMx6eGLfbwvNfbxUbuBFLz-Bsosu1csluj2Ek2xM_6RGb5EBIiYPclbY4J6ujUADzxkLTYpUdvhgdhF_6xYZQvfhOlme5eu6rzwCl0rYf6B4kqwxc1l5Nx2dJJaR8Drf2OnOAhQI9IWW2_MjNIHFFw_rzP7drXKNL/s320/divieto_alcolici_XL.jpg" width="320" /></a></div>Il segmento delle birre analcoliche è ancora poco battuto dai birrifici artigianali italiani; ma personalmente avevo già avuto modo di confrontarmi con la questione nel 2016, quando - come racconto in <a href="http://chiaraandreola.blogspot.com/2016/08/nils.html" target="_blank">questo post</a> - avevo fatto visita al birrificio svedese Nils Oscar. Lì mi era stata presentata appunto un'analcolica, spiegando come fosse una risposta ad un'esigenza di mercato sentita; in particolare, così mi era stato riferito, per la severità dei controlli in quanto ad alcol alla guida. Pensando al mercato italiano, e guardando anche ad alcuni sondaggi in proposito, direi tuttavia che la ragione principale per la scelta di una birra analcolica è quella salutistica: amanti della birra che non possono (donne incinte o in allattamento, chi assume farmaci, o deve controllare il peso, o ha qualche patologia che rende controindicato il consumo di alcolici) o semplicemente non vogliono, per evitare i rischi legati all'acol, consumare la birra classica. Del resto, porre attenzione al grado alcolico nella scelta di una birra - commisurandolo alle proprie condizioni fisiche, e al fatto che si sia bevuto o meno qualcos'altro - è parte integrante di quel consumo consapevole di cui tanto si parla: per cui anche una birra analcolica può trovare spazio in questo processo. Insomma, al di là del pregiudizio che le birre analcoliche possono scontare, hanno la loro ragion d'essere - e il fatto che si tratti di un mercato in crescita lo conferma.<p></p><p>Nel caso delle Alcol Fri e delle Freedl, l'intento dichiarato è analogo: fare birre analcoliche che sappiano soddisfare anche i gusti del consumatore abituale di birre artigianali, e che rifuggano la scarsa caratterizzazione - per non parlare, spesso, della scarsa qualità - che ahinoi finiscono per contraddistinguere le birre analcoliche che solitamente si trovano sul mercato. E in effetti, ciascuna a sua modo, sono birre che esprimono una precisa personalità.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVlQttcNQfzGCIYG48B-iuw2O4JBQloEXP_JJIub_ORrl97qU0DCq-VqBeF6U-2FHLFlu6hxTkrJ8hRLXECMZJLxiBZeq6bo8VB8GaPZST30lctQoL5QHgKZROykxxFayfqcMeS1wxKj48Y51iJnGI6B1Epw7ju_nMhK2AB9PvG-Sfm_RIkuVALqzF/s4000/IMG_20220421_094429.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVlQttcNQfzGCIYG48B-iuw2O4JBQloEXP_JJIub_ORrl97qU0DCq-VqBeF6U-2FHLFlu6hxTkrJ8hRLXECMZJLxiBZeq6bo8VB8GaPZST30lctQoL5QHgKZROykxxFayfqcMeS1wxKj48Y51iJnGI6B1Epw7ju_nMhK2AB9PvG-Sfm_RIkuVALqzF/s320/IMG_20220421_094429.jpg" width="240" /></a></div>La prima che ho assaggiato è stata la Ipa Fripa, capostipite della collaborazione tra Olmaia e Salento (seguiranno la Coffri e la Friberry, una Coffee Stout e una Fruit Beer rispettivamente), dealcolata grazie ad un particolare ceppo di lieviti. Volontà dichiarata era quella di creare una birra fortemente caratterizzata dai luppoli americani - e questo per compensare il fatto che è necessario, per questa particolare tipologia di lieviti, realizzare un mosto a basso contenuto di zuccheri e quindi esile sotto il profilo organolettico: e senz'altro mantiene questa promessa, perché sin dal momento in cui si apre la lattina si è letteralmente inondati da tutta la rosa possibile immaginabile relativa a queste varietà - dagli agrumi, alla frutta tropicale, alle resine. Aromi che si tramutano poi in sapori, dato che il corpo - per l'appunto - esile viene sovrastato da una tale esuberanza; a meno di non aspettare che la birra si scaldi un po', quando diventano più percepibili i toni di pane e finanche una nota di miele, a beneficio di un maggior equilibrio. Chiusura poi su un lungo e persistente amaro resinoso, che lascia la sensazione di aver avuto tra le mani luppolo puro. Insomma, una birra che mantiene quanto aveva promesso, superfluo specificare che devono piacere i luppoli americani - e in generale le birre sbilanciate verso il profilo aromatico e amarotico. Rimango curiosa di provare anche le altre, su cui a mio avviso - contando la presenza del caffè in un caso, e della frutta nell'altro - c'è del potenziale per ottenere dei risultati interessanti; così come interessante è il fatto che si tratti di un progetto che copre tre stili, dando un respiro ampio che può andare incontro a diversi gusti ed esigenze di consumo.<br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOwxoDTMSs1wIoR24LPzNLdZO6mSNei6cfeSG0mszWgTB8ae8AlDa4jN4Iil2jaZD0_Tfia6r02NFVaoXKMHICOrqcENSz7nTBOwL0wdNw804ZHoKZ0lkf9_69ES8YVr-h4fjhpSMnWdz2zEfQdO09PlYUl91WVjBLu7khp1cgghSpWEUWwCFhJO9P/s4000/IMG20220419190809.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOwxoDTMSs1wIoR24LPzNLdZO6mSNei6cfeSG0mszWgTB8ae8AlDa4jN4Iil2jaZD0_Tfia6r02NFVaoXKMHICOrqcENSz7nTBOwL0wdNw804ZHoKZ0lkf9_69ES8YVr-h4fjhpSMnWdz2zEfQdO09PlYUl91WVjBLu7khp1cgghSpWEUWwCFhJO9P/s320/IMG20220419190809.jpg" width="240" /></a></div><p>Per certi spetti si può dire che risponda in modo diverso alla stessa domanda - ossia come dare personalità ad una birra che, in ragione del processo produttivo, deve avere un corpo esile - la versione classica della Freedl. Anche questa è infatti una Pale Ale; che sceglie però di mantenere un profilo aromatico improntato essenzialmente sull'agrumato, che resta tuttavia delicato per quanto ben evidente. Altrettanto delicata al palato, dove si possono più facilmente cogliere i (pur sempre tenui) toni di cereale analoghi a quelli descritti sopra; in ragione appunto della minore "muscolarità" del luppolo, da cui si intuisce l'intento di cercare sì la caratterizzazione ma anche l'equilibrio - cosa del resto connaturata alla tradizione tedesca, a cui Pfefferlechner è legato in ragione della sua collocazione geografica. Chiusura su un amaro netto tra l'erbaceo e il resinoso, non particolarmente persistente. Per chi apprezza appunto l'equilibrio e la facilità di beva, senza cercare toni forti. Si potrebbe obiettare che, se la Fripa può prestarsi alla critica di essere "troppo", questa può prestarsi alla critica di essere "troppo poco"; ma in realtà si capisce che questi vogliono essere al tempo stesso i punti di forza di ciascuna di queste due birre, con l'una che intende essere esuberante, e l'altra gradevole nella sua sobrietà. Volendo semplificare al massimo, potremmo quindi dire che preferire l'uno o l'altro approccio è solo questione di gusti.<br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9CsTdOrNnUu8DK8L9uuDLdFApgB00lugpCBW852O3v1e-fvIVebGAZ6D7UlRExiv4SGhFCaLFJ3Ly1Nq7BA6WoC_TzzSllulB_RL9xEjalpCWl0zGO_COjP2QflPT7Pm3eUZXos0I9-sFncE4mn157wmZcmzjXDrCmccPpe1yx_CEKKwqOEf7wr3M/s4000/IMG20220420194624.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9CsTdOrNnUu8DK8L9uuDLdFApgB00lugpCBW852O3v1e-fvIVebGAZ6D7UlRExiv4SGhFCaLFJ3Ly1Nq7BA6WoC_TzzSllulB_RL9xEjalpCWl0zGO_COjP2QflPT7Pm3eUZXos0I9-sFncE4mn157wmZcmzjXDrCmccPpe1yx_CEKKwqOEf7wr3M/s320/IMG20220420194624.jpg" width="240" /></a></div>Risposta ancora diversa arriva poi dalla seconda versione della Freedl, battezzata Calma, aromatizzata con basilico prodotto a 1500m di altitudine all'interno del Parco dello Stelvio. Qui l'aroma erbaceo si amalgama con quello dei luppoli, risultando sì ben percepibile ma non soverchiante; e contribuisce anche a dare sapore al corpo, che risulta pertanto più caratterizzato rispetto alla Freedl classica - unendo cereale e basilico, quasi a mo' di focaccia. Il basilico risalta poi nella sua componente amara sul finale, esattamente come il luppolo, conferendo una nota amarotica erbacea. Anche qui, superfluo specificare che deve piacere il basilico; anche se, essendo usato in maniera sobria e dosata rispetto agli altri luppoli, finisce di fatto per integrarsi nell'insieme e può quindi risultare gradevole anche a chi non ne fosse un patito.<p></p><p>Sempre riguardo alle due Freedl, c'è poi da notare che l'ideatrice è una donna, Maria-Elisabeth Laimer; a conferma di una particolare sensibilità femminile su questo fronte, già evidenziata da precedenti ricerche. E, non da ultimo, è significativo il fatto che sulle birre analcoliche compaia in etichetta - a differenza delle altre birre di Pfefferlechner - la tabella con i valori nutrizionali: a riprova che birre di questo tipo fanno appello ad un segmento di mercato che dà importanza agli aspetti relativi a nutrizione e salute, con una conseguente opera comunicativa e di marketing.</p><p>Nel complesso, le definirei tre birre gradevoli e di facile beva, che danno appunto tre risposte diverse alla stessa domanda: una risposta più vivace e caratterizzata nel caso della Fripa, più sobria ed equilibrata nel caso delle due versioni della Freedl, ma in ogni caso valida.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-8228489438098701102022-03-22T15:26:00.012+01:002022-03-22T15:29:42.903+01:00Notizie da Solobirra<p>Trovandomi al momento impossibilitata a presenziare per motivi di salute, mi trovo a scrivere da casa del concorso Solobirra promosso da Hospitality Riva; e che comprende non solo la categoria Best Beer, ma anche quella Best Label e Best Pack - vuole insomma porsi come valutazione a tutto tondo del prodotto birra, inserendo anche etichette e packaging nel concorso.</p><p>Una prima considerazione che mi sono trovata a fare è stata sui numeri: circa 200 birre partecipanti al Best Beer - perlopiù da birrifici del Nord, come si desume dall'elenco dei premiati -, per 22 categorie: sono andate quindi a podio 66 birre, ossia circa un terzo di quelle in concorso. Questo non per dire che sia un concorso "facilone", in cui "si vince sempre": è molto banalmente un concorso più "piccolo" di altri, in cui il numero di categorie relativamente ristretto - Birra dell'Anno ne ha 45, per avere un termine di confronto - può essere visto anche in funzione di colmare questo squilibrio. E, del resto, questo nulla ci dice sulla qualità delle birre in questione - che potrebbero anche essere tutte e 200 meritevoli di riconoscimento, per quel che ne sappiamo senza averle assaggiate. Però credo sia comunque un dato da tenere a mente nel parlare di questo concorso.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaYO6UpryhoWSORCn1ThbBdUhymNdZyLnavllIYA3J8IEy9GiOPl9JV4YsQ-h8TmP8mwFWP-zmBPEA1yRLOy_k7jfXP7v25sOxSQiD61sLOWzlsVUUii09yRzkt9yr7nJyPxeK9pTU5p3xmcivVafCodI8KNI9GFxagElxxmLccpgvZRrbAnnI7dcn/s1499/Solobirra_Best%20Beer%202022_Shirin%20Persia%20di%205+%20Birrificio%20Artigianale.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1499" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaYO6UpryhoWSORCn1ThbBdUhymNdZyLnavllIYA3J8IEy9GiOPl9JV4YsQ-h8TmP8mwFWP-zmBPEA1yRLOy_k7jfXP7v25sOxSQiD61sLOWzlsVUUii09yRzkt9yr7nJyPxeK9pTU5p3xmcivVafCodI8KNI9GFxagElxxmLccpgvZRrbAnnI7dcn/w400-h266/Solobirra_Best%20Beer%202022_Shirin%20Persia%20di%205+%20Birrificio%20Artigianale.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p><p>Tra i premiati spiccano 5+, con 6 premi (tra cui Best Beer per la Shirin Persia); Isola e Rethia, con 5; Lesster con 4. Accolgo con piacere il premio Best Beer alla Shirin Persia, di cui avevo parlato in <a href="https://chiaraandreola.blogspot.com/2021/09/la-novita-del-cibus.html" target="_blank">questo post</a>; non solo per la birra in sé, ma anche per il progetto che ci sta dietro (una rete transnazionale per il commercio dello zafferano, legata al circuito dell'Equosolidale). In generale, tra le birre che ho avuto occasione di provare e che vedo in questa lista, ce ne sono diverse che sicuramente ricordo con grande affetto: ad esempio la Koelsh Coloniale di Benaco 70 (a mio avviso una delle meglio riuscite della casa, in particolare per quanto riguarda il delicato equilibrio tra delicatezza e decisione dell'aroma che contraddistingue lo stile); o la Jolly Blue, Iga "anomala" de La Curtense di cui avevo parlato in <a href="https://chiaraandreola.blogspot.com/2019/12/tra-iga-equasi.html" target="_blank">questo post</a>; o la Doppelbock di Darf, di cui avevo parlato <a href="https://chiaraandreola.blogspot.com/2019/11/nuove-conoscenze-e-vecchi-amici.html" target="_blank">qui</a>. </p><p>Ecco, ad ogni modo, la lista completa dei premi:</p><p><span class="markedContent" id="page30R_mcid17"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 719.783px; transform: scaleX(0.914607);">Best Beer 2021</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid18"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid19"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 744.583px; transform: scaleX(0.969659);">Shirin Persia</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 191.06px; top: 744.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 196.833px; top: 744.583px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 203.493px; top: 744.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 209.033px; top: 744.583px; transform: scaleX(0.931369);">5+ Birrificio Artigianale</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid20"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid21"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid22"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid23"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 794.183px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 794.183px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 794.183px; transform: scaleX(1.00624);">Pils</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid24"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid25"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 818.983px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 818.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 818.983px; transform: scaleX(0.963701);">Allegra</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 161.1px; top: 818.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 166.833px; top: 818.983px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 173.493px; top: 818.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 179.033px; top: 818.983px; transform: scaleX(0.960123);">Birrificio La Martina</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid26"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid27"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 843.783px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 843.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 843.783px; transform: scaleX(0.960241);">Peler</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 141.14px; top: 843.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 146.84px; top: 843.783px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 153.5px; top: 843.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 159.04px; top: 843.783px; transform: scaleX(0.945731);">Birra Impavida</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid28"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid29"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 868.383px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 868.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 868.383px; transform: scaleX(1.00624);">Pils</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 126.74px; top: 868.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 132.44px; top: 868.383px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 139.1px; top: 868.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 144.44px; top: 868.383px; transform: scaleX(0.963378);">Birrificio Isola</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid30"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid31"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid32"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid33"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 918.033px; transform: scaleX(0.948517);">Per la categoria Keller</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid34"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid35"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 942.833px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 942.833px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 942.833px; transform: scaleX(0.959898);">Valkirija</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 168.88px; top: 942.833px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 174.633px; top: 942.833px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 181.293px; top: 942.833px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 186.833px; top: 942.833px; transform: scaleX(0.956575);">Birrificio Plotegher</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid36"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid37"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 967.633px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 967.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 967.633px; transform: scaleX(0.95233);">Lagerona</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.3px; top: 967.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 188.033px; top: 967.633px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 194.693px; top: 967.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 200.033px; top: 967.633px; transform: scaleX(0.956217);">Birrificio Rethia</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid38"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid39"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 992.433px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 992.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 992.433px; transform: scaleX(0.95531);">Vivienne</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 175.7px; top: 992.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 181.233px; top: 992.433px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.893px; top: 992.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 193.433px; top: 992.433px; transform: scaleX(0.946686);">Birra Impavida</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid40"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid41"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid42"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid43"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1042.03px; transform: scaleX(0.94509);">Per la categoria Hoppy Lager</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid44"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid45"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1066.63px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1066.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1066.63px; transform: scaleX(0.973617);">Asgard</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 161.18px; top: 1066.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 166.833px; top: 1066.63px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 173.493px; top: 1066.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 179.033px; top: 1066.63px; transform: scaleX(0.956575);">Birrificio Plotegher</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid46"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid47"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1091.43px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1091.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1091.43px; transform: scaleX(0.972992);">Keller</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 147.92px; top: 1091.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 153.44px; top: 1091.43px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 160.1px; top: 1091.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 165.64px; top: 1091.43px; transform: scaleX(0.954739);">Birrificio Darf</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid48"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid49"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1116.23px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1116.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1116.23px; transform: scaleX(0.942356);">Rye Ipa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 163.26px; top: 1116.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 169.033px; top: 1116.23px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 175.693px; top: 1116.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 181.233px; top: 1116.23px; transform: scaleX(0.962045);">Birrificio Isola</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid50"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid51"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid52"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid53"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1165.87px; transform: scaleX(0.954257);">Per la categoria Kolsch</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid54"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid55"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1190.67px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1190.67px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1190.67px; transform: scaleX(0.95225);">Ornagher</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 183.34px; top: 1190.67px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 189.033px; top: 1190.67px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 195.693px; top: 1190.67px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 201.233px; top: 1190.67px; transform: scaleX(0.936451);">Birra Eretica</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid56"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid57"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1215.47px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1215.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1215.47px; transform: scaleX(0.955532);">Kappa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 153.28px; top: 1215.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 159.04px; top: 1215.47px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 165.7px; top: 1215.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 171.233px; top: 1215.47px; transform: scaleX(0.955318);">Manifattura Birre Bologna</span></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid58"></span><span class="markedContent" id="page30R_mcid59"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1240.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.96234);">Coloniale</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.24px; top: 1240.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 188.033px; top: 1240.27px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 194.693px; top: 1240.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 200.033px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.945765);">Benaco</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 270.193px; top: 1240.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 275.633px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.877589);">70</span></span></p><p><span class="markedContent" id="page30R_mcid59"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 275.633px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.877589);"><span class="markedContent" id="page37R_mcid3"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.945085);">Per la categoria Bock</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid4"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid5"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.947804);">Doppelbock</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 205.62px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 211.233px; top: 302.1px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 217.893px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 223.433px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.953066);">Birrificio Darf</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid6"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid7"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.939561);">Bock</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 139px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 144.64px; top: 326.9px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 151.3px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 156.64px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.775792);">5+</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 179.5px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 185.033px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.958236);">Birrificio Artigianale</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid8"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid9"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 351.7px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 351.7px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 351.7px; transform: scaleX(0.962447);">La Biond</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 176.833px; top: 351.7px;">a</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.953px; top: 351.7px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 193.433px; top: 351.7px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 200.093px; top: 351.7px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 205.633px; top: 351.7px; transform: scaleX(0.944183);">Seiterre</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid10"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid11"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid12"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid13"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.950752);">Per la categoria British Bitters</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid14"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid15"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.872124);">26,10</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 143.3px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 149.04px; top: 425.95px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 155.7px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 161.24px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.978176);">Red Moon Brewing</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid16"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid17"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 450.75px;">2</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 82.2px; top: 450.75px; transform: scaleX(0.956114);">. Rossa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 150.1px; top: 450.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 155.64px; top: 450.75px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 162.3px; top: 450.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 167.833px; top: 450.75px; transform: scaleX(0.976431);">Birrificio Magis</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid18"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid19"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 475.55px; transform: scaleX(0.952643);">3. Summit Red Ale</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 247.62px; top: 475.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 253.433px; top: 475.55px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 260.093px; top: 475.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 265.433px; top: 475.55px; transform: scaleX(0.966765);">Forneria Messina</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid20"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid21"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid22"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid23"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 525.15px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 525.15px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 525.15px; transform: scaleX(1.06103);">IPA</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid24"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid25"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 549.95px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 549.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 549.95px; transform: scaleX(0.959295);">Session Ipa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 202.28px; top: 549.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 208.033px; top: 549.95px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 214.693px; top: 549.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 220.033px; top: 549.95px; transform: scaleX(0.963378);">Birrificio Isola</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid26"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid27"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.959295);">Session Ipa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 202.28px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 208.033px; top: 574.75px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 214.693px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 220.033px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.775792);">5+</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 242.893px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 248.433px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.957526);">Birrificio Artigianale</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid28"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid29"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 599.55px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 599.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 599.55px; transform: scaleX(0.980973);">Tropic Thunder</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 238.96px; top: 599.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 244.633px; top: 599.55px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 251.293px; top: 599.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 256.833px; top: 599.55px; transform: scaleX(0.945595);">Birra Impavida</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid30"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid31"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid32"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid33"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 648.983px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 648.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 648.983px; transform: scaleX(1.07575);">APA</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid34"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid35"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 673.783px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 673.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 673.783px; transform: scaleX(0.985592);">Yankee</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 162.26px; top: 673.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 168.033px; top: 673.783px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 174.693px; top: 673.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 180.033px; top: 673.783px; transform: scaleX(0.945082);">Birrificio Casteldariese</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid36"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid37"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 698.583px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 698.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 698.583px; transform: scaleX(0.966388);">Maria Mata</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 201.12px; top: 698.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 206.833px; top: 698.583px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 213.493px; top: 698.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 219.033px; top: 698.583px; transform: scaleX(0.954904);">Birrificio Rethia</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid38"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid39"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 723.383px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 723.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 723.383px; transform: scaleX(0.968288);">Pale Ale</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 170.04px; top: 723.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 175.833px; top: 723.383px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.493px; top: 723.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.833px; top: 723.383px; transform: scaleX(0.961897);">Birrificio Isola</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid40"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid41"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid42"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid43"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 772.983px; transform: scaleX(0.946741);">Per la categoria American</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 315.48px; top: 772.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 321.283px; top: 772.983px; transform: scaleX(1.06103);">IPA</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid44"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid45"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.938462);">ex aequo</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 180.02px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 185.633px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.952252);">Ripa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 227.913px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 233.433px; top: 797.783px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 240.093px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 245.633px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.972233);">Fuori Stile</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid46"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid47"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.938462);">ex aequo</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 180.02px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 185.633px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.936791);">Ipa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 214.533px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 220.233px; top: 822.383px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 226.893px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 232.433px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.952101);">Birra</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 277.753px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 283.433px; top: 822.383px; transform: scaleX(1.0106);">Turan</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid48"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid49"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 847.183px; transform: scaleX(0.891538);">3. I</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 99.04px; top: 847.183px; transform: scaleX(0.9577);">ndia Pale Ale</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 222.28px; top: 847.183px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 228.033px; top: 847.183px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 234.693px; top: 847.183px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 240.033px; top: 847.183px; transform: scaleX(0.943339);">Benaco</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 310.013px; top: 847.183px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 315.683px; top: 847.183px; transform: scaleX(0.877589);">70</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid50"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid51"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid52"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid53"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 896.833px; transform: scaleX(0.957325);">Per la categoria Double IPA</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid54"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid55"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.944602);">Double Ipa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 195.48px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 201.233px; top: 921.633px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 207.893px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 213.433px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.775792);">5+</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 236.293px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 241.833px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.956512);">Birrificio Artigianale</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid56"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid57"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 946.433px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 946.