Ricevo
e ripubblico la lettera indirizzata al sindaco di Milano dal Comitato
spontaneo dei pubblici esercizi di Milano contro il Covid 19. I
promotori riferiscono di aver raccolto una quarantina di firme in fase
di lancio, e che al momento l'appello sta raccogliendo ulteriori
adesioni: gli esercenti milanesi che volessero sottoscriverlo possono
farlo su @Covid Network PE (o contattare i recapiti indicati).
Daniele Martinelli
Portavoce del Comitato spontaneo dei
Pubblici Esercizi di Milano contro Covid-19
Residente in Via Savona, 127 – 20144 Milano
E-mail oldfoxpubmilano@gmail.com
Tel. 334 174 8281
Milano, 26 aprile 2020
Alla Cortese attenzione di:
Egregio Sindaco di Milano Giuseppe Sala
Giunta Comunale della Città di Milano
Consigli di Zona di Milano
Tempi straordinari richiedono misure straordinarie
Spunti e integrazioni per Milano 2020: strategie comuni per l’esercizio di attività di
somministrazione di pub, birrerie e locali serali durante la Fase 2 Covid-19
Gentili Signore, Egregi Signori,
il mio nome è Daniele Martinelli proprietario e gestore di uno storico Pub di Milano che esiste sin
dal secondo dopoguerra e mi faccio portavoce di oltre un centinaio di operatori del settore Pub,
Birrerie e Locali serali di Milano, ma credo di accomunare le volontà di molti altri colleghi nel
rispondere all’invito fatto oggi dal Sindaco a presentare idee e suggerimenti per la Fase 2 e per il
Progetto Milano 2020, del quali condividiamo numerosi aspetti.
Gli obbiettivi del presente documento sono molteplici:
1)Permettere ai pubblici esercizi che operano sul territorio di Milano di lavorare con la
professionalità che li ha sempre contraddistinti, in collaborazione con il Comune di Milano
nella salvaguardia della salute pubblica.
2) Mantenere i posti di lavoro attualmente attivi. Le nostre sono piccole aziende, ma sono
costituite da una moltitudine di persone, spesso famigliari, che lavorano e vivono nella città
di Milano.
3) Risvegliare la socialità e la partecipazione alla vita di quartiere, anche a sostegno delle
politiche sociali promosse nel documento Milano 2020.
Le nostre proposte per la Fase 2 Covid-19
Chiediamo di essere partocinati in quanto attori attivi del progetto YES Milano
Chiediamo al Comune di prevedere per il nostro settore poche regole e chiare, che non generino
ambiguità e la possibilità di interpretazione da parte degli enti preposti al controllo, in modo da
consentirci di svolgere con serenità e sicurezza il nostro lavoro.
Proponiamo:
1) Riduzione della capienza massima rispetto a quella attuale con accesso contingentato non
per distanza ma per un numero di accessi massimo determinato dallo spazio di
somministrazione indicato sulla licenza dell’esercizio (es. 50 mq di spazio somministrazione
= 25 clienti).
Per integrare il flusso di clientela perduto, che andrà a sommarsi alla fisiologica riduzione di
socialità determinata dalla pandemia, a questo dovrà corrispondere un ampliamento
dell’utilizzo dell’area esterna del locale. A tal proposito proponiamo:
- Ampliamento/creazione aree dehor a canone COSAP zero, attraverso l’emissione da
parte degli uffici OSP di autorizzazioni temporanee di occupazione suolo pubblico a
titolo gratuito. Suggeriamo ad esempio l’utilizzo di stalli di parcheggio o spartitraffico
identificati all’interno delle nuove Aree 30 già ipotizzate dal Comune e ove possibile la
creazione di ZTL serali, da individuare su indicazione dei Consigli di Zona, che ben
conoscono la viabilità di ogni quartiere. Tali autorizzazioni straordinarie saranno
caratterizzate dalla temporaneità (la durata della Fase 2) e dalla gratuità (per
permettere alle aziende di riprendersi dai mesi di serrata), oltre che da una necessaria
snellezza burocratica (dovranno potersi richiedere con autocertificazione) che consenta
la loro celere attuazione.
- Come iniziativa di quartiere, finalizzata anche al sostegno dei pubblici esercizi,
proponiamo la possibilità di invitare il vicinato a portare con sé delle sedute private
(sedie pieghevoli, sgabelli, etc) per fruire dei servizi di somministrazione in aree
pubbliche, in modo che le persone si possano meglio distanziare e siano incentivate a
partecipare alla vita della loro zona secondo le linee guida di Yes Milano. I nostri
esercizi si propongono di sponsorizzare l’iniziativa, ad esempio con l’offerta di
scontistica dedicata, mentre richiedono al Comune una campagna di sensibilizzazione
nei confronti dei residenti, in cui la pubblica amministrazione sostenga questa attività
(ad esempio con la creazione di un bollino Yes Milano).
- Ad integrazione di entrambi i punti, per distanziare meglio le persone in eventuali file di
servizio all’interno del locale, riteniamo che sia efficace consentire al cliente di
richiedere le bevande in appositi bar e banchi spina collocati nelle aree esterne. Per
questo proponiamo anche la concessione straordinaria di licenze di somministrazione
al di fuori dell’area di pertinenza del locale.
- Servizio al banco a numero chiuso per meglio distanziare le persone all’interno del
locale ed evitare gli assembramenti.
- Un’altra possibile strategia che potrebbe attuarsi in un Comune smart e social come il
nostro è quella di interpellare Google per la realizzazione di un’app che tracci tutti i
locali di Milano e indichi quando c’è capienza per gli avventori (sulla base della capacità
determinata in relazione alla superfice di somministrazione). Google già comunica sulle pagine business dei nostri esercizi se il locale è affollato o no, ma con i dati in tempo
reale l’app potrebbe indicare alla clientela quanti siano i posti realmente disponibili e
dove.
- Tutte queste misure mirano a garantire un corretto distanziamento della clientela, e
possono essere messe in atto con efficacia da noi gestori. Posto che questo ci
consentirà di mantenere le necessarie distanze di sicurezza tra le persone, richiediamo
lo sgravio della responsabilità personale del gestore per comportanti non corretti dei
clienti all’interno dei locali, dei dehor e delle aree attigue, come ad esempio la
formazione di eventuali assembramenti, ritenendo che questo sia una questione di
ordine pubblico. Riteniamo inoltre necessaria una moratoria temporanea delle sanzioni
per i pubblici esercizi dovuti ai controlli delle autorità, che per almeno i primi 6 mesi si
dovranno intendere finalizzati all'ausilio per l'adeguamento e non alla repressione
attraverso lo strumento sanzionatorio.
Sanificazione del locale con metodologie smart e di ragionevole attuazione:
