Si sa che uno dei grandi mali nel giornalismo è l'autocitazione; e in effetti, al di là del narcisismo connaturato alla nostra razza, riconosco che non è una gran bella abitudine. Dato che ho però ricevuto diversi solleciti in questo senso, vengo meno ai miei principi postando qui un articolo scritto per Città Nuova: Udine, il tempo del silenzio.
Sono righe nate dall'esperienza fatta questa settimana, in seguito all'omicidio di Mirco Sacher: una storia poco chiara, sulla quale ancora non si è fatta luce. Come spiego nel testo, mi era stato chiesto un articolo in merito, ma ho ritenuto che, in questo caso di specie, fosse meglio tacere - leggendo capirete il perché.
Per carità, non pretendo di pontificare su come i giornali molto spesso farebbero meglio a stare zitti, sulla sovraesposizione mediatica delle famose tre S - sesso, soldi e sangue - e via discorrendo: se ne è parlato già troppo, e non avrei nulla da aggiungere. L'intento è solo quello di condividere le ragioni di una scelta, perché credo che anche questo sia un contributo valido verso i lettori di un giornale. Buona lettura.
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