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 946.433px; transform: scaleX(0.960681);">Empire</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 161.08px; top: 946.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 166.833px; top: 946.433px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 173.493px; top: 946.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 179.033px; top: 946.433px; transform: scaleX(0.952478);">Birrificio Hubenbauer</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid58"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid59"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 971.233px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 971.233px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 971.233px; transform: scaleX(0.956692);">Guerrina</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 176.68px; top: 971.233px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.433px; top: 971.233px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 189.093px; top: 971.233px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 194.633px; top: 971.233px; transform: scaleX(0.939243);">Duck Brewery</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid60"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid61"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid62"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid63"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1020.63px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 1020.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 1020.63px; transform: scaleX(0.976953);">Porter</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid64"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid65"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1045.43px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1045.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1045.43px; transform: scaleX(0.989773);">Stroo</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 145.66px; top: 1045.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 151.24px; top: 1045.43px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 157.9px; top: 1045.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 163.44px; top: 1045.43px; transform: scaleX(0.951548);">Birrificio Lesster</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid66"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid67"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1070.23px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1070.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1070.23px; transform: scaleX(0.94664);">Coffee Stout</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 211.02px; top: 1070.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 216.633px; top: 1070.23px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 223.293px; top: 1070.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 228.833px; top: 1070.23px; transform: scaleX(0.963378);">Birrificio Isola</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid68"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid69"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1095.03px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1095.03px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1095.03px; transform: scaleX(0.934175);">Black Therapy</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 226.66px; top: 1095.03px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 232.433px; top: 1095.03px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 239.093px; top: 1095.03px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 244.633px; top: 1095.03px; transform: scaleX(0.960712);">The Ugly Sheep</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid70"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid71"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid72"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid73"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1144.63px; transform: scaleX(0.950128);">Per la categoria Weizen</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid74"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid75"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1169.47px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1169.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1169.47px; transform: scaleX(0.990515);">Weiss</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 150.14px; top: 1169.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 155.64px; top: 1169.47px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 162.3px; top: 1169.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 167.833px; top: 1169.47px; transform: scaleX(0.95876);">Birrificio Sguaraunda</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid76"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid77"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1194.27px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1194.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1194.27px; transform: scaleX(0.965085);">La Nuvolosa</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 211.06px; top: 1194.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 216.833px; top: 1194.27px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 223.493px; top: 1194.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 229.033px; top: 1194.27px; transform: scaleX(0.946472);">Seiterre</span></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid78"></span><span class="markedContent" id="page37R_mcid79"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1218.87px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1218.87px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1218.87px; transform: scaleX(0.937385);">Birra Del Brigante</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 261.02px; top: 1218.87px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 266.833px; top: 1218.87px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 273.493px; top: 1218.87px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 279.033px; top: 1218.87px; transform: scaleX(0.953661);">Birrificio Lesste</span></span>r</span></span></p><p><span class="markedContent" id="page30R_mcid59"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 275.633px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.877589);"><span class="markedContent" id="page39R_mcid1"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 252.5px; transform: scaleX(0.940514);">Per la categoria Blanche</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid2"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid3"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.941842);">Blanche</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 168.92px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 174.633px; top: 277.3px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 181.293px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 186.833px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.943339);">Benaco</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 256.813px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 262.433px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.869725);">70</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid4"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid5"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.982461);">Magnolia</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.28px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.833px; top: 302.1px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 194.493px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 200.033px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.956217);">Birrificio Rethia</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid6"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid7"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.942998);">Birra Bianca</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 207.88px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 213.633px; top: 326.9px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 220.293px; top: 326.9px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 225.633px; top: 326.9px; transform: scaleX(0.94527);">Viess Beer</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid8"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid9"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid10"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid11"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 376.55px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 376.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 376.55px; transform: scaleX(0.953399);">Belgian Blonde</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid12"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid13"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.972708);">A Stagion</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 186.78px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 192.433px; top: 401.35px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 199.093px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 204.433px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.952992);">Birrificio Incanto</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid14"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid15"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.975718);">Alain Saison</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 212.34px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.033px; top: 425.95px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.693px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 230.233px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.937952);">Duck Brewery</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid16"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid17"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 450.75px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 450.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 450.75px; transform: scaleX(0.970027);">Quadro</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 164.6px; top: 450.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 170.233px; top: 450.75px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 176.893px; top: 450.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.233px; top: 450.75px; transform: scaleX(0.935311);">Barbaforte</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid18"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid19"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid20"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid21"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 500.35px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 500.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 500.35px; transform: scaleX(0.964805);">Belgian Golden Strong Ale</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid22"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid23"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 525.15px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 525.15px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 525.15px; transform: scaleX(0.9467);">Globetrottel</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 206.72px; top: 525.15px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 212.433px; top: 525.15px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 219.093px; top: 525.15px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.433px; top: 525.15px; transform: scaleX(0.958665);">Birrificio Sguaraunda</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid24"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid25"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 549.95px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 549.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 549.95px; transform: scaleX(0.957546);">Leone</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 151.14px; top: 549.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 156.84px; top: 549.95px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 163.5px; top: 549.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 169.033px; top: 549.95px; transform: scaleX(0.946472);">Seiterre</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid26"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid27"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.966318);">A Malament</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 209.02px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 214.633px; top: 574.75px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 221.293px; top: 574.75px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 226.833px; top: 574.75px; transform: scaleX(0.951766);">Birrificio Incanto</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid28"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid29"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid30"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid31"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 624.15px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 624.15px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 624.15px; transform: scaleX(0.958392);">Belgian Dark Strong Ale</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid32"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid33"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 648.983px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 648.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 648.983px; transform: scaleX(0.96562);">Balurdon</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 180px; top: 648.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 185.633px; top: 648.983px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 192.293px; top: 648.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 197.833px; top: 648.983px; transform: scaleX(0.936451);">Birra Eretica</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid34"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid35"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 673.783px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 673.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 673.783px; transform: scaleX(0.95127);">Emmesedici</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 208.9px; top: 673.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 214.633px; top: 673.783px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 221.293px; top: 673.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 226.833px; top: 673.783px; transform: scaleX(0.978961);">Pasubio</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid36"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid37"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 698.583px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 698.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 698.583px; transform: scaleX(0.948548);">Nevik</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 146.74px; top: 698.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 152.44px; top: 698.583px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 159.1px; top: 698.583px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 164.64px; top: 698.583px; transform: scaleX(0.956358);">Birrificio Plotegher</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid38"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid39"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid40"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid41"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 748.183px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 748.183px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 748.183px; transform: scaleX(0.953501);">Birre Speziate</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid42"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid43"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 772.983px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 772.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 772.983px; transform: scaleX(0.968206);">Shirin Persia</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 213.28px; top: 772.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 219.033px; top: 772.983px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 225.693px; top: 772.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 231.233px; top: 772.983px; transform: scaleX(0.775792);">5+</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 254.093px; top: 772.983px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 259.633px; top: 772.983px; transform: scaleX(0.957424);">Birrificio Artigianale</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid44"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid45"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.954628);">Onelove</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 172.3px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 178.033px; top: 797.783px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 184.693px; top: 797.783px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 190.033px; top: 797.783px; transform: scaleX(0.976158);">Birrificio Magis</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid46"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid47"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.874443);">2112</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 137.88px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 143.44px; top: 822.383px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 150.1px; top: 822.383px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 155.64px; top: 822.383px; transform: scaleX(0.951521);">Birrificio Incanto</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid48"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid49"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid50"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid51"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 871.983px; transform: scaleX(0.964962);">Per la categoria Birre Torbate/Affumicate</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid52"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid53"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 896.833px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 896.833px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 896.833px; transform: scaleX(0.964321);">Krimisos Bruna</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 238.9px; top: 896.833px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 244.633px; top: 896.833px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 251.293px; top: 896.833px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 256.833px; top: 896.833px; transform: scaleX(0.972026);">Birrificio Krimisos</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid54"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid55"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.984797);">Rum</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 137.88px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 143.44px; top: 921.633px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 150.1px; top: 921.633px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 155.64px; top: 921.633px; transform: scaleX(0.951424);">Birrificio Lesster</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid56"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid57"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 946.433px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 946.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 946.433px; transform: scaleX(0.973165);">Bourbon</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 175.6px; top: 946.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 181.233px; top: 946.433px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.893px; top: 946.433px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 193.433px; top: 946.433px; transform: scaleX(0.952543);">Birrificio Lesster</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid58"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid59"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid60"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid61"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 996.033px; transform: scaleX(0.951356);">Per la categoria Birre Fruttate</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid62"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid63"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1020.63px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1020.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1020.63px; transform: scaleX(0.922029);">Castanea</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 180.04px; top: 1020.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 185.833px; top: 1020.63px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 192.493px; top: 1020.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 197.833px; top: 1020.63px; transform: scaleX(0.775792);">5+</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 220.693px; top: 1020.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 226.233px; top: 1020.63px; transform: scaleX(0.957424);">Birrificio Artigianale</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid64"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid65"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1045.43px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1045.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1045.43px; transform: scaleX(0.934092);">Birra alle Castagne</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 271.22px; top: 1045.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 276.833px; top: 1045.43px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 283.493px; top: 1045.43px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 289.033px; top: 1045.43px; transform: scaleX(0.934203);">La Curtense</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid66"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid67"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1070.23px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1070.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1070.23px; transform: scaleX(1.00511);">Tropical</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 170.14px; top: 1070.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 175.633px; top: 1070.23px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.293px; top: 1070.23px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.833px; top: 1070.23px; transform: scaleX(0.932871);">La Curtense</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid68"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid69"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid70"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid71"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1119.83px; transform: scaleX(0.954603);">Per la categoria Sour Ale</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid72"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid73"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1144.63px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1144.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1144.63px; transform: scaleX(0.975274);">Sour Drop</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 191.22px; top: 1144.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 196.833px; top: 1144.63px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 203.493px; top: 1144.63px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 209.033px; top: 1144.63px; transform: scaleX(0.962409);">Birrificio Agricolo Sorio e Deriva Brewing</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid74"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid75"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1169.47px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1169.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1169.47px; transform: scaleX(0.956405);">Peach & Apricot</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 245.58px; top: 1169.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 251.233px; top: 1169.47px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 257.893px; top: 1169.47px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 263.233px; top: 1169.47px; transform: scaleX(0.956217);">Birrificio Rethia</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid76"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid77"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1194.27px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 1194.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 1194.27px; transform: scaleX(0.975475);">Urban</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 152.4px; top: 1194.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 157.84px; top: 1194.27px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 164.5px; top: 1194.27px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 170.033px; top: 1194.27px; transform: scaleX(0.953327);">Birrificio Hubenbauer</span></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid78"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid79"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid80"></span><span class="markedContent" id="page39R_mcid81"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1243.67px; transform: scaleX(0.949501);">Per la categoria Birre al Miele</span></span></span></span></p><p><span class="markedContent" id="page30R_mcid59"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 275.633px; top: 1240.27px; transform: scaleX(0.877589);"><span class="markedContent" id="page39R_mcid81"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 1243.67px; transform: scaleX(0.949501);"><span class="markedContent" id="page41R_mcid1"><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 252.5px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 252.5px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 252.5px; transform: scaleX(0.975097);">Ape</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 131.12px; top: 252.5px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 136.84px; top: 252.5px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 143.5px; top: 252.5px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 149.04px; top: 252.5px; transform: scaleX(0.936451);">Birra Eretica</span></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid2"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid3"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.953446);">Honey</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 154.5px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 160.24px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.98055);">Ale</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 191.16px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 196.833px; top: 277.3px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 203.493px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 209.033px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.955462);">Birra</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 254.513px; top: 277.3px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 260.233px; top: 277.3px; transform: scaleX(0.977428);">ON/OFF</span></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid4"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid5"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.977599);">Malupina</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 182.28px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 187.833px; top: 302.1px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 194.493px; top: 302.1px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 200.033px; top: 302.1px; transform: scaleX(0.952992);">Birrificio Incanto</span></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid6"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid7"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid8"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid9"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 351.7px; transform: scaleX(0.943231);">Per la categoria</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 218.82px; top: 351.7px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 224.633px; top: 351.7px; transform: scaleX(1.01587);">IGA</span></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid10"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid11"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 376.55px; transform: scaleX(0.877972);">1.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 376.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 376.55px; transform: scaleX(0.981955);">Wild Side</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 184.46px; top: 376.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 190.233px; top: 376.55px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 196.893px; top: 376.55px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 202.233px; top: 376.55px; transform: scaleX(0.956217);">Birrificio Rethia</span></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid12"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid13"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.877972);">2.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.941414);">Intrigata Al</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 197.74px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 203.433px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.963005);">Marzemino</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 309.813px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 315.483px; top: 401.35px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 322.143px; top: 401.35px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 327.683px; top: 401.35px; transform: scaleX(0.937559);">Barbaforte</span></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid14"></span><span class="markedContent" id="page41R_mcid15"><br role="presentation" /><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 71px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.877972);">3.</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 87.74px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 93.4px; top: 425.95px; transform: scaleX(1.01738);">Jolly Blue</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 186.66px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 192.433px; top: 425.95px;">-</span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 199.093px; top: 425.95px;"> </span><span dir="ltr" role="presentation" style="font-family: sans-serif; font-size: 20px; left: 204.633px; top: 425.95px; transform: scaleX(0.932705);">La Curtense</span></span> </span></span> </span></span> </p><span style="font-family: Times; font-size: small;">
</span><p></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-48878527571990312742022-02-08T17:15:00.006+01:002022-02-08T17:21:33.526+01:00La birra sotto attacco del Nutriscore: ma se usassimo il Nutrinform?<div class="western" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;">È uscito un <a href="https://www.unionbirrai.it/it/news/unionbirrai-la-f-nel-nutriscore-un-attacco-all-economia-dei-birrifici/?fbclid=IwAR2ZT8cxb87fOoM0QeRqbVr747BgiP20wFGu5gh5vRG0Kba3AauuhzlwxhU" target="_blank">comunicato di Unionbirrai</a> in cui l'associazione prende dura posizione contro la proposta di Serge Hercberg, creatore del Nutriscore, di bollare con una F nera tutte le bevande alcoliche: un po' come accade per le sigarette, dunque, il consumatore verrebbe così "avvertito" dei potenziali rischi per la salute insiti nel consumo di alcol - in particolare quelli legati al cancro. Non solo: una simile misura potrebbe portare gli Stati membri dell'Ue ad imporre - analogamente per quanto avviene con il tabacco - misure volte a scoraggiare la vendita di questi prodotti. L'intervento di Unionbirrai fa seguito a quello di numerose associazioni di produttori di vino e di diversi politici, che hanno bollato questa proposta come tentativo da parte dei Paesi Nordeuropei di colpire l'export italiano.<span style="font-size: small;"> </span></div><div class="western" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><span style="font-size: small;"><br /></span></div><div class="western" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjHOBPEzycnVBzToNGKuJmClFRaPlhN2OmkcTmQcJPy4k_pdh6GviIyjGLH99LbsD6Pdc5iX8bnFmlbWxLiNboidyLCjuU2ODQD02KRgXOMa2WS69zyUMp3SAXnRdBtEo6kmCBF-6u3VBAgBhhk2HjsQf7dnnUsJ_EQPvnBaqCxC2vDIkNpdGxNw4Rx=s900" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="678" data-original-width="900" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjHOBPEzycnVBzToNGKuJmClFRaPlhN2OmkcTmQcJPy4k_pdh6GviIyjGLH99LbsD6Pdc5iX8bnFmlbWxLiNboidyLCjuU2ODQD02KRgXOMa2WS69zyUMp3SAXnRdBtEo6kmCBF-6u3VBAgBhhk2HjsQf7dnnUsJ_EQPvnBaqCxC2vDIkNpdGxNw4Rx=s320" width="320" /></a></div><br /><span style="font-size: small;"><br /></span></div><div class="western" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><span style="font-size: small;"> </span></div><div class="western" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><span style="font-size: small;">Per capire meglio dobbiamo però fare un passo indietro, e capire che cos'è il Nutriscore. Si tratta di un sistema di etichettatura degli alimenti nato in Francia – e proposto
all’Ue nell’ambito del processo di armonizzazione delle
etichettature a livello europeo – che, in base al contenuto di zuccheri, grassi e sale su 100
grammi di prodotto, assegna ad ogni cibo un colore – dal verde al
rosso, come appunto il semaforo, più il nero per l'ultimo gradino – e una lettera (da A a F) in base alla sua “salubrità”.
