Lo so che, complici alcuni impegni di lavoro tra il weekend e ieri, arrivo tardi; ma, essendo stata nella giuria, mi sembrano doverose due righe di commento al primo concorso organizzato dall'Associazione Homebrewers Fvg, in cui ho avuto il piacere e l'onore di essere tra i giudici.
La prima cosa secondo me degna di nota è che, su una ventina di birre pervenute, c'è stata una buona varietà - più alta rispetto a quella che mi è capitato di vedere in altri concorsi, quantomeno - in merito agli stili: per quanto le pale ale nelle loro varie declinazioni fossero le più numerose, non sono mancate nemmeno le tripel, le porter, le bitter, e addirittura una gose (mai capitata nei concorsi homebrewer che ho visto). Paura di osare, insomma, non ce n'è, neanche quando il timore del giudizio spingerebbe verso stili più consolidati e più facili da gestire a livello domestico.
Pur in questa eterogeneità di inventiva, tuttavia, più o meno tutti i giudici hanno concordato sul fatto che, all'interno dello stesso stile, capitavano spesso e volentieri birre molto simili tra loro, tanto da rendere quasi difficile il giudizio: simili i punti di forza, simili anche quelli di debolezza - quello più frequentemente riscontrato è stata la gestione non ottimale del lievito, con conseguente aroma fenolico più marcato del dovuto a scapito della componente del luppolo (specie negli stili in cui questa avrebbe dovuto essere più robusta). E questo lo dico non per voler mettere il dito sulla piaga, ma per dare un'indicazione generale che possa essere utile a tutti gli homebrewers.
In quanto ai vincitori, che dire? Si è di nuovo imposto senza mezzi termini Luca Dalla Torre, ormai un habitué del podio, con il primo posto per la sua porter - ispirata alla Accisa Nera - e il terzo per la sua pale ale. Devo dire che la porter ci ha colpiti sopra a tutte le altre, oltre che per la notevole originalità, per come ha saputo unire la robustezza del corpo al grado alcolico basso e alla pulizia ed armonia dell'insieme, rimanendo nella memoria di tutti noi giudici; così come ha positivamente impressionato la birra della seconda classificata, Anna Facchin - giusto a confermare la presenza sempre più nutrita di donne nel mondo brassicolo -, anche questa una porter, e anche questa per motivi simili. Complimenti naturalmente anche al quarto classificato Walter Cainero, e a Manuel Piccolo e Nicola Ruminato giunti al quinto posto. Mi spiace non essere stata presente alle premiazioni alla Brasserie sabato scorso, in quanto fuori Udine per lavoro, ma colgo l'occasione per fare le congratulazioni ai premiati e a tutti i partecipanti.
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