Il concetto di base è che meno un certo cibo contiene queste
sostanze, più è salutare: concetto mutuato appunto anche per l'acol. Peccato che la questione sia assai più
complessa di così: l’olio d’oliva ad esempio, o il parmigiano,
che in virtù del loro alto contenuto di grassi finiscono in zona
rossa o arancione, non verrebbero sicuramente definiti insalubri da
alcun nutrizionista; anzi, il loro consumo viene consigliato –
nelle giuste dosi, beninteso: e sarebbe difficile peraltro superarle semplicemente condendo l'insalata o la pasta – proprio per i loro effetti benefici.
Così come viceversa sarebbe opinabile considerare salubre un
processatissimo piatto pronto “light”, magari ricco di additivi e
conservanti. Sono stati in molti quindi a giudicare questa
etichettatura fuorviante per il consumatore; nonché, appunto, un mascherare sotto intenti salutistici la volontà politica di penalizzare le esportazioni del Sud Europa e dell'Italia in particolare.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhVwVZ7k_ervvTBxly385VBajlAxZAtauU8bii90qLyCpO6aHP2IXUJECLl14_NWFzB5bl7LV1XB3lpZRBIihcL_KZKDimtOjFB0xYsmG4RK2ag-zXSlhPBXa8lGQfrug3ImsaY4qsf86VTfi_InZs5IfJo3GN93J37S5AMlMZsQQE6H1abVHwHApp6=s900" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="900" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhVwVZ7k_ervvTBxly385VBajlAxZAtauU8bii90qLyCpO6aHP2IXUJECLl14_NWFzB5bl7LV1XB3lpZRBIihcL_KZKDimtOjFB0xYsmG4RK2ag-zXSlhPBXa8lGQfrug3ImsaY4qsf86VTfi_InZs5IfJo3GN93J37S5AMlMZsQQE6H1abVHwHApp6=w400-h289" width="400" /></a><span style="font-size: small;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: small;">C'è però da ricordare che l’opposizione dell’Italia si è
concretizzata in una controproposta assai meno conosciuta, il Nutrinform: un sistema di
etichettatura che riporta, non per 100 grammi (e chi mai berrebbe
100g d’olio d’oliva?), ma per porzione consigliata (poniamo un
pezzo di Parmigiano da 50g), la percentuale di grassi, zuccheri e
sale calcolata su quella che dovrebbe essere l’assunzione
giornaliera. Saprò così che con quella porzione di cibo avrò
assunto, ad esempio, il 35% della mia dose quotidiana di grassi, il
12% della mia dose di energia, il 25% della mia dose di sale, e via
dicendo. La cosa diventa quindi uno sforzo di educazione alimentare,
stimolando un approccio consapevole ad una dieta varia che bilancia i
vari nutrienti nel corso della giornata. Per quanto sarebbe più difficile ipotizzare di fare la stessa cosa con gli alcolici, dato che non c'è perfetto accordo nel mondo scientifico su quale possa definirsi una dose "sicura" - e che comunque questa varia significativamente in base al peso e al sesso -, si potrebbe per analogia ipotizzare di fare riferimento ad un livello "medio" (come del resto si fa anche per i valori di assunzioni giornaliere degli altri nutrienti) che possa essere definito un consumo "moderato e consapevole" per dare indicazioni analoghe. Certo non avrebbe la stessa efficacia di quella che è l'educazione ad un consumo consapevole a cui Unionbirrai stessa fa riferimento; ma sarebbe comunque meglio di una F che non rende affatto giustizia alla vecchia massima secondo cui "il veleno è la dose", né al fatto che il mangiare e il bere hanno anche una dimensione sociale, culturale e di piacere oltre che salutistica.</span></div><p class="western" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjNaLd_Rb1dAJEYg61qPU9KewS6IuPheEwTwoTlw6qOJdFYJyMhkoM9EXbaOrP9a6DVdRbyOQrLfJLSmDuaNMNShBhXOpdwun7_nDegrMkbkG_jM9C8Qk5RSBoKqVz5KTVEwjZO01KlX0ELmfQzHDrj5wNsyzUHCU6eIShMmx5dR5j12JHZ5KbHlnUn=s1000" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="371" data-original-width="1000" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjNaLd_Rb1dAJEYg61qPU9KewS6IuPheEwTwoTlw6qOJdFYJyMhkoM9EXbaOrP9a6DVdRbyOQrLfJLSmDuaNMNShBhXOpdwun7_nDegrMkbkG_jM9C8Qk5RSBoKqVz5KTVEwjZO01KlX0ELmfQzHDrj5wNsyzUHCU6eIShMmx5dR5j12JHZ5KbHlnUn=w400-h149" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: small;"><br /></span><p></p><div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">A
quanto pare, peraltro, Nutrinform sta avendo successo: almeno secondo l’indagine</span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
“Le etichette fronte pacco in 7 Paesi: Nutriscore VS Nutrinform”,
a cura dell’Osservatorio Waste Watcher International diretto dal
professor Andrea Segrè. L’indagine offre uno sguardo
internazionale, visto che può contare su un campione statistico di
7000 cittadini di 7 Paesi - Stati Uniti, Russia, Canada, Regno Unito,
Germania, Spagna e Italia -; e riferisce che il Nutrinform nei
giudizi degli interpellati ha ottenuto 23 punti in più in termini di
utilità, 15 in termini di informatività, 13 per completezza e
chiarezza e 12 per consapevolezza. Fattore importante dato che ben il
75% degli intervistati dichiara di utilizzare le informazioni in
etichetta per decidere quali prodotti acquistare. Tenendo conto che proprio entro lo primo semestre 2022 - peraltro a presidenza francese -</span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> la
Commissione europea dovrà esprimersi su </span></span></span><b><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">u</span></span></span></b><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">n'etichettatura
nutrizionale armonizzata nei Paesi europei, bene fanno cittadini e associazioni a farsi sentire.<br /></span></span></span></div><p class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: #000000; line-height: 115%; orphans: 2; widows: 2 }p.western { font-family: "Liberation Serif", "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }p.cjk { font-family: "Noto Sans CJK SC"; font-size: 12pt; so-language: zh-CN }p.ctl { font-family: "Lohit Devanagari"; font-size: 12pt; so-language: hi-IN }</style><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"></span></span></span></p>
<p><style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: #000000; line-height: 115%; orphans: 2; widows: 2 }p.western { font-family: "Liberation Serif", "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }p.cjk { font-family: "Noto Sans CJK SC"; font-size: 12pt; so-language: zh-CN }p.ctl { font-family: "Lohit Devanagari"; font-size: 12pt; so-language: hi-IN }</style></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-22740855744193580142022-02-04T13:13:00.002+01:002022-02-04T13:14:57.436+01:00L'affaire Birra del Borgo e affini: un assist comunicativo per la birra artigianale italiana?<p>Sì, il titolo vuol essere provocatorio e finanche fuori luogo; ma, dopo aver letto in questi giorni di tutto di più su quanto accaduto a Birra del Borgo - l'annunciato licenziamento di una quarantina di dipendenti, la chiusura dei locali, e la cessione da parte di AbInbev del birrificio di Collerosso - devo ammettere che, da giornalista, il primo pensiero che ho fatto e quello che più mi rimane è comunque questo.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWXkC1Vav1UyXuBKGU-zYlAXrNylDH1Jjyp9d7zYlAE-bxNt_MPLtrjV9eAhKhyglECziVMFh0bXmwW30BIlZEH-_AzO2-xlnoDlKH336CzjLApM8dUKxm_AzhP1lXEt2iC4m3z8-2jfzQVjLMyzyCEekdtcicHjyZCff0apCOM6qpYMUC0E51yd3Y=s750" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="750" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWXkC1Vav1UyXuBKGU-zYlAXrNylDH1Jjyp9d7zYlAE-bxNt_MPLtrjV9eAhKhyglECziVMFh0bXmwW30BIlZEH-_AzO2-xlnoDlKH336CzjLApM8dUKxm_AzhP1lXEt2iC4m3z8-2jfzQVjLMyzyCEekdtcicHjyZCff0apCOM6qpYMUC0E51yd3Y=w400-h200" width="400" /></a></div><br /> <p></p><p>Se infatti osserviamo la questione dal punto di vista puramente mediatico, dalla sconosciuta (al grande pubblico, beninteso) testata MarsicaLive la notizia si è rapidamente diffusa su quelle nazionali, fino ai due quotidiani di punta del Paese - La Repubblica e il Corriere della Sera: l'acquisizione di Birra del Borgo da parte di AbInbev non aveva, viceversa, avuto la stessa risonanza. Chiunque abbia mai lavorato come ufficio stampa sa quanto può essere difficile farsi dare retta dai quotidiani nazionali, per cui è un bel risultato. Ora un pubblico nettamente più vasto conosce la vicenda, e di conseguenza a grandi linee - sempre che si sia preso la briga di leggere con attenzione, cosa ahimé sempre più rara - le dinamiche sottese al comparto birrario artigianale italiano e a quello industriale. Probabilmente molte persone hanno sentito parlare per la prima volta di questa dicotomia, di birre crafty, e di acquisizioni di marchi ex artigianali; con, si auspica, maggiore consapevolezza come consumatori. Al di là di qualsiasi valutazione nel merito di quanto è accaduto, dunque, il dato di fatto è che "il pasticciaccio brutto di Birra del Borgo" ha quantomeno fatto un favore alla causa della comunicazione in questo settore. E per quanto personalmente trovi odiosissima la massima "nel bene o nel male, purché se ne parli", ci sono casi in cui è dannatamente vera.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg1z6jMqfIJYu9xBUdBqtFxiAVufwCwGXtCxv9TH2YMbsgKocBH96jYnO05bT6ESorTKieN8qMjFOCZ4ok9fq9gZF_52Qyh2M4T1si7Sj7WSxrXo7Gzqm4HFizSRDAnMTkVzBavrwc6umJnFSow90xkfqEBKcIjCJyFCy20YD5VvW1_u0AXgWq6_CER=s584" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="318" data-original-width="584" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg1z6jMqfIJYu9xBUdBqtFxiAVufwCwGXtCxv9TH2YMbsgKocBH96jYnO05bT6ESorTKieN8qMjFOCZ4ok9fq9gZF_52Qyh2M4T1si7Sj7WSxrXo7Gzqm4HFizSRDAnMTkVzBavrwc6umJnFSow90xkfqEBKcIjCJyFCy20YD5VvW1_u0AXgWq6_CER=w400-h217" width="400" /></a></div> <p></p><p>Accosterei poi questa osservazione ad un'altra che hanno fatto in tanti: ossia che il consumo di birra artigianale è oggi significativamente cambiato rispetto all'epoca in cui sono avvenute le incursioni dell'industria nel mondo artigianale italiano (non solo quindi Birra del Borgo, ma anche Birrificio del Ducato, Birradamare e Hibu). Se infatti all'epoca il profilo di chi frequentava i pub spaziava tra gli estremi di chi beveva artigianale per pura moda - erano gli anni in cui era diventato tangibile il boom partito dopo il 2010 -, e i grandi intenditori - finanche nerd e saccenti, mi si passi i termini -, adesso la moda è passata, come ogni moda che si rispetti, e complice anche il Covid è cambiato il profilo di chi è rimasto. Al di là dei grandi intenditori - che devo dire sono pure meno saccenti, forse controparte della "semplificazione degli stili" che è seguita allo sgonfiarsi della moda e del "famola strana" (la birra) - vedo tanti che non sono necessariamente adepti o consumatori abituali, ma persone che hanno trovato un genuino interesse nel farsi anche solo ogni tanto una buona pinta artigianale semplicemente perché negli anni passati hanno avuto modo di provarla e di apprezzare l'unicità di un certo produttore. E anche se per il resto bevono birra presa al supermercato, è comunque positivo che abbiano colto il messaggio della diversità tra le due tipologie. Ad un pubblico di questo tipo, dunque, è essenziale che passi anche l'altra parte del messaggio: ossia quella inerente la diversità delle strategie tra birrifici artigianali e industriali, e che cosa significhi di conseguenza supportare con i propri acquisti gli uni piuttosto che gli altri; o che cosa significhi (come del resto per ogni altro prodotto) essere informati sulla proprietà di ciascun marchio e sulle sue politiche.</p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgfYn_ATXpyKKl1Vy7GmjeOLLs60u_n_g2TEClf1nheTZjTTbXZzOEga2t4UHjsuMbE_9ZL4n8lDAAsW51N6VO8sc4MMLrzseVe8RqqATnEDbpzJ9CSzu15AUr-vJkGJTLB_RvQOjr8QUnD-17MfUBzFJcLiDoxvbhKDT2l1RJimeSluTyVjdzA7QY8=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1367" data-original-width="2048" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgfYn_ATXpyKKl1Vy7GmjeOLLs60u_n_g2TEClf1nheTZjTTbXZzOEga2t4UHjsuMbE_9ZL4n8lDAAsW51N6VO8sc4MMLrzseVe8RqqATnEDbpzJ9CSzu15AUr-vJkGJTLB_RvQOjr8QUnD-17MfUBzFJcLiDoxvbhKDT2l1RJimeSluTyVjdzA7QY8=s320" width="320" /></a></div><p>Insomma, a dare un assist di rilievo alla sempre discussa comunicazione nell'ambito della birra artigianale potrebbe essere - strana ironia - proprio una multinazionale, contribuendo ad attirare l'attenzione sul settore. Certo questa attenzione deve essere ben indirizzata: se in questo caso a fare chiasso è stato fondamentalmente l'aspetto occupazionale, è chiaro che non ci si può limitare alla logora retorica della multinazionale brutta e cattiva che arriva, compra e licenzia (anche perché la situazione di fatto non è questa). Se gli artigiani sapranno sfruttare l'attenzione creata per comunicare invece le loro peculiarità - dall'unicità delle ricette e in alcuni casi delle materie prime, al legame con il territorio e con gli itinerari turistici connessi - si sarà davvero sfruttato questo assist.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-80575644744750859172022-01-17T10:49:00.001+01:002022-01-17T10:53:17.280+01:00Tra Moretti e Lambrate, la "contaminazione" è - nel bene e nel male - il futuro?<p>Ha attirato la mia attenzione, alcuni giorni fa, <a href="https://www.facebook.com/maurizio.maestrelli.14" target="_blank">un post di Maurizio Maestrelli</a> - nota firma del giornalismo brassicolo italiano, nonché giudice internazionale. Nel post, Maestrelli riferisce di aver visto alla Birreria Moretti del Mercato Centrale di Milano la birra artigianale del Lambrate alla spina; venduta allo stesso prezzo della Moretti Baffo d'Oro, ossia 5 euro per la 0,40 l. Da lì, ha coinvolto i lettori in una sorta di sondaggio: <br /></p><div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;">"Questa cosa potrebbe essere vista come:</div><div dir="auto" style="text-align: start;">A. contaminazione/confusione</div><div dir="auto" style="text-align: start;">B. alto tradimento</div><div dir="auto" style="text-align: start;">C. il futuro</div><div dir="auto" style="text-align: start;">D. bravi tutti (gestori del locale, Birra Moretti, Birrificio Lambrate)</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;">Io voto C e D. Ma con un sorriso amaro sulle labbra pensando a un passato nemmeno troppo lontano".</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhv1LyJjsbJJM4X8AlSLmE4m3zZYHK3fArA5rTCH2C4LMGFgV5_lcIs_JhwHMJdoOqedv-Hz0pHBEss1fhZxlBw6Qk6xNzNNyxgjRZ2ujIrC2Yzfahvll9s9Z-fB8f8nNoZeS2JG5vMzl19iT4RUHevIxdfj6mcvS-dYEFjaTnJz7po6BbEwIETZoCs=s2048" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1720" data-original-width="2048" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhv1LyJjsbJJM4X8AlSLmE4m3zZYHK3fArA5rTCH2C4LMGFgV5_lcIs_JhwHMJdoOqedv-Hz0pHBEss1fhZxlBw6Qk6xNzNNyxgjRZ2ujIrC2Yzfahvll9s9Z-fB8f8nNoZeS2JG5vMzl19iT4RUHevIxdfj6mcvS-dYEFjaTnJz7po6BbEwIETZoCs=s320" width="320" /></a></div>In molti hanno risposto, motivando in maniera anche parecchio argomentata la propria posizione. Si potrebbe dire che, come per tutte le faccende complesse, ciascuno dei punti di vista ha la sua parte di verità. Senz'altro equiparare sia nella collocazione che nel prezzo due prodotti completamente diversi (per tipologia, per costi, volumi e filosofia di produzione, ecc) risulta fuorviante per il consumatore che non li conosca adeguatamente; oltre a porre domande su quali strategie commerciali e quali accordi ci siano dietro ad un prezzo unico di questo tipo - che visto così e senza saperne di più risulterebbe evidentemente penalizzante per un birrificio artigianale, ma che altrettanto evidentemente poi così penalizzante non è se Lambrate ha accettato. Se il punto B è più, definiamolo così, ideologico - e proprio di chi vede in qualsiasi concessione ai birrifici industriali una resa inaccettabile -, il punto C fa riferimento a quello che è ormai da anni un auspicio e un timore al tempo stesso: che le birre artigianali escano da quella che è vista da molti come una "riserva indiana", per accostarsi ad altri prodotti di più largo consumo e quindi al largo pubblico - con gli inevitabili pro e contro del caso. Il punto D è, se vogliamo, una conclusione che se ne può trarre: bravi tutti se riescono a trovare un modo che avvantaggi ciascuna delle parti in causa per tenere insieme due mondi percepiti come separati.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Come dicevo, le opinioni sono state variegate; ma ha attirato in particolare la mia attenzione il fatto che la più gettonata sia stata la C, in quanto scelta sia da chi ha votato l'accoppiata C e D sia A e C. Insomma: sia chi lo vede come un fatto positivo (per quanto magari con disincanto, come il commento finale di Maestrelli stesso lascia intendere) sia chi viceversa non lo vede di buon occhio, ritiene che è ad una convivenza tra proposta di birre artigianali e industriali - con le conseguenti, se non omologazioni, quantomeno forti convergenze anche in termini di prezzo - che si arriverà. Nodo chiave, sostengono in molti, è quindi la comunicazione che ciascun marchio deve fare per trasmettere la propria differenza - o, usando un termine molto caro alla narrativa aziendale, unicità.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Niente di nuovo, intendiamoci: della necessità di uscire dalla nicchia - perché il 3,5% dei consumi è una nicchia -, di come farlo e della conseguente necessità di comunicazione corretta si parla da anni; per quanto esista anche una componente che sostiene viceversa l'inconsistenza dell'imperativo della crescita a tutti i costi, e propende piuttosto per una sostenibilità aziendale basata su una piccola scala cucita su misura alle proprie necessità in quanto a capacità produttiva, tipologia di prodotto e modello distributivo. Mi ha sorpresa tuttavia questa convergenza, vista da alcuni come obiettivo da raggiungere e da altri come ineluttabilità; e mi sono chiesta come la pandemia possa aver influito anche su questi modelli.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Non è ignorabile, infatti, che dopo ormai quasi due anni di chiusure e aperture a singhiozzo i birrifici abbiano bisogno, come qualsiasi altra azienda, di tornare a vendere i loro prodotti; e possibilmente di farlo con significative crescite (come quelle che in effetti si sono registrate con le riaperture), così da tamponare - letteralmente, verrebbe da dire con amara ironia - i danni patiti. Non solo: ma anche di avere una certa garanzia di stabilità in questa crescita, così evitare da un lato di avere la birra che langue in magazzino nei mesi invernali - soggetti a chiusure più o meno improvvise in base all'andamento dei contagi, e quindi allo stop agli ordini da parte dei pub - e dall'altro di non riuscire a soddisfare le richieste nei mesi estivi, quando sembra che tutti debbano finalmente recuperare le pinte mancate nella stagione fredda. E questo al netto della spinta data dall'e-commerce, fenomeno nuovo non nella sua esistenza in quanto tale, ma nella dimensione che ha assunto a partire dal 2020 (tanto che diverse ricerche confermano che, per quanto tenda a calare con le riaperture, si mantiene comunque a livelli superiori rispetto al pre-pandemia).</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">In questo senso, avere una piazza come il punto vendita di un birrificio industriale al mercato centrale - che quindi raggiunge una quantità significativa di clienti, in maniera più stabile rispetto ad un pub, e clienti che magari mai si sarebbero accostati ad una birra artigianale (e non sia mai che un domani vadano direttamente al pub di Lambrate per provare anche il resto del parco birre, e disposti a pagarle di più) - offre indubbi vantaggi: maggiori, o quantomeno percepiti come tali, dello svantaggio rappresentato dal vendere ad un prezzo più basso (ma qui va evidentemente capito che accordi commerciali ci sono dietro, quali sono i costi di produzione delle due birre vendute a questo prezzo, e quali sono viceversa le politiche commerciali per tutte le altre birre di Lambrate) e dall'eventuale danno d'immagine (che però, se persino chi non approva riconosce che è lì che si arriverà, è lecito ritenere sia meno impattante di quel che sarebbe stato anche solo pochi anni fa). Considerazioni naturalmente che qui porto per il caso Lambrate perché è quello che ha attirato la mia attenzione, ma che possono valere per qualsiasi altro marchio.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;">Insomma: se davvero riteniamo che questo sia il futuro, probabilmente è come sempre utile lasciare da parte gli estremismi - sia quelli di chi parla di "alto tradimento", sia quelli di chi ritiene che va tutto bene così e sarà la cara vecchia mano invisibile del mercato (a cui ormai non crede più ciecamente nemmeno lo stesso Adam Smith, pace all'anima sua) a fare da sola giustizia in favore della birra di qualità - e fare finalmente davvero un ragionamento più serio e disincantato su nuovi canali di vendita e le necessità comunicative che ne conseguono. Chissà che, tra le tante accelerazioni a processi già in corso che la pandemia ha impresso, ci sia anche questa.<br /></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><br /></div></div>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-29546038810812359552021-12-16T15:00:00.002+01:002021-12-16T15:00:25.654+01:00Donne e birra, diffusa la nuova ricerca di Doxa: qualche riflessione<p>È stata diffusa ieri, confermando la continuità in questo tipo di analisi (ne erano infatti state condotte di analoghe gli scorsi anni), l'indagine di Doxa per Assobirra sul rapporto tra le donne e questa bevanda.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgZFsQVBJ8pyOrHxgJZ6H3SyctyUExED3LcbHvuqznM4AmXb9s4Jyxyu_F8PRHkDreNzpXqvLUOVvSxQ1v9bs1AwoNsRx1ykE-PbX4kZD1h87LWFN8evUxcpLA1ph8OrgaqHBBzfM4C5O7VW_860ifI3B2sMn5E9RTO1EH0teZEZr4E0suLhT58GPgH=s750" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgZFsQVBJ8pyOrHxgJZ6H3SyctyUExED3LcbHvuqznM4AmXb9s4Jyxyu_F8PRHkDreNzpXqvLUOVvSxQ1v9bs1AwoNsRx1ykE-PbX4kZD1h87LWFN8evUxcpLA1ph8OrgaqHBBzfM4C5O7VW_860ifI3B2sMn5E9RTO1EH0teZEZr4E0suLhT58GPgH=s320" width="320" /></a></div>In primo luogo, si conferma sia la diffusione del consumo - 2 donne su 3 affermano di bere birra, e 1 su 2 almeno 2-3 volte a settimana - e la preferenza a farlo a pasto - il 59% delle intervistate; nonché l'attenzione per la bassa gradazione alcolica, citata da un'interpellata su due. Per quanto Doxa affermi che "cresce la popolarità delle birre analcoliche" tra la popolazione femminile - e sicuramente ci sono in ballo questioni salutistiche: al di là del grasso in eccesso, basti pensare che la condizione per eccellenza in cui non si possono bere alcolici è la gravidanza -, è però anche vero che una donna su tre afferma di non averne nemmeno sentito parlare (cosa che personalmente non avrei creduto); e che, sebbene la metà delle intervistate affermi che "certamente" o probabilmente" berrà birra analcolica, c'è comunque una propensione a preferire la birra "classica". Insomma, va bene il poco alcolico o l'analcolico, ma occhio a cadere nello stereotipo per cui le donne rifuggono l'alcol in toto.<p></p><div style="text-align: left;"><span style="font-size: small;">La ricerca rileva poi che il 70% delle intervistate, "<span>consumatrici e non, considera l’aumentata presenza delle donne nel</span></span><span style="font-size: small;"><span> settore una risorsa importante.
Soprattutto perché, secondo le appassionate di birra, “le donne
riescono a trovare nuove idee e sono uno stimolo per il settore” (45%)". E qui francamente credo ci sia da lavorare sotto il profilo culturale: perché se il 30% delle donne interpellate (che, va detto, non erano moltissime: poco meno di 600) non ritiene rilevante la presenza femminile in un settore a forte prevalenza maschile, significa non tanto che manca solidarietà di genere - di cui francamente mi interessa ben poco -, ma che c'è ancora una concezione piuttosto stereotipata di quelle che sono le dinamiche di genere nel mondo del lavoro.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: small;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: small;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhIVcn9eroMV0GIfwMBO-1yAHr2zquoid_B7xqXcI1TyL7xWsNIrLioeBk60uzw6If0lYKSgC5YuxxhbGbvs1PK2nnFrsX0TtFADScIYOjK1qtrTAaOMsJLUlvBHrYWP7sA87BL7XsX9nQuia8pjDgSOoXwlNFaXZ7tVs4nAL_4rbUzPHKXn8niRPP-=s550" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="550" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhIVcn9eroMV0GIfwMBO-1yAHr2zquoid_B7xqXcI1TyL7xWsNIrLioeBk60uzw6If0lYKSgC5YuxxhbGbvs1PK2nnFrsX0TtFADScIYOjK1qtrTAaOMsJLUlvBHrYWP7sA87BL7XsX9nQuia8pjDgSOoXwlNFaXZ7tVs4nAL_4rbUzPHKXn8niRPP-=s320" width="320" /></a></div>E questo solleva anche questioni ulteriori rispetto all'effettiva praticabilità per una donna del lavoro in questo settore. Personalmente non mi sono mai sentita discriminata in quanto donna quando vado ad occuparmi di servizi giornalistici, degustazioni e affini; però, in tempi in cui tanto si parla di contrasto alla denatalità, non si può dimenticare che diventare mamma per una professionista della birra può essere davvero difficile. Posto che è impensabile che una birraia metta in commercio le proprie birre senza averle nemmeno assaggiate, o che una giornalista o biersommelière le recensisca o conduca una degustazione senza averle bevute, o che una publican non verifichi di persona la qualità di ciò che serve ai suoi clienti, ciò significa che nove mesi di gravidanza più fino a due anni di allattamento (sì, fino a due anni: siamo noi frenetici occidentali a togliere i bambini dal seno a forza prima perché "sennò si vizia", ma i piccoli arrivano naturalmente ad alternare cibi solidi e latte materno almeno fino all'anno di vita e spesso oltre) diventano assai ardui da conciliare con il lavoro. Il tutto tenendo conto che la quasi totalità delle donne che fanno questi lavori sono libere professioniste, e quindi hanno generalmente accesso (se ce l'hanno) solo ad un forfait di poche migliaia di euro dalla propria cassa previdenziale a copertura di un periodo indefinito di astensione (o pesante riduzione, perché alla fine quello tocca fare per mettere comunque qualcosa in tavola) dal lavoro. Tante birraie e biersommelière hanno figli, e tutte sanno che difficoltà hanno passato per farcela. Insomma, se davvero - come afferma anche Assobirra - si vuole promuovere l'imprenditoria femminile nel settore, e soprattutto quella giovane, bisognerà mettere mano anche agli strumenti previdenziali. Perché anche in questo settore, come in nessun altro, ci si dovrebbe trovare a dover scegliere tra lavoro e famiglia.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: small;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: small;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiws8kKuOtkNIsQW0ehdDP0Bof1LlU3K_OZQxIVDnJX3hsyoTt8DidNuGnomYoQDjXQAdQLBuS9ATPMsbHYEgmkSUd2DgFj4WEMI4sX_r6kkqblz0ttnUuO75MrXgEekkU7jvc20B6weeudHORYn8So474tjui4l5gjKdmZQRitXxw1EcbwQkJ5VEVM=s900" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiws8kKuOtkNIsQW0ehdDP0Bof1LlU3K_OZQxIVDnJX3hsyoTt8DidNuGnomYoQDjXQAdQLBuS9ATPMsbHYEgmkSUd2DgFj4WEMI4sX_r6kkqblz0ttnUuO75MrXgEekkU7jvc20B6weeudHORYn8So474tjui4l5gjKdmZQRitXxw1EcbwQkJ5VEVM=s320" width="320" /></a></div>Infine, da socia, non posso che rallegrarmi del fatto che il 40% delle consumatrici di birra conosca l'Associazione Le Donne della Birra (che è intervenuta, tramite la presidente Elvira Ackermann, nel commentare la ricerca): un segnale non solo che l'attività dell'associazione ha il suo peso, ma anche che si sta sempre più formando quella cultura su donne e birra a cui facevo riferimento prima.<br /></span></span></div>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-13493323689424310072021-12-15T14:19:00.001+01:002021-12-15T14:19:35.279+01:00La "Iga" è solo "Ga": sparita la dicitura "Italian" dal Bjcp<p>Come avevo già spiegato in <a href="https://chiaraandreola.blogspot.com/2021/04/la-grape-ale-e-la-battaglia-per.html" target="_blank">questo post</a>, lo scorso aprile Gianriccardo Corbo aveva reso noto che il Bjcp intendeva non promuovere, come ci si sarebbe aspettati, l'Italian Grape Ale tra gli stili ufficialmente riconosciuti; ma viceversa togliere l'aggettivo Italian (lasciando quindi solo Grape Ale) così da salvaguardare la possibilità che venissero utilizzati anche vitigni non italiani per la produzione di queste birre. Motivazione apparsa da subito contraddittoria in quanto in tutti gli altri stili classificati nel Bjcp l'aggettivo di nazionalità non sta ad indicare il luogo in cui una birra è prodotta o quello di provenienza delle materie prime, ma quello che ha dato paternità allo stile. Ne era nato un vivace movimento di opinione, che ha anche raccolto alcune migliaia di firme in una petizione online.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWrfeykpVZKHFmdPRTDHBN8KddUfiSOfzxfaUe2M_OzpjAGjvEUyApB8fOdSpBuNGBPs-v0ti8GFQvJCgJsHP7dBcPfA3wOvGs0pcxIKDmXxSvm1-7m-VJCbSVHWuK1c7KPIIEv40K2NeTgLubW99gl4gmUoqGWgTf5hcHJ2aWzvamkuGIObf81BLT=s770" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="770" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWrfeykpVZKHFmdPRTDHBN8KddUfiSOfzxfaUe2M_OzpjAGjvEUyApB8fOdSpBuNGBPs-v0ti8GFQvJCgJsHP7dBcPfA3wOvGs0pcxIKDmXxSvm1-7m-VJCbSVHWuK1c7KPIIEv40K2NeTgLubW99gl4gmUoqGWgTf5hcHJ2aWzvamkuGIObf81BLT=s320" width="320" /></a></div>A quanto pare, però, la cosa non è servita: tramite la propria newsletter, rilanciata oggi appunto da Corbo, il Bjcp ha annunciato che "l'Italian Grape Ale è stata rinominata Grape ale, per consentire varietà non italiane, e spostata tra le birre alla frutta (per quanto rimanga come stile locale)". La nuova guida non è in realtà ancora disponibile, ma questo annuncio conferma che si persevera nella contraddizione senza aver prestato ascolto alle voci giunte dall'Italia (e non solo). Corbo riferisce di aver già scritto al presidente del Bjcp, Gordon Strong, per esprimere il suo disappunto contro quello che definisce un fatto "inaccettabile per il movimento birrario Italiano"; ed invita altri a fare altrettanto.<p></p><p>Naturalmente c'è da chiedersi le ragioni di una tale irremovibilità (rispetto alla quale sarebbe auspicabile che il Bjcp desse motivazioni più articolate di queste poche righe, in cui si limita a ripetere la posizione già oggetto di contestazione). Nel mio precedente post avevo fatto riferimento alle battaglie di territorialità che sempre spuntano quando si parla di vino, e rimango della mia idea che possano aver avuto il loro peso; però c'è di che domandarsi chi mai abbia fatto così tanta pressione all'interno del Bjcp stesso. Sicuramente, guardando all'interno degli Usa (visto che il Bjcp è americano), ci sono delle aree in cui gli intrecci tra produzione brassicola e vinicola sono tali da configurare un interesse a "scalzare" l'aggettivo Italian a beneficio delle produzioni locali: basti pensare alla californiana Napa Valley, terra di vini pregiati, e allo stesso tempo all'interno dello Stato che ha fatto da culla al movimento birrario artigianale americano. Sia chiaro, la mia è un'ipotesi: non conosco le dinamiche interne del Bjcp, e quindi - ripeto - auspicherei dal Bjcp stesso argomentazioni più articolate (e visto che non sono mai arrivate dalla primavera ad oggi, nonostante i solleciti da parte italiana, sarebbe quantomai opportuno). Però la chiarezza aiuta anche a non alimentare dietrologie in merito agli interessi dei produttori non italiani.</p><p>In ogni caso, si tratta di un pesante colpo per il movimento birrario italiano: che, sono certa, si farà sentire - anche considerato il discreto numero di giudici Bjcp che abbiamo in patria.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-26373007889641070992021-11-14T16:26:00.003+01:002021-11-14T19:58:41.303+01:00Alla premiazione dell'Iga Beer Challenge<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEMQ1zd5w0NYiidBsUwkHJewVUR8q3ZAFIj1Zc7aEc-rCHTfMSe6bfRxlsR5sZPb7RB3Dhr0U8sCwF2RlcBstVTsJb5eSJkQpo0XGyCk4j85O-UeqCDkY12Reo75wFTJijmqYgYXYL0BQ/s2048/IMG20211113110500.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEMQ1zd5w0NYiidBsUwkHJewVUR8q3ZAFIj1Zc7aEc-rCHTfMSe6bfRxlsR5sZPb7RB3Dhr0U8sCwF2RlcBstVTsJb5eSJkQpo0XGyCk4j85O-UeqCDkY12Reo75wFTJijmqYgYXYL0BQ/s320/IMG20211113110500.jpg" width="320" /></a></div>Fa sempre piacere essere invitata ad assistere di persona a qualcosa che rappresenta una "première" nel mondo birrario italiano: e tale può definirsi la premiazione del primo IGA Beer Challenge, che si è tenuta sabato 13 novembre presso la sede di Gai Macchine Imbottigliatrici a Ceresole d'Alba (nella foto Marco Jorio, che ha presentato l'evento insieme ad Andrea Camaschella).<br /><p></p><div class="Ar Au Ao" id=":vc" style="display: block;"><div aria-label="Corpo del messaggio" aria-multiline="true" class="Am Al editable LW-avf tS-tW tS-tY" contenteditable="true" id=":v8" role="textbox" spellcheck="false" style="direction: ltr; min-height: 376px;" tabindex="1"><div dir="auto"><div dir="auto">Il concorso è stato lanciato nell'ambito del progetto Italiano Grape Ale (<a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.italiangrapeale.org&source=gmail&ust=1636987723854000&usg=AOvVaw2FxnmXCCifKnkuisdww_Lg" href="http://www.italiangrapeale.org" rel="noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer" target="_blank">www.italiangrapeale.org</a>) promosso da Guido Palazzo insieme a numerosi collaboratori e partner; e che prevede tra le altre cose una mappatura in costante aggiornamento sul sito delle birre prodotte secondo questo stile e dei relativi birrifici, al fine di promuovere e sviluppare ulteriormente questa peculiarità birraria italiana.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikfLsEeGFEeeK-D19RT-TJL467sgqHqY8kiKWHz__j7PKB4WY554TDLEWevqCaokrLU1YPJUjegbPwpC59hYGn5G6U0666lsp2Vs9CsgY1rIA11xc4jbqpPlnmL8aevOTy3Ub_6IKEpok/s2048/IMG20211113121912.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikfLsEeGFEeeK-D19RT-TJL467sgqHqY8kiKWHz__j7PKB4WY554TDLEWevqCaokrLU1YPJUjegbPwpC59hYGn5G6U0666lsp2Vs9CsgY1rIA11xc4jbqpPlnmL8aevOTy3Ub_6IKEpok/s320/IMG20211113121912.jpg" width="320" /></a></div>Sono stati 66 i birrifici partecipanti, per 123 birre; giudicate da una squadra internazionale di 18 giudici, scelti per competenze sia in campo birrario che vinicolo.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto">Vi rimando per praticità a <a href="https://www.italiangrapeale.org/le-birre-premiate-edizione-2021/?fbclid=IwAR2klpK7TKG9p8MCHDb_SfmkKOQ4iImXsMgfDWQFz4kgvfF6tqzqUgXIk0s">questo link</a> per la lista completa dei vincitori nelle quattro categorie; tra cui come vedrete spiccano Opperbacco con tre riconoscimenti (tutti per le birre della serie Nature Terra) e Crak e Alveria con due (quest'ultimo, peraltro, per la stessa birra, che ha ricevuto anche il premio per la miglior valorizzazione del vitigno autoctono).</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk1I5_XqfopFmHt_I1qP5tMXozNjYpDjSCu1XsNis8rBlS-0E7-tCy8GOEgiIpiIjSmQUsmBoJWmjf3Tnmc6kqrS4pHy2MKDhnQQUOekFG6IQQ0j8_9o3OSF6pvoHIVwKff1HG4wFNsno/s1600/IMG-20211113-WA0020.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk1I5_XqfopFmHt_I1qP5tMXozNjYpDjSCu1XsNis8rBlS-0E7-tCy8GOEgiIpiIjSmQUsmBoJWmjf3Tnmc6kqrS4pHy2MKDhnQQUOekFG6IQQ0j8_9o3OSF6pvoHIVwKff1HG4wFNsno/s320/IMG-20211113-WA0020.jpg" width="320" /></a></div>A livello generale, il dettaglio che ho trovato interessante è stato il fatto che, accanto a nomi già noti e blasonati, siano salite sul podio anche realtà esordienti sia in senso assoluto - come il vicentino Sorio, attivo da sei mesi - che rispetto allo stile - come Alveria, alla sua prima IGA; e, come prevedibile, con progetti di esplorare ulteriormente questo terreno - Sorio, che già dichiara il 90% di materie prime provenienti dall'azienda agricola da cui il birrificio ha avuto origine, intende produrre altre IGA usando mosto e vino della casa; mentre Alveria progetta di proseguire la collaborazione con la locale cantina ampliando la gamma fino ad avere una vera e propria bottaia, anche come testimonianza di collaborazione tra aziende nel siracusano. Insomma, una prova non solo della vitalità del settore birrario italiano, ma anche di questo stile nello specifico; e delle crescenti competenze e conoscenze che i birrai stanno accumulando in merito.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-NwkoLvRmjhbkhE8ZAMWx-NgwIIISF4NZlNL__zrLGgOzyjj_L3dUoQKyCX84G8GOmz-N6dQOyGlHbiT1rFRlfjC72DekyiHcyV1BboCKWwr1OXonl0xYJ8rhHV-SDLKHFO7vpK9h1OU/s1600/IMG-20211113-WA0019.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-NwkoLvRmjhbkhE8ZAMWx-NgwIIISF4NZlNL__zrLGgOzyjj_L3dUoQKyCX84G8GOmz-N6dQOyGlHbiT1rFRlfjC72DekyiHcyV1BboCKWwr1OXonl0xYJ8rhHV-SDLKHFO7vpK9h1OU/s320/IMG-20211113-WA0019.jpg" width="320" /></a></div>Altro spunto di riflessione interessante mi è arrivato da una chiacchierata con lo staff di Opperbacco, che mi ha riferito - alla luce dell'ampia gamma di birre prodotte - di come le IGA non solo costituiscano (come prevedibile, e come connaturato al fatto che si tratta spesso di produzioni fattibili solo su piccola scala) una percentuale minima del mercato, ma di come il birrificio abbia deciso di non esportarle più (pur avendolo fatto in numerosi Paesi): scelta motivata con una domanda estremamente incostante, che rendeva difficile e in ultima analisi non remunerativo seguire questi mercati. Più costante viceversa, per quanto appunto contenuto, il mercato italiano. Se le IGA dunque - come è auspicato ed auspicabile - mirano a porsi come ambasciatrici del made in Italy all'estero, è lecito chiedersi come raggiungere una sostenibile stabilità di mercato.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto">Merita una citazione anche il fatto che l'ad dell'azienda, Guglielmo Gai, mi abbia dato conferma nel mio dialogo con lui di alcune tendenze in atto nel mondo dei birrifici artigianali: la sempre maggior preparazione tecnica e consapevolezza da parte dei birrai quando si tratta di imbottigliamento (e quindi conseguente cura della distribuzione e vendita), e sempre maggior richiesta di macchine lattinatrici anche adatte alle esigenze di piccole realtà - con conseguente risposta delle aziende a questa domanda. Due tendenze su cui continuare porre senz'altro l'attenzione.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTv7HvrzsoT6Ys7ul0WCI7G5mpmxrcAJsDhGOaVA-wIyjCwR2DJmeDNkGbn7Ent91ZbO5EpoUTrWfGAs7dSqp4cg-Ct-q3IQ6KkpjPS__1H5gdlqfV22w35LaxxNIqFYbfIawxtAeSIfc/s2048/IMG20211113133241.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTv7HvrzsoT6Ys7ul0WCI7G5mpmxrcAJsDhGOaVA-wIyjCwR2DJmeDNkGbn7Ent91ZbO5EpoUTrWfGAs7dSqp4cg-Ct-q3IQ6KkpjPS__1H5gdlqfV22w35LaxxNIqFYbfIawxtAeSIfc/s320/IMG20211113133241.jpg" width="240" /></a></div>Non è stato possibile degustare in loco le birre premiate, ma non siamo ad ogni modo rimasti a bocca asciutta dato che la premiazione si è conclusa con un pranzo accompagnato dalla birra. A fare da aperitivo è stato un classico come la Tibir di Montegioco, IGA con Timorasso il cui punto di forza si conferma l'aroma floreale - geranio in particolare - che va ad ingentilire un'acidità tra il citrico e l'acetico comunque non invasiva - ed evidente solo all'aroma e in chiusura, assai meno al palato, dove scorre un cereale decisamente snello. Interessante l'accostamento con focaccia e giardiniera sott'aceto, la cui acidità era al tempo stesso accompagnata e ingentilita dalla birra.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFFl_yaCDTuDxBdU7qTjRMWyE7NM-ndWqhVtyuRWM8u1e6qDYY2mQTWTUGlghvSYEQTN9v6bCVFr7QBLkO-saVBikwtg3AxHvjv4jiWqRrjW3FZvxmPE2K0bPvdyg9i6W7zWUvhRzbyuw/s2048/IMG20211113140211.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFFl_yaCDTuDxBdU7qTjRMWyE7NM-ndWqhVtyuRWM8u1e6qDYY2mQTWTUGlghvSYEQTN9v6bCVFr7QBLkO-saVBikwtg3AxHvjv4jiWqRrjW3FZvxmPE2K0bPvdyg9i6W7zWUvhRzbyuw/s320/IMG20211113140211.jpg" width="240" /></a></div><br />In seconda battuta la dark mild Macclesfield di Shire Brewing, ad accompagnare gli antipasti - un flan di zucca con amaretti, e un'insalata di finocchio con toma, castagne e aceto balsamico. Aroma intenso di cioccolato al caramello, ben integrato con i profumi erbacei del luppolo Fuggle; a cui segue un corpo di fave di cacao tostate, che - se sembra sparire appena deglutito - ritorna poi per un finale corto e secco in cui si uniscono l'amaro del malto tostato e l'amaricatura del luppolo. Indovinato l'accostamento nel primo caso, dove conferiva in bocca una sensazione di zucca arrostita; ma ancor di più nel secondo, in cui la cremosità e sapidità del formaggio si amalgamavano perfettamente con i toni di cioccolato tostato.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjEgI9G228gxG-1UTzoL3tWvQvUPid_UNfy7b_glWoVu7cpMV6JwA8aORbjd-AqSJ8QgV7SvaW-TBIS1smDEcIur5oh4NlusFBwFzuDo1KvyFIV0T0P2CySgBlaHiSDHc48UbF6aa1CxA/s2048/IMG20211113142329.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjEgI9G228gxG-1UTzoL3tWvQvUPid_UNfy7b_glWoVu7cpMV6JwA8aORbjd-AqSJ8QgV7SvaW-TBIS1smDEcIur5oh4NlusFBwFzuDo1KvyFIV0T0P2CySgBlaHiSDHc48UbF6aa1CxA/s320/IMG20211113142329.jpg" width="240" /></a></div>Ad accompagnare il risotto al radicchio e pancetta è stata la Kaiser Hopfen, Imperial Pils del birrificio La Piazza. Aromi ben riconoscibili ma non pervasivi di luppoli nobili, su una base che ricorda il pane spalmato col miele; un sapore che si ritrova al palato, dove la birra si presenta avvolgente e corposa nonostante la scorrevolezza complessiva, prima di un finale - a mio avviso meno secco di quanto atteso - in cui miele e amaricatura giocano un po' a tiro alla fune. Per quanto questo gioco fosse funzionale ad accompagnare e contrastare al tempo stesso l'amaro del radicchio, e l'accostamento sia stato quindi ben congegnato, avrei forse trovato più indicata una birra dai toni di caramello nel corpo così da accostarsi meglio anche alla pancetta.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV-HkJvPgs0c0khyMWrJphRIzncOi7rwrPMdcqnbdoz0WnVPtPgOIsNoX56SbQWfUdFI9mOi9v7krNvok1E3FfbV8_WeW_Qb4oy4GQZlACYslxmbKUr5kiNo7jNdlGeU734MmoXKPh8RA/s2048/IMG20211113145027.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV-HkJvPgs0c0khyMWrJphRIzncOi7rwrPMdcqnbdoz0WnVPtPgOIsNoX56SbQWfUdFI9mOi9v7krNvok1E3FfbV8_WeW_Qb4oy4GQZlACYslxmbKUr5kiNo7jNdlGeU734MmoXKPh8RA/s320/IMG20211113145027.jpg" width="240" /></a></div>Infine, con la torta di nocciole e zabaione, la Baltic Porter sempre de La Piazza: aromi intensi di liquirizia, uniti ad una luppolatura su toni balsamici, aprono ad un corpo avvolgente di liquirizia pura in cui l'amaro dei malti tostati si fa sentire in tutta la sua forza, fino al finale persistente. Giusto l'accostamento tra tostato e nocciole, anche se deve piacere appunto l'amaro perché la frutta secca tende ad evidenziare questa componente.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto">Nel complesso un pranzo ben costruito, sia per la qualità di birre e cibo - nota di merito va doverosamente alla cucina - che per la cura degli abbinamenti.</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto">Un ringraziamento agli organizzatori dell'Iga Beer Challenge - in particolare a Guido e Diego -, alla Gai e - permettetemi, perché è doveroso - a mio padre che mi ha fatto da autista per gli oltre 900 km tra andata e ritorno in giornata!</div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><br /></div><div dir="auto"><br /></div></div>
</div></div>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-69498087820553257582021-09-30T13:30:00.007+02:002021-09-30T13:43:50.195+02:00Sei birre per due sorelle<p>Avevo già presentato, per il Giornale della Birra, il birrificio agricolo cuneese Due Sorelle (<a href="https://www.giornaledellabirra.it/microbirrifici-e-beerfirm/alla-scoperta-del-birrificio-due-sorelle/" target="_blank">qui</a> e <a href="https://www.giornaledellabirra.it/interviste/federica-ed-elisa-conosciamo-le-2-sorelle-della-birra/" target="_blank">qui</a> potete leggere gli articoli): una realtà nata nel 2014 da un cascinale acquistato tre anni prima, e in cui le due giovani sorelle Federica ed Elisa Toso hanno preso in mano l'attività insieme al resto della famiglia - già attiva nel settore agricolo e delle bevande. All'epoca - parliamo di alcuni mesi fa - avevo assaggiato le loro birre; e recentemente ho avuto modo di farlo di nuovo, facendomene un'idea più precisa.<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjojJvVqZKhkGv8Fs4Wt0X3QH6J2FSVESN18afqQLLcw9IddOiD9eP1AiuKSiSewZkePLm-_bStGyADwJe_voRMXpQZP2f5qhmMXe6ujYJSLp-Ch4FyGx_cg5hUWih_tvi1I8x-ufbFPV4/s2048/IMG20210522213903.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjojJvVqZKhkGv8Fs4Wt0X3QH6J2FSVESN18afqQLLcw9IddOiD9eP1AiuKSiSewZkePLm-_bStGyADwJe_voRMXpQZP2f5qhmMXe6ujYJSLp-Ch4FyGx_cg5hUWih_tvi1I8x-ufbFPV4/s320/IMG20210522213903.jpg" width="240" /></a></div>Per ragioni di stile ho iniziato dalla Naif, l'unica lager del repertorio, definita come Zwickelbier. Non aspettatevi, però, qualcosa di assimilabile a ciò che assaggereste in Germania sotto questo nome: la rifermentazione in bottiglia (che mi è stato riferito venire effettuata) fa sì che il lievito dia un ulteriore contributo agli aromi tra lo speziato e l'agrumato del luppolo, strizzando quasi l'occhio a certe Session Ale invece che allo stile di riferimento. Rimane comunque fedele alla sua volontà di essere una birra fresca e dissetante, dal corpo snello e ben carbonato, con una nota di pane spalmato di miele e una chiusura che taglia le persistenze dolci grazie ad un'amaricatura sobria. Puristi astenersi, da provare se invece vi intriga l'idea di una lager chiara che si ibrida con altre tradizioni brassicole.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><p></p><p><span>Sono poi passata alla Wahida, una Blanche; ed è proprio la tradizione belga quella a cui si ispira principalmente il birrificio - e che arriva ad influenzare anche le produzioni che fanno riferimento ad altri stili, in particolare per quanto riguarda la tendenza a sfruttare gli esteri del lievito a fini di aromatizzazione.</span> Si tratta di una birra fondamentalmente in stile, dai canonici profumi speziati, agrumati e di coriandolo, e l'acidulo da frumento al palato; ho tuttavia notato un leggero ritorno alcolico caldo a fine bevuta, unica "sbavatura" rispetto ai parametri di riferimento.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhweUVpZUPOwO26Lz3YUSmSGZPdJXCFkIGWZmeJbbmjh8GjB055NjF5H-apUkbXCWHURxUgVm5I2ocW8qgsAhAgwGOCiqrILxeQFD-7Ak4WAp8FLsiByLDfAjPeso0dXRvXDVN3ZyN5SR8/s2048/IMG20210521203113.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhweUVpZUPOwO26Lz3YUSmSGZPdJXCFkIGWZmeJbbmjh8GjB055NjF5H-apUkbXCWHURxUgVm5I2ocW8qgsAhAgwGOCiqrILxeQFD-7Ak4WAp8FLsiByLDfAjPeso0dXRvXDVN3ZyN5SR8/s320/IMG20210521203113.jpg" width="240" /></a></div>Decisamente sui generis la Special, sulla carta una Saison, che alla classica rosa di aromi speziati dati dal lievito - ho colto in particolare il pepe - unisce toni decisamente caldi sul fronte del malto, dal miele di castagno al caramello; che arrivano quasi a coprire i luppoli tedeschi usati in aroma. Finale anche qui caldo, con una nota speziata.<p></p><p>Sempre a questa famiglia stilistica fa capo anche la prima birra brassata dal birrificio, la Sister Ale, definita come una Farmhouse Ale. Al di là delle dispute sulla classificazione dello stile - chi lo vorrebbe come una definizione che tenga sotto di sé Saison, Blanche e Bière de Garde; chi lo vorrebbe come uno stile a sé, più fedele a quelle che dovevano essere le versioni più "selvagge" delle birre brassate nelle fattorie belghe - c'è da dire che anche qui le due sorelle e il birraio hanno voluto una volta di più non focalizzarsi sul nome dello stile ma sul risultato finale che volevano ottenere (una birra fresca e di facile bevuta): e infatti al naso risaltano anche qui per prima cosa i profumi tra lo speziato e il fruttato del lievito belga, con un lieve accenno acidulo solo sullo sfondo - e che comunque amalgama l'agrumato da luppolo con accenno sour vero e proprio; che ritorna poi, altrettanto leggero, a chiudere un corpo incentrato sui sapori di costa di pane. Niente aromi e sapori brettati né "funky", dunque: personalmente la farei rientrare tra le Grisette, che alcuni classificano infatti tra le Farmhouse Ales.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyfZgPb-NceZNmERXjH_TtfJKubnKIV4NhnzbTDhJwU6IAhnIBCxQ3Q4-JaXjCwxhiUUPdhiIDFIoJYKud1RwbycrDvM_qbU9YmGPOhykIjb5EWmR7ahDDnivEH7Jp2-Cia1KYDED_m7Q/s2048/IMG20210524195210.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyfZgPb-NceZNmERXjH_TtfJKubnKIV4NhnzbTDhJwU6IAhnIBCxQ3Q4-JaXjCwxhiUUPdhiIDFIoJYKud1RwbycrDvM_qbU9YmGPOhykIjb5EWmR7ahDDnivEH7Jp2-Cia1KYDED_m7Q/s320/IMG20210524195210.jpg" width="240" /></a></div>E appunto la Bière de Garde a questo punto non poteva mancare, la Amber Ale (battezzata così, mi è stato riferito, semplicemente perché messa in contrapposizione all'unica altra birra allora prodotta, la Sister Ale, che invece è chiara). Qui ci riavviciniamo allo stile, con un ricco aroma maltato, tra il tostato e il caramello - finanche un tocco di whiskey - incorniciato dagli esteri del lievito. Anche in bocca torna una certa nota liquorosa, con un accenno di legno e frutta sotto spirito; fino ad un finale che rimane dolce e moderatamente persistente.<p></p><p>Chiude il quadro scostandosi dal Belgio la Hella Hop, una Ipa: anche qui un connubio sui generis tra la luppolatura americana - dalla frutta tropicale, agli agrumi, alla frutta a pasta gialla - e gli esteri del lievito, confermando la tendenza ad ibridare i vari stili con l'anima belga.</p><p>Nel complesso, birre piacevoli a bersi e senza difetti palesi - se non appunto la sbavatura che personalmente ho rilevato nella Blanche; e in cui è ben riconoscibile il marchio di fabbrica della passione per le "lievitazioni alla belga", se così le vogliamo scherzosamente chiamare. Il che, se ad alcuni potrebbe far apparire queste birre un po' monocordi, agli amanti del genere potrebbe risultare un interessante filo conduttore anche verso gli stili che belgi non sono.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-46083466773292902992021-09-20T13:53:00.001+02:002021-09-20T13:59:23.160+02:00Un ritorno alla "piccola" Santa Lucia<p>No, il titolo non è un intento di sminuire la manifestazione; ma un semplice riferimento al titolo dato dagli stessi organizzatori della - almeno per me storica, nel senso che è stata quella in cui ho mosso i primi passi dal punto di vista professionale - fiera, che si è tenuta lo scorso fine settimana. Format sostanzialmente identico al pre Covid - birrifici, gastronomie e musica - ma concentrato su quattro giorni, dal giovedì alla domenica, invece che su tre weekend. Conoscevo già la maggior parte dei birrifici in lizza - diciotto marchi, contando sia i birrifici presenti in prima persona che quelli presenti tramite distributori che ne portavano più d'uno -; ma la mia attenzione si è naturalmente concentrata su quelli che mi erano nuovi.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSxnAHQJAp2cu6rqW931510EP-0eae0FtFlK5E6emZ-vS9Vmump0LccFARvFZjw123h69MpPq03dHteDCWwDg9nKi-vTBByTA37wOt-0IxiFZDNA0cl-D1LxEPCZFDRErJ_bmWTFvRSU0/s2048/IMG20210918174956.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSxnAHQJAp2cu6rqW931510EP-0eae0FtFlK5E6emZ-vS9Vmump0LccFARvFZjw123h69MpPq03dHteDCWwDg9nKi-vTBByTA37wOt-0IxiFZDNA0cl-D1LxEPCZFDRErJ_bmWTFvRSU0/s320/IMG20210918174956.jpg" width="240" /></a></div>Novità a mio avviso di rilievo è il <a href="https://www.birrificio17.it/" target="_blank">Birrificio 17</a> di Castello di Godego (Treviso), aperto nel 2019 da quattro amici usciti dal diciassettesimo - di qui il nome - corso Dieffe per birrai artigiani. Una volta di più, dunque, l'accademia padovana si conferma fucina di professionisti. Ben corposa la lista delle birre, servite per la maggior parte nel brewpub annesso - spillate direttamente dai tank, e usate anche nelle ricette della casa - e che lasciano intendere un'impostazione "tedesca" nella filosofia di lavoro: non perché ci siano in lista solo stili tedeschi (per quanto ce ne sia una buona rappresentanza), ma perché l'approccio è sempre quello di fare birre pulite, facilmente bevibili e mai sopra le righe. Come da mia consuetudine ho iniziato dalla Helles, il metro di misura per chi intende lavorare così, la "Postumia". Per chi ha familiarità con il BJCP, si vada a vedere la descrizione della Munich Helles e troverà rispondenza pressoché perfetta con questa birra: un esempio da manuale dello stile, insomma, e francamente c'è poco altro da dire. Mi sono poi spostata su un altro stile indicativo sotto questo profilo, la Vienna "Vale" (battezzata in onore della figlia di uno dei quattro soci): anche qui una sostanziale rispondenza ai dettami dello stile, unendo in un delicato bilanciamento gli aromi e sapori biscottato-tostati (mai dolci, in realtà), il corpo snello in cui la complessità della componente maltata non "riempie" il palato pregiudicando la beva, e il finale di un amaro pulito e secco ma non persistente. Ultima la Rauch "S-Monkey": se vi aspettata una Schlenkerla rimarrete interdetti, perché qui siamo su un registro abbastanza diverso - affumicato delicato all'aroma, per lasciare più spazio poi a sapori analoghi in bocca; senza comunque alcuna invadenza, né persistenza troppo lunga. Rispetto ad altre affumicate più possenti ne guadagna però significativamente in armonia complessiva e bevibilità, soprattutto nell'ottica di una certa versatilità negli abbinamenti gastronomici.<p></p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFN3VciPvj-qiZedgDQJN_3F7qUbj8WDahWTIHHqhp7XnLXT2WgEfnZEYUrMmnViep-6gSza-qpuUNWpRkwu_aO7MFgA3LTnItioo79-K4s1A-Vi2oNck3QQbT-ChTd4RLroy8zrKr5NA/s2048/IMG20210920121457.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFN3VciPvj-qiZedgDQJN_3F7qUbj8WDahWTIHHqhp7XnLXT2WgEfnZEYUrMmnViep-6gSza-qpuUNWpRkwu_aO7MFgA3LTnItioo79-K4s1A-Vi2oNck3QQbT-ChTd4RLroy8zrKr5NA/s320/IMG20210920121457.jpg" width="240" /></a></div>Ho conosciuto poi <a href="https://podere676.com/" target="_blank">Podere 676</a>, birrificio agricolo di Fiumicino (Roma) che porta avanti un progetto di coltivazione in loco sia dei cereali che del luppolo - un altro tassello, dunque, ad una strada intrapresa da sempre più aziende. Ho assaggiato la loro Pils: non ho rilevato difetti macroscopici,ma l'ho trovata più simile ad una Helles, con una delicata luppolatura floreale e un'amaricatura finale capace sì di tagliare le persistenze dolci, ma non di risaltare. A perseguire una filosofia di produzione locale (o quantomeno italiana, a seconda delle materie prime necessarie per ciascuno stile) è anche l'altra nuova realtà che ho conosciuto, l'<a href="https://www.birrafria.it/" target="_blank">agribirrificio Fria</a> di Loreggia (Padova), socio Cobi. Tra le sei birre in produzione mi è stata consigliata quella più "sui generis", LaTino, una Belgian Strong Ale al miele di castagno brassata interamente con materie prime provenenti da una distanza massima di 5km dalla sede. La definirei in toto come Honey Ale, in quanto il miele la fa da padrone sia all'olfatto che al palato, arrivando ad imporsi sulla caratterizzazione belga di base - pressoché non coglibili lo speziato da lievito e la tipica pienezza maltata del corpo, almeno finché la birra non si scalda anche al di sopra della temperatura di servizio consigliata di 7-9 gradi; e risulta, come da intenzioni, scorrevole nonostante i 9 gradi alcolici grazie alla secchezza e al tocco amarognolo in chiusura dato dal miele - giustamente assenti le note alcoliche.<p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiggtP4AKhPOJ8bbFeUDySJty9p0iNO9eWvLhhpnfKoF1wt_HQgUKxuJFzalEQFRJThfnxwBXCt_F7uUMZ_ws2uUpw18EujxvfoQdzC0WELTh4ODeLIYn-fBeY40VM22L6y1msquO0eFw0/s2048/IMG20210918181428.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiggtP4AKhPOJ8bbFeUDySJty9p0iNO9eWvLhhpnfKoF1wt_HQgUKxuJFzalEQFRJThfnxwBXCt_F7uUMZ_ws2uUpw18EujxvfoQdzC0WELTh4ODeLIYn-fBeY40VM22L6y1msquO0eFw0/s320/IMG20210918181428.jpg" width="240" /></a>Tra le birre nuove, ma di birrifici che già conoscevo, segnalo invece la Finnegan di <a href="https://www.birralaru.it/" target="_blank">La Ru</a>: una Irish Red Ale leggermente torbata, dall'aroma maltato in cui si coglie una delicata nota erbacea e speziata (e sotto il profilo della luppolatura il birraio è rimasto quanto più sul classico possibile, con Fuggle e East Kent Golding); in bocca il caramello del Crystal avvolge il palato, senza tuttavia pregiudicare la scorrevolezza, chiusura in cui il taglio amaro arriva come da manuale a chiudere la bevuta. Peccato non avere avuto la possibilità di una spillatura a pompa perché una diversa gestione della carbonatazione avrebbe reso maggior giustizia a questa birra, ma rimane comunque un esemplare interessante dello stile.<br /></div><p></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-35093789311017544302021-09-15T16:20:00.001+02:002021-09-15T16:28:23.532+02:00Birra artigianale e crafty, o delle colpe della mancata comunicazione<p>Attraverso <a href="https://www.facebook.com/giovanni.puglisi/posts/10159435287237118">questo post di Giovanni Puglisi</a> mi è giunta eco della disputa relativa a quella che lui chiama "faccenda Martucci-Birra del Borgo" (in altri termini, la presenza e promozione di una birra un tempo artigianale ed ora di AB-InBev) in una pizzeria d'alto livello).</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbiXUQPazC4CtpJclv3lal2gqVBSkQnO7gr0Vh_RSwqytNCjwOWh7P1OLE0JiaiY87u8_SmSwY4wwyHx_Lh_39GNJQXcJZGw2YR4TMuKjaV9RO8oHmUWfSQHvej-AxM7Pd2jJKy4SKBxM/s584/Birra+Home+page+3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="318" data-original-width="584" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbiXUQPazC4CtpJclv3lal2gqVBSkQnO7gr0Vh_RSwqytNCjwOWh7P1OLE0JiaiY87u8_SmSwY4wwyHx_Lh_39GNJQXcJZGw2YR4TMuKjaV9RO8oHmUWfSQHvej-AxM7Pd2jJKy4SKBxM/s320/Birra+Home+page+3.jpg" width="320" /></a></div>Riassumendo, Puglisi identifica "colpe" su diversi fronti; e mi soffermo sui due che mi riguardano più da vicino, ossia il settore birrario artigianale nel suo insieme - incapace di proporsi e promuoversi in maniera unitaria ed efficace - e i giornalisti, che anziché fare il proprio mestiere si limitano a trascrivere comunicati stampa di cui mediamente non capiscono nulla - e prendendo di conseguenza enormi cantonate.<p></p><p><br />Inizio dai giornalisti, dato che appunto giornalista sono. Sì, è vero che i giornalisti spesso fanno copia incolla. E sì, è vero che lo fanno perché nella maggior parte dei casi sono dei freelance pagati pochi euro a pezzo, che per mettere il pane in tavola devono scrivere settordici pezzi al giorno, e di conseguenza sono impossibilitati a fare molto di più di Ctrl+C Ctrl+V. Però è anche vero che questa storia ha francamente stufato, e continuare a ripeterla a mo' di giustificazione non darà alcun contributo a rompere questo circolo vizioso. Non lo darà finché il mercato giornalistico sarà drogato da gente disposta a scrivere gratis (anche non giornalisti) per amor di visibilità, finché pubblico e forza lavoro non si dirigeranno verso quei giornali (e sembra incredibile, ma ci sono) che pagano il giusto e danno il giusto tempo per approfondire le cose, finché si pretenderà di leggere articoli gratis solo perché "è su internet", finché i giornalisti stessi si illuderanno di poter fare i tuttologi solo in virtù di una rapida ricerca su Google (male assai diffuso nella nostra società, quest'ultimo).</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguJx3GmK4g1VuouSnpKXWmzJXKc3thivw6QaG7hptBngdMvP03MwTHhXKnMu6T80Q7GAr38pR8n8LoFrhIzJLvdmMd930oAlwnfDpK6jsdg_9HpJGG88gxHg3gAeFj6Xm1P_zYT6jPl4U/s2048/shutterstock_628964504.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1367" data-original-width="2048" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguJx3GmK4g1VuouSnpKXWmzJXKc3thivw6QaG7hptBngdMvP03MwTHhXKnMu6T80Q7GAr38pR8n8LoFrhIzJLvdmMd930oAlwnfDpK6jsdg_9HpJGG88gxHg3gAeFj6Xm1P_zYT6jPl4U/s320/shutterstock_628964504.jpg" width="320" /></a></div>Però va anche detto la colpa non va riversata tutta sull'ultimo anello della catena alimentare, ossia il giornalista che scrive l'articolo finale. Mi è capitato più volte di confrontarmi con birrifici che avevano di che lamentarsi perché su un qualche giornale era uscito un articolo che non rendeva loro giustizia, accusando il giornalista di aver fatto male il suo lavoro. Va però detto che spesso alla base non c'era un comunicato stampa propriamente detto, ma al massimo un post su un social, o una mail inviata ai giornali locali e scritta in un linguaggio magari adatto a rapportarsi con clienti e fornitori, ma non con i media. Detta in altri termini: così come se voglio bere birra buona la compro, perché so che farmela da sola col kit per risparmiare si tradurrebbe in birra pessima, allo stesso modo funziona per l'informazione e la comunicazione. Un servizio professionale va fatto da un professionista, e pagato di conseguenza. Fortunatamente, sempre più birrifici artigianali se ne stanno rendendo conto e si rivolgono a persone con le necessarie competenze, ma c'è ancora molta strada da fare nel capire che se voglio avere speranza che ciò che scrivo sia efficace deve essere scritto in maniera tale da poter andare su un giornale così come sta (e non è questione di tirare l'acqua al mio mulino, ma di far notare una cosa che i birrifici industriali hanno capito benissimo da tempo). E qui sì che il copia incolla fa il suo lavoro in favore della birra artigianale.<p></p><p>E poi, però, c'è il fronte della formazione dei giornalisti. Nessuno può fare il tuttologo, certo; e qui si pongono serie questioni nell'organizzazione interna delle redazioni, e nell'assegnazione degli articoli ai vari collaboratori. Però è anche vero che il comparto birrario pecca su questo fronte molto di più rispetto al resto del settore enogastronomico, e che sia l'Ordine dei Giornalisti che i vari portatori di interesse del in ambito brassicolo non brillano per impegno in questo senso. Io stessa, insieme ad un collega, avevo proposto all'Odg un corso di formazione (e ricordo che i giornalisti hanno la formazione obbligatoria per un certo numero di crediti annui) in tema giornalismo birrario, presentando anche un progetto didattico: la risposta che abbiamo ricevuto è stata il più classico dei "vi faremo sapere", seguito da un silenzio tombale. Il che naturalmente non preclude la possibilità di proporre lo stesso corso tramite altri canali, ma è significativo dello scarso interesse. Il giorno in cui giornalisti, birrai, editori e ristoratori si renderanno conto che la birra ha la stessa dignità di qualunque altro settore dell'enogastronomia di avere una formazione a sé, la smetteremo di vedere pregiatissimi e competentissimi giornalisti enogastronomici scrivere pezzi di dubbio valore quando si inoltrano in terra brassicola.<br /></p><p><br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-65568737457085405222021-09-13T07:33:00.003+02:002021-09-13T07:33:56.294+02:00Un giro ad Acido Acida<p>Con un certo ritardo dovuto ad alcune incombenze familiari (e chi ha figli mi capirà), arrivo a fare un resoconto del festival Acido Acida, a cui ho partecipato a Ferrara lo scorso fine settimana.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOdSVBxOR1CiUJW2QSIZYEBTb70i7H6P_tEhKYd1JZYQT9OmwNeCj0Y_rGznu0qkpbIsvPwmy4OBHwFiTR4NUNEq5Iwrbnn3OX_kx5KAkZuJe4SXgXOAkPWUbpdmROE8kbKzItkYZs6JU/s1440/acidoacida1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1440" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOdSVBxOR1CiUJW2QSIZYEBTb70i7H6P_tEhKYd1JZYQT9OmwNeCj0Y_rGznu0qkpbIsvPwmy4OBHwFiTR4NUNEq5Iwrbnn3OX_kx5KAkZuJe4SXgXOAkPWUbpdmROE8kbKzItkYZs6JU/s320/acidoacida1.jpg" width="320" /></a></div>Rispondo ad un primo interrogativo, che sicuramente sorgerà in chi leggerà questo post: no, non è che Acido Acida non sia più un "British Beer Festival". Lo è, la maggior parte delle birre presenti erano britanniche. Quella di dirigermi su quelle italiane è stata semplicemente una scelta mia, nella misura in cui avevo uno specifico interesse a degustare quelle. Va peraltro ammesso che le difficoltà di produzione in patria
(qualcuno ricorderà che nelle edizioni passate avevo dato voce ai birrai
inglesi che lamentavano difficoltà nel reperimento delle materie prime in seguito alla Brexit, figuriamoci in una pandemia), di esportazione (visto che i puri e semplici problemi doganali hanno limitato la quantità di birre effettivamente disponibili), e di spostamento di persone hanno pesato appunto sulla componente inglese del festival; ma hanno anche dato un'accelerazione a ciò che Acido Acida per la sua componente italiana già stava diventando, ossia un piccolo laboratorio di sperimentazioni di indubbio interesse realizzate da alcuni nostri microbirrifici. L'auspicio quindi non può che essere quello che la pandemia lasci in eredità questo significativo progresso, potendo poi al tempo stesso superare le difficoltà di approvvigionamento sul fronte del Regno Unito; dando quindi una risposta anche a quella sorta di "crisi di identità" che i problemi da oltremanica hanno posto al festival, e ai quali gli organizzatori hanno comunque reagito in maniera propositiva.<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5pmIoLS-B6eGeYNgOpiy6WCWVH_rAv0PejP982p4ti_CpEMXEHYNze1Ea1MYK7F4pMizZrCI3kdOtMDI4JLF_6mthVAoQCj_2ngyTEod0rMQa0vrEBlymne6XycOxn2tYPxIP3hb_JZY/s2048/IMG20210905122428.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5pmIoLS-B6eGeYNgOpiy6WCWVH_rAv0PejP982p4ti_CpEMXEHYNze1Ea1MYK7F4pMizZrCI3kdOtMDI4JLF_6mthVAoQCj_2ngyTEod0rMQa0vrEBlymne6XycOxn2tYPxIP3hb_JZY/s320/IMG20210905122428.jpg" width="320" /></a></div>Alla fine di questa lunga digressione, veniamo alle birre. In realtà ho iniziato da un birrificio francese, il Gallia, così da riuscire a "raccogliere le briciole" (o meglio, le gocce) di quello che era stato il tap takeover della sera prima. Si tratta di un birrificio parigino che afferma di produrre delle "vières", da vin+bière: ossia delle creazioni che uniscano vino e birra. Chi credesse però di trovarsi davanti a qualcosa di quantomeno simile alle Iga "di casa nostra", prenderebbe una cantonata: il risultato finale è infatti qualcosa di profondamente diverso, sia per le uve utilizzate (francesi, ovviamente) che per la filosofia produttiva di cui sopra che sta alla base. Ho iniziato con la "Sylvaner Stallone", b<span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">rassata con aggiunta di 4 quintali d’uva Sylvaner d'Alsace, lasciata macerare per 28 giorni: e il fatto di aver aggiunto direttamente l'uva (e non il mosto) ha senz'altro un effetto peculiare, dato che sia al naso che in bocca - almeno al primo sorso, a birra più fredda - è questa a risaltare su tutto. Man mano che si scalda i toni fruttati si armonizzano meglio con il cereale e diventano più morbidi; però appunto, non arriva mai a diventare una "bière" (come è il caso delle Iga), rimanendo una "vière". Discorso simile, ma su toni molto più forti e finanche sgraziati nella loro forza, per la "Extrawurst" - </span><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">con aggiunta di mosto d’uva Gewurztraminer dell’Alsazia, lasciato macerare per 30 giorni: qui è il mosto il protagonista, lungo tutta la bevuta, fino ad un finale di una certa astringenza. Insomma: due "vières" che ammetto essere lontane dai miei gusti personali, ma che di fatto hanno rispettato quella che è la loro identità dichiarata e testimoniato la personalità del birraio.</span></span><p></p><p><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcoaEZ41WkEx8WZxt7ozkR-YK5ZkqBofOvpZ9US9t18Zg4ZodFknPJUE7y2odpDrAM__sHHDx7QCML0_3GqDWA1HMJ8T5tqPIozW4dYU_IHIZcVTuH-wzxyJzpHOWh8kXTY_AXqEm5SiQ/s1440/cask.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcoaEZ41WkEx8WZxt7ozkR-YK5ZkqBofOvpZ9US9t18Zg4ZodFknPJUE7y2odpDrAM__sHHDx7QCML0_3GqDWA1HMJ8T5tqPIozW4dYU_IHIZcVTuH-wzxyJzpHOWh8kXTY_AXqEm5SiQ/s320/cask.jpg" width="320" /></a></span></span></div><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">Venendo alla parte italiana, ho avuto il piacere di fare conoscenza con Antonio De Feo e Liberato Manna di <a href="https://www.caskirpinia.it/" target="_blank">Cask-Irpinia Barrel</a>: una realtà nata da poco - sostanzialmente durante il lockdown del 2020 - ma che già ha avuto modo di farsi apprezzare tra gli estimatori. Trattasi nello specifico non di un birrificio, dato che i due non possiedono un impianto, ma di una cantina di affinamento: e peraltro parecchio originale, dato che si tratta di un locale scavato nella roccia ai primi del '900 ben 5 metri sotto terra e 22 dentro la montagna, con umidità costantemente oltre il 90% e temperatura tra i 12 e i 15 gradi. Ancor più che affinare la birra, insomma, la sfida è riuscire a portare dentro le botti. Qui invecchiano le birre prodotte, appunto, in collaborazione con altri birrifici - perlopiù locali, per ovvie ragioni, ma non solo; affrontando tra l'altro il farraginoso sistema fiscal-burocratico italiano che rende sostanzialmente impossibile trasportare mosto o birra che non siano già confezionati. Le botti utilizzate sono per la pressoché totalità di rovere, non rigenerate, che abbiano già fatto due cicli di quattro anni per la maturazione del vino Aglianico.<br /></span></span><p></p><p><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn7SqwL-v7nvrB4BI_6IH2LxHdeklp12B2wUZp7RSXsKM9zzz2IbYiyZar1vL2iYeAz5B28rZ7xqTeYYQIFeC_Cr0h9iTTtRELgyrXRBVaLZKLBPeGU9_wSKA2GaJDBqRmm-wy9oEWFdU/s2048/IMG20210905131505.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn7SqwL-v7nvrB4BI_6IH2LxHdeklp12B2wUZp7RSXsKM9zzz2IbYiyZar1vL2iYeAz5B28rZ7xqTeYYQIFeC_Cr0h9iTTtRELgyrXRBVaLZKLBPeGU9_wSKA2GaJDBqRmm-wy9oEWFdU/s320/IMG20210905131505.jpg" width="240" /></a></span></span></div><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">Ho iniziato la degustazione dalla Hoppy Sour Ale, realizzata in collaborazione con Birra Carrù, affinata per 8 mesi con aggiunta di bucce di limone di Tramonti. Già l'aroma fa cogliere la complessità del progetto di base; e riesce nell'intento di armonizzare i 5 luppoli utilizzati, l'agrume, la componente di acidità data dai lactobacilli e il brett. Al palato risalta invece di più il limone, che fa guadagnare in bevibilità, prima di una chiusura nuovamente sui toni lattici e brettati non particolarmente persistente. Delicata nel complesso, abbordabile anche a chi è ai primi approcci con le sour; così come la seconda che ho assaggiato, una sour ale con ibisco su base weiss con lactobacilli e un mese di botte, in cui il fiore ingentilisce notevolmente l'acidità creando un gioco morbido ed equilibrato tra queste due componenti.</span></span><p></p><p><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"></span></span><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK8Cp_Tp4uoUqwo-BP8-ton9vgLHrnAWH8HKwak9euR6a2_yEHR7tyHyIUEUaI2xHtp0KyZNDncQpI99ZuUjXuzZ1eOQ1QW2IZWNxikCoBWoCOWdeI5GuCksg31ySFglI81-ZbXB3y63o/s2048/IMG20210905133051.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK8Cp_Tp4uoUqwo-BP8-ton9vgLHrnAWH8HKwak9euR6a2_yEHR7tyHyIUEUaI2xHtp0KyZNDncQpI99ZuUjXuzZ1eOQ1QW2IZWNxikCoBWoCOWdeI5GuCksg31ySFglI81-ZbXB3y63o/s320/IMG20210905133051.jpg" width="240" /></a></span></span></div><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">A salire ho trovato una "Unconventional Gose", su base a bassa fermentazione con coriandolo pugliese e sale rosa. Può essere considerata la classica birra che si ama o si odia, nella misura in cui i puristi dello stile faticherebbero ad accettare gli aromi - appunto - di coriandolo, e i toni mielati quasi da Helles dati dal cereale (tenuto conto anche della bassa fermentazione); mentre può risultare molto gradevole a chi apprezza il suo strizzare l'occhio alle Blanche in quanto a speziatura, mantenendo l'acidità lattica a livelli contenuti e una notevole freschezza. Più "per intenditori" invece la Belgian Brett, Belgian Strong Ale brettata con un anno di barrique alle spalle - in cui c'era prima stato vino passato in anfora. Qui la brettatura è predominante al naso, pur non soverchiando del tutto il caramello e il biscotto speculoos (non si può dire di essere stati in Belgio senza averne provato uno...) che invece la fanno da padrone in bocca, prima di un nuovo ritorno del Brett dalla lunga persistenza. Per amanti del genere, in quanto mantiene sì un'armonia complessiva ma giocandola su toni medio-alti.</span></span><p></p><p><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevc8o886WVKif3OEgjqgBZlKdkDp9aDTYJMbDvnwVYxSlTEdBxnH945aO8Q0KLAbNZspaGGSZulkAf4_aviPa3_ChOH4nmuBBit_UDC_vcO3Zz14Bu7fR2q0EtALvfF_fLe29EWascZ4/s2048/IMG20210905135438.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevc8o886WVKif3OEgjqgBZlKdkDp9aDTYJMbDvnwVYxSlTEdBxnH945aO8Q0KLAbNZspaGGSZulkAf4_aviPa3_ChOH4nmuBBit_UDC_vcO3Zz14Bu7fR2q0EtALvfF_fLe29EWascZ4/s320/IMG20210905135438.jpg" width="240" /></a></span></span></div><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">Sempre tra gli italiani ho ritrovato <a href="https://www.monpier-gherdeina.it/box/" target="_blank">Monpier de Gherdeina</a>, di cui ho provato una Berliner Weisse con more e lamponi - con la frutta ben amalgamata alla componente acida così da ingentilirla, pur senza alcuna concessione al dolce - e una Wild Gose maturata 8 mesi in botte di ex spumante dopo la fermentazione con lievito madre in vasca aperta e con aggiunta di sale. Acidità notevole al naso, su toni "selvaggi", che si smorza però in bocca dove vira verso quella più gentile che ricorda il vino; prima di lasciare, alla fine, una traccia del sale aggiunto. Per amanti del genere, in quanto non mira, come la precedente, ad un'armonia complessiva, ma piuttosto ad un gioco di note forti che trovino un loro "incastro" lungo la bevuta.</span></span><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"> </span></span></div></span></span><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy_WVJk7XHF7CmwcCOp71eFJEN2qbDy_gJh4e3RhQQRkDEor33TKMgjv8Jk4kFIY8cJV9jrQOpHatf7_PC_9S7iHNSB6KW2BGab4Mq11pjqMDS9uR1lVQabdQ8ukrd8CjqXWNO-u8rUls/s2048/IMG20210905150220.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy_WVJk7XHF7CmwcCOp71eFJEN2qbDy_gJh4e3RhQQRkDEor33TKMgjv8Jk4kFIY8cJV9jrQOpHatf7_PC_9S7iHNSB6KW2BGab4Mq11pjqMDS9uR1lVQabdQ8ukrd8CjqXWNO-u8rUls/s320/IMG20210905150220.jpg" width="240" /></a></div>Dopo tanto tempo ho ritrovato anche i <a href="https://www.blondbrothers.it/" target="_blank">Blond Brothers</a>, che hanno avuto nel frattempo modo di farsi conoscere per le loro produzioni sour. Nella fattispecie ho provato la Sglera, Iga brettata fermentata 6 mesi in barrique di ex Amarone e maturata altri 6 mesi in acciaio con aggiunta di uva Glera e Gocce d'Oro. Ben coglibile la nota dolce della frutta, che ora fa da contrappunto e ora si armonizza (a seconda della temperatura) ai toni aciduli del vino e a quelli "selvatici" del Brett, lungo tutta la bevuta.</span></span></div></span></span><p></p><p><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv16l8Ddmlbr4LxyGgtCmA4kUVs9YJBemOMNH02jDy4eWV1WPdZ38Y3NUd9AXmU8Y_rpfFJPB4YaByMQ-TcKZstlWI7QksCty-gSwrBc8etkNvnUQ7TVB1R-0PhW1IAsZwLd5KuW5VhbQ/s2048/IMG20210905152551.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv16l8Ddmlbr4LxyGgtCmA4kUVs9YJBemOMNH02jDy4eWV1WPdZ38Y3NUd9AXmU8Y_rpfFJPB4YaByMQ-TcKZstlWI7QksCty-gSwrBc8etkNvnUQ7TVB1R-0PhW1IAsZwLd5KuW5VhbQ/s320/IMG20210905152551.jpg" width="240" /></a></span></span></div><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">Da segnalare anche l'incursione in terra canadese in compagnia di Simone Nicoletto con le birre di <a href="https://collectiveartsbrewing.com/" target="_blank">Collective Arts Brewing</a>, in particolare la Jam up the mash - una DDH sour con Victoria Secret, Mosaic e Citra. All'aroma non la si direbbe nemmeno una sour, tanto i luppoli sono esuberanti (tra la frutta tropicale, l'agrumato e il resinoso); ma l'acidità si rivela poi in maniera sorprendentemente dissetante in bocca, prima di amalgamarsi con l'amaricatura citrica e resinosa in chiusura.</span></span><p></p><p><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql b0tq1wua a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d9wwppkn fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb hrzyx87i jq4qci2q a3bd9o3v b1v8xokw oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">E qui chiudo anche io con un grazie a tutti i birrai o loro collaboratori che mi hanno presentato le birre, nonché all'organizzatore Davide Franchini; a cui non posso che fare anche un in bocca al lupo per l'edizione 2022, già programmata dall'1 al 4 settembre.<br /></span></span></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-4173574330775842882021-09-03T20:44:00.002+02:002021-09-03T21:32:22.852+02:00La novità del Cibus<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimHqvXB8xnMCmH5zaKzf53MtStody3Utz428fjpzRc-IqDLIVD0dO4c44DnN44dUtZkzLRU78LzPZN0QNsWkc0X1RxJxkWEB5a0_ciUpIURIRf00_qgRRd6GSmTe3RmYa6Dy7_IMTP9Us/s1000/cibus.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimHqvXB8xnMCmH5zaKzf53MtStody3Utz428fjpzRc-IqDLIVD0dO4c44DnN44dUtZkzLRU78LzPZN0QNsWkc0X1RxJxkWEB5a0_ciUpIURIRf00_qgRRd6GSmTe3RmYa6Dy7_IMTP9Us/s320/cibus.jpg" width="320" /></a></div>Come anticipato, ho fatto visita alla sezione dedicata ai birrifici indipendenti artigianali all'interno di Cibus, alla fiera di Parma. Ammetto che non ero partita con aspettative altissime: diversi birrai, infatti, mi avevano parlato delle loro perplessità che li avevano portati a scegliere di non partecipare - periodo dell'anno che per molti è ancora piena "stagione", dubbi sull'effettiva affluenza in fiera causa Covid, cautela verso la novità (ricordiamo che fino al 2020 il punto di riferimento era invece il Beer Attraction a Rimini: più che scetticismo, ho visto un "vediamo come va quest'anno e poi decido"), volontà di concentrarsi sulla ripartenza a livello produttivo (che per molti fortunatamente c'è stata, ed è percepita chiaramente come più urgente rispetto alle manifestazioni fieristiche). Aggiungiamo pure che il costo del biglietto - 80 euro - e il fatto che fosse una fiera esclusivamente B2B senza vendita diretta avrebbe evidentemente tagliato fuori tutti quegli avventori che non hanno un interesse professionale (e questo potrebbe anche non essere un male, direte voi, ma è inutile negare che almeno per la birra artigianale la componente di semplici appassionati sia sempre stata presente anche alle fiere: prova ne sia il fatto che a Beer Attraction fosse possibile bere in loco tramite gettoni come ad un qualsiasi festival). Lecito ipotizzare dunque che a questo punto sarà un altro evento (la stessa Beer Attraction, che la Fiera di Rimini ha mantenuto? Birraio dell'Anno?) a rafforzare il suo ruolo di "manifestazione di popolo nazionale", mentre Cibus consoliderà quello di B2B.<br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOxiBKhRFlrAl9rveWhHey1qePSX8oE4u6I3BFzE3Zgn8KuLOVswI6G6jLF0jOiN5kyFmOEqXGmjaqEQCRaIMUyxqgRmxRW6oyDGUkRanMfk2usmGVvMZBbSQB8B35AE9TbIuq3D7OXeU/s500/Vittorio_Ferraris_Unionbirrai_5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="391" data-original-width="500" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOxiBKhRFlrAl9rveWhHey1qePSX8oE4u6I3BFzE3Zgn8KuLOVswI6G6jLF0jOiN5kyFmOEqXGmjaqEQCRaIMUyxqgRmxRW6oyDGUkRanMfk2usmGVvMZBbSQB8B35AE9TbIuq3D7OXeU/s320/Vittorio_Ferraris_Unionbirrai_5.jpg" width="320" /></a></div>Di fatto, ho trovato sostanziale corrispondenza con quanto mi aveva prospettato il presidente di Unionbirrai, Vittorio Ferraris, in <a href="https://www.veneziepost.it/addio-a-rimini-esordio-con-grandi-aspettative-dei-birrifici-indipendenti/" target="_blank">un'intervista che gli avevo fatto per il giornale Venezie Post</a> alcuni giorni prima: ossia che chi aveva comunque scelto di esserci (un centinaio di birrifici, quando pre pandemia si erano contati anche 300 espositori - compresi però i distributori e affini - al Beer Attraction) era perfettamente consapevole delle difficoltà di cui sopra, e non si aspettava certo miracoli; ma aveva in ogni caso fiducia nelle opportunità insite in un evento che raduna persone dell'intero settore ho.re.ca., raggiungendo un pubblico che non sarebbe andato ad una fiera dedicata esclusivamente al settore birrario e dei comparti della ristorazione gli sono immediatamente collegati. <p></p><p>Più in generale, l'estate - che per molti birrifici è stata di frenetica attività - ho trovato abbia dato una grande iniezione di fiducia, che ha sicuramente giocato un ruolo chiave. Certo, il pubblico non era quello che ci si sarebbe potuti aspettare pre-Covid: ma è altrettanto vero che i dati (per ora parziali) dicono che il Cibus ha retto il colpo della pandemia meglio di altre manifestazioni. Bisognerà naturalmente poi vedere quanto questo si tradurrà in un effettivo vantaggio a livello commerciale per i birrifici partecipanti, ma questo è un discorso su cui al momento è ovviamente prematuro inoltrarsi: è vero che la loro collocazione in fiera non era in un luogo "di passaggio" (in altri termini: chi voleva vedere gli stand dei birrifici doveva andare lì apposta, non ci sarebbe passato per caso), ma il fatto che venisse indicata come "sezione speciale" potrebbe allo stesso tempo aver suscitato la curiosità e motivato a visitarla.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAx5DayUwx0hlt43VrYJjjY0b_5PXkZs1OION_asKKG9tWr3t_M31SD_6Zjj9zeqW4AMuLGcUbeNhx-GytnmTW0oDLLNX_OIHQg0i7GCSlmeVc7Sxye9SzVoPYDWZen7pXQsCtL19pYaA/s2048/IMG20210901104119.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAx5DayUwx0hlt43VrYJjjY0b_5PXkZs1OION_asKKG9tWr3t_M31SD_6Zjj9zeqW4AMuLGcUbeNhx-GytnmTW0oDLLNX_OIHQg0i7GCSlmeVc7Sxye9SzVoPYDWZen7pXQsCtL19pYaA/s320/IMG20210901104119.jpg" width="240" /></a></div>Al di là di queste considerazioni, i birrifici presenti erano in massima parte nomi meritevoli; e, al di là delle birre premiate a Birra dell'Anno (i cui trofei campeggiavano su numerosi stand, a testimoniare successi distribuiti in maniera abbastanza vasta tra i presenti), per quel che ho potuto assaggiare hanno esibito produzioni diverse interessanti - sia a livello di birra in sé, che di idee e progetti che ci stanno dietro.<p></p><p>Tra queste segnalo la Shirin Persia, wheat ale allo zafferano del Birrificio 5+ che prende il nome dal progetto nato nel 2019 dall'iraniana Ala Azadkia - e che ha portato a costituire la prima rete transnazionale di questo tipo per il commercio dello zafferano, legata al circuito dell'Equosolidale. Si tratta di una wheat che rimane ben riconoscibile nel suo stile, e a cui lo zafferano dà un tocco discreto di personalità senza andare ad intaccare l'equilibrio generale. Cruciale il servizio alla temperatura giusta (direi 5-6 gradi), pena il fatto di perdere questo equilibrio e snaturare totalmente la birra.<br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_BT2ZHU4c1xccm3KDyNqynlyZHZeH1Fu85wDWUEN0QH7REN-nI_ei-GISMBJNj1iLD7eglB6wCAaqsAUfJGbfc5ckabIOBqvSLIhGLtY5nlmCp5-z7D74jmPnvlK42vL_Vi6o8CKuwrs/s2048/IMG20210901113437.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_BT2ZHU4c1xccm3KDyNqynlyZHZeH1Fu85wDWUEN0QH7REN-nI_ei-GISMBJNj1iLD7eglB6wCAaqsAUfJGbfc5ckabIOBqvSLIhGLtY5nlmCp5-z7D74jmPnvlK42vL_Vi6o8CKuwrs/s320/IMG20210901113437.jpg" width="240" /></a></div>Del birrificio Diciottozerouno ho apprezzato in particolare la double Ipa Ansya: otto gradi e non sentirli, per una birra che nonostante i toni forti evita il "pugno di luppolo al naso" ben riequilibrato dal corpo tostato - decisamente snello a dispetto della robustezza - e dal taglio amaro finale su toni erbacei.<br /><p></p><p>Spostandoci da Basei, mi sono diretta sulle nuove creazioni: anche qui una double Ipa, la Franko, con dry hopping di citra e mosaic. Questa è viceversa una birra assai vivace all'aroma, in cui la luppolatura di cui sopra emerge in piena forza; e che nonostante il notevole grado alcolico - anche qui siamo sopra i sette gradi - rimane estremamente bevibile grazie alla notevole attenuazione e secchezza.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS797AMNvC_xpR6CjHb9ExiJvr5peuiUR1fIyOoU3Jywst73oDhUv0pVB3EgNr6WF2Gdy9IObCW2i24dkmaj932M_7FJlPHbjEhkefR6QJWtkAxPrsKxCCAx_sANmXDAo-A8hkDOTatHg/s2048/IMG20210901121345.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS797AMNvC_xpR6CjHb9ExiJvr5peuiUR1fIyOoU3Jywst73oDhUv0pVB3EgNr6WF2Gdy9IObCW2i24dkmaj932M_7FJlPHbjEhkefR6QJWtkAxPrsKxCCAx_sANmXDAo-A8hkDOTatHg/s320/IMG20210901121345.jpg" width="240" /></a></div>Con piacere ho poi ritrovato il birrificio Sothis, anch'esso con nuove creazioni in lista. Segnalo in particolare la Scotch Ale Callanish, con malto affumicato che riempie bene le note aromatiche; e che non risulta viceversa invasivo in bocca, dove prevalgono i sapori dolci di caramello con una consistenza mielosa, elegantemente riequilibrata dalla luppolatura finale che chiude alle persistenze dolciastre e apre al sorso successivo.<p></p><p>Novità anche in casa Retorto, dove ho apprezzato in particolare la Summer Porridge - una collaborazione con il Birrificio Svevo: un nome ispirato dal mix di cereali che sta alla base di questa saison - orzo, frumento, farro e segale - che esibisce al naso una speziatura unicamente da lievito particolarmente robusta e che si armonizza però poi con delicatezza nel resto della bevuta - piuttosto multisfaccettata al palato vista la varietà degli ingredienti, ma comunque rotonda e scorrevole come deve essere una saison.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhucxz78HGrJ41XvsAng_XGRIB0ydYIh0KOY9mCWKUU5ffMl8rbcq33pPfOoxugJ7L0NaWGB5JBQGzoFkeBVS2aiuNWKtqh0MCBdb4LlDYD9C7JvW2GJUiDbP3bOQoR_2AvzfyApkCogdY/s1406/curtense.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1406" data-original-width="1124" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhucxz78HGrJ41XvsAng_XGRIB0ydYIh0KOY9mCWKUU5ffMl8rbcq33pPfOoxugJ7L0NaWGB5JBQGzoFkeBVS2aiuNWKtqh0MCBdb4LlDYD9C7JvW2GJUiDbP3bOQoR_2AvzfyApkCogdY/s320/curtense.jpg" width="256" /></a></div>E parlando di creazioni originali, non si può non citare la "2011-2021 Design" (quest'ultima parola in assonanza con il bresciano per "dieci anni") brassata dal Birrificio Curtense per il suo decennale: sulla carta una Berliner Weisse, di fatto una sui generis dato che è stata creata in collaborazione con 20 birrifici diversi (sia italiani che esteri, tra cui spicca il nome di Cantillon) ognuno dei quali ha proposto un ingrediente. Detto così sembrerebbe un minestrone, invece diversi cervelli all'opera sono anche riusciti a dare una coerenza al tutto: per cui, dopo una rosa di aromi del tutto peculiare e variegata (dalla scorza di limone, ai fiori d'ibisco, al sambuco) ma ben amalgamata, al palato rimane riconoscibile nella sua base di birra di frumento (più un'aggiunta di farro) con chiusura acidula, come del resto deve avere una Berliner Weisse. Non la considererei una "entry level" per chi non ha mai provato nulla del genere, ma nemmeno una birra solo per intenditori: l'elevata complessità rimane infatti ben armonizzata nell'insieme, garantendo una birra comunque fresca e piacevole a bersi. Insomma, non è un Frankestein birrario, ma una cosa che ha un senso - e pure apprezzabile - nel suo insieme.<br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKeIZvoYmDIqlXO2PotkF_BypnID_2wPV6dPFcTs5wGCGeK6p9a5vO-Xt1Nl-rBRlqMV9pHD1ZoKzDS19lbCGeYeub8298IjqieWvAPvXLUCR7v_N8W-cEGV6-st8Vb-SLIT5K3QpQfr4/s1580/legnone.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1580" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKeIZvoYmDIqlXO2PotkF_BypnID_2wPV6dPFcTs5wGCGeK6p9a5vO-Xt1Nl-rBRlqMV9pHD1ZoKzDS19lbCGeYeub8298IjqieWvAPvXLUCR7v_N8W-cEGV6-st8Vb-SLIT5K3QpQfr4/s320/legnone.jpg" width="292" /></a></div>Interessante poi anche il passaggio da Legnone, dove ho fatto conoscenza con il nuovo giovane birraio Tommaso - formatosi a Perugia e in birrificio praticamente dall'inizio della pandemia, per cui non avevo mai avuto modo di provare la nuova gestione. Per quanto Tommaso nel presentare ogni birra si premuri sempre di precisare che "Ho iniziato da poco, c'è ancora margine di miglioramento", bisogna dire che il debutto è stato del tutto onorevole (e non solo perché una delle birre di Legnone, la Kanuf alla canapa, si è aggiudicata il terzo posto a Birra dell'Anno): ho trovato particolarmente significativa in questo senso la Marzen, stile poco battuto in Italia, che necessità di grande pulizia nel risultato finale. Da segnalare anche la Cangurina, una Pacific Ipa dalla peculiare luppolatura con Topaz, Enigma e Galaxy - che gioca tra i profumi di uva spina, resina e frutta tropicale.<p></p><p>Questo, appunto, è solo una breve panoramica, limitato alle birre più rilevanti nell'economia di questo post; e ringrazio, oltre ai birrifici già citati, anche Birra dell'Eremo, Antikorpo, Beha e Beer In - che mi hanno accolto ai rispettivi stand e per i quali non posso che confermare il giudizio già espresso dai giudici di Birra dell'Anno in quanto a qualità delle birre, trattandosi di tutti birrifici premiati - e l'Associazione Le Donne della Birra, anch'essa presente con un suo stand.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-67114207990242474692021-07-30T10:01:00.005+02:002021-08-01T16:34:00.595+02:00Nuova birra dell'Università di Udine: e questa volta è tutta fatta "in casa"<p>Già avevo parlato, negli anni scorsi, della serie di birre realizzate dagli studenti del corso di tecnologia della birra del prof. Buiatti all'Università di Udine: un progetto nato nel 2018, in collaborazione con Baladin, e che vedeva gli studenti elaborare ogni anno (insieme a docente e birraio, naturalmente) una ricetta che poi veniva messa in produzione a Piozzo e venduta attraverso i canali dell'ateneo.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvZQi_mc_dpysyaK_vpbRYC2NBg4A5PCvZk3S8TGNoDzCRPAzEs9FDGDkYvuk63K09TYJCBAMO8l3S2msKxE9HnxF64hBFSPVt59n-UiD4Ra72jVaxFlKr6yahSUgFNt2ALAERhq_dJeY/s1228/birrauniversitagarlatti.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1228" data-original-width="1125" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvZQi_mc_dpysyaK_vpbRYC2NBg4A5PCvZk3S8TGNoDzCRPAzEs9FDGDkYvuk63K09TYJCBAMO8l3S2msKxE9HnxF64hBFSPVt59n-UiD4Ra72jVaxFlKr6yahSUgFNt2ALAERhq_dJeY/s320/birrauniversitagarlatti.jpg" width="293" /></a></div>La cosa sta proseguendo, e con un approccio più "locale": per la prima volta infatti la produzione è avvenuta interamente in Friuli e con materie prime friulane, presso il birrificio Garlatti Costa di Forgaria. Una scelta nata dall'incontro tra le necessità di limitare gli spostamenti imposte dalla pandemia (che ha peraltro fatto saltare la produzione 2020) e la volontà, sia da parte dell'ateneo che da parte del birrificio, di valorizzare la filiera locale; e che si è concretizzata in una Belgian Blond Ale allo zafferano. Insomma, per dirla con Severino, la birra dell'Università di Udine ha trovato la sua collocazione naturale in un birrificio friulano che l'ha prodotta con materie prime friulane.<br /><p></p><p>Il malto è infatti arrivato dall'orzo coltivato da Garlatti Costa (e dei malti speciali si è occupata appunto la malteria sperimentale dell'Università), il luppolo - Cascade per la precisione - dall'azienda biologica Luppolo Verde di Polcenigo (Pordenone), e lo zafferano da un'altra realtà locale, Zafferano 01.</p><p>Per chi conosce Severino e le sue creazioni, vedendo la descrizione di questa birra è facile capire come ci sia il suo "marchio di fabbrica": riferisce infatti di aver utilizzato il suo "storico" lievito belga (per anni è stato denominatore comune di tutte le sue birre, "giocando" sul fatto di farlo lavorare in maniera diversa) e di aver pensato lo zafferano non tanto come aromatizzazione a sé stante, ma piuttosto come qualcosa di inserito nel quadro della speziatura tipica di questo lievito. Tipico delle birre targate Garlatti Costa è anche il fatto di unire una base belga ad una luppolatura più audace (del resto in ambiente birrario si usa scherzare sul fatto che i belgi non sanno che cosa sia il luppolo, eccetto il suranné), spesso americana: in questo caso appunto il Cascade, utilizzato anche in dry hopping. Una birra che si propone dunque come in linea con quelle della casa, di facile bevuta nonostante una certa complessità organolettica e il medio tenore alcolico (6 gradi).<br /></p><p>La birra sarà disponibile da lunedì 2 agosto nei canali dell'azienda agricola dell'Università (che rifornisce anche alcuni locali a Udine) e nella tap room di Garlatti Costa. Per ora è stata fatta una prima cotta lo scorso giugno, ma ne è prevista un'altra in autunno (così da raggiungere il quantitativo di 6000 bottiglie solitamente prodotto gli anni scorsi, spiega Buiatti, dato che l'impianto di Baladin è ovviamente più grande).</p><p>È quindi partita una nuova via di valorizzazione della filiera locale (e non a caso il birrificio Garlatti Costa ha ottenuto il marchio regionale "Io sono Friuli Venezia Giulia")? Sia il birraio che il professore non escludono nulla per il futuro: "È una cosa nata non certo dalla volontà di "tradire" Baladin, ma dalla situazione della pandemia - spiega Buiatti -; però va ricordato che l'Università di Udine è storicamente impegnata nel campo dello sviluppo delle produzioni locali, e tanto più lo è in un momento come questo in cui si guarda alla ripartenza dopo la pandemia. Non mi lancio in previsioni perché sappiamo che il futuro è ancora incerto, però è comunque un percorso che è stato avviato e che sarei felice di veder proseguire". Un approccio che lascia dunque aperta sia la porta Baladin che quella Garlatti Costa - o di un altro birrificio friulano -, magari in maniera parallela? Non resta che attendere gli sviluppi.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7172350663738994617.post-60728960294951225082021-07-23T10:24:00.003+02:002021-07-23T10:24:26.574+02:00A Rovigo dal 2023 sarà operativa la più grande malteria italiana: alcune riflessioni<p>Nei giorni scorsi sia<a href="https://barbaraganz.blog.ilsole24ore.com/2021/07/16/polo-della-birra-nordest-rovigo-nasce-la-malteria-piu-grande-ditalia/" target="_blank"> Il Sole 24 Ore</a> che poi <a href="https://www.cronachedibirra.it/notizie/31270/il-boom-della-filiera-della-birra-in-veneto-sorgera-la-piu-grande-malteria-italiana/" target="_blank">Cronache di Birra</a> - articoli che invito a leggere per avere un quadro più completo della situazione - hanno dato notizia dell'annuncio dell'apertura di una malteria in provincia di Rovigo, la cui operatività è prevista per il 2023. Chiaramente una notizia importante per il comparto brassicolo italiano, dato che la scarsità di malterie presenti sul territorio nazionale ha sempre reso necessario, o comunque più conveniente (specie nel Nord Italia) andare all'estero a maltare il proprio orzo.</p><p><br />Al netto di quanto già spiegato negli articoli, aggiungo alcune considerazioni. Da quanto ho visto confrontandomi con i birrifici - e parlo qui di quelli agricoli, che utilizzano il malto del proprio orzo e quindi hanno necessità di una malteria - in questi ultimi anni si sono viste due tendenze di segno in qualche misura opposto: da un lato, per chi si reca in Austria e Germania presso le grandi malterie (e preciso quindi che sto parlando perlopiù di birrifici appunto del Nord), è venuto progressivamente riducendosi il problema di non raggiungere il lotto minimo: verosimilmente perché le malterie si sono organizzate per rispondere ad una domanda in crescita da parte delle piccole realtà, accogliendo anche lotti più piccoli rispetto a quelli dei grandi produttori. Naturalmente qui si inserisce la questione cruciale della tracciabilità, che viene richiesta in sempre più casi (per chi non fosse avvezzo alla questione: se consegno X quintali di orzo e ne ricevo indietro Y di malto, voglio essere certo che quello sia malto del mio orzo, e non di altri perché è stato mischiato con ulteriori forniture per raggiungere la capienza della struttura di maltazione).</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXW3Uz2sTASG7IlgpmUKXNUxdZDGfGDsnWKqLqxtnpA8lNgIyNPvpcVyRWbG95T4ZLwTS83OJNkExOJ1MHxKRcY5guGgI-8s8djJQi-1NPi4QNLxWt5zBXx3y3QejI_vGCpdQVWTip8Fs/s640/orzo.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="426" data-original-width="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXW3Uz2sTASG7IlgpmUKXNUxdZDGfGDsnWKqLqxtnpA8lNgIyNPvpcVyRWbG95T4ZLwTS83OJNkExOJ1MHxKRcY5guGgI-8s8djJQi-1NPi4QNLxWt5zBXx3y3QejI_vGCpdQVWTip8Fs/s320/orzo.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Dall'altro, è cresciuta la domanda e la sensibilità per una filiera interamente italiana. Non solo quindi le uniche due grandi malterie del Sud, ma anche le piccole realtà (penso ad esempio al Cobi, o finanche a piccole malterie sperimentali) sono diventate un'alternativa valida non solo per chi ha appunto produzioni minime, ma anche per chi pur potendosi potenzialmente recare altrove vuole rimanere all'interno dei confini nazionali. Fino a casi come quello del Birrificio Contadino Cascina Motta di Sale (Alessandria), che racchiude in sé l'intera filiera, maltazione compresa, per tutte le materie prime (primo e unico caso ad oggi in Italia tra gli artigianali). Aggiungiamoci poi che anche i birrifici non agricoli, nel comprare il malto, manifestano interesse verso quello lavorato in Italia - e non è un caso che il tema della filiera italiana sia uno di quelli al centro dell'azione di Unionbirrai.<br /></p><p>Detto ciò, è evidente che rimane da capire quali prospettive possono effettivamente aprirsi per i birrifici artigianali - dato che, almeno in una prima fase, saranno i grandi birrifici industriali i primi clienti. In altri termini, bisognerà vedere fino a che punto la malteria intenderà aprirsi alle richieste di una clientela che, ad ora, rappresenta poco più del 4% (secondo le stime di Unionbirrai) della produzione birraria nazionale: e quindi il fatto di accettare piccoli lotti dagli agribirrifici, a quali condizioni economiche e logistiche, e l'eventuale garanzia di tracciabilità anche su questi (questione apertamente affrontata da Teo Musso nel presentare il progetto della malteria). Agli agribirrifici bisogna poi naturalmente aggiungere tutti quei birrifici artigianali interessati ad acquistare orzo italiano, e la malteria potrebbe quindi diventare anello di congiunzione tra coltivatori e birrai - tanto più in una zona d'Italia che abbonda sia degli uni che degli altri.<br /></p><p>È lecito credere che la nuova malteria non solo si porrà come fornitore anche dei birrifici artigianali (come è ovvio che sia) ma che che anche accoglierà almeno in qualche misura le loro istanze, visto che il peso a livello di immagine del settore birrario artigianale italiano è ben superiore a quello della sua produzione in termini quantitativi. Ad ogni modo, questo progetto industriale ha le potenzialità pèer dare una svolta al futuro della birra italiana.<br /></p>Chiara Andreolahttp://www.blogger.com/profile/15959483765286835733noreply@blogger.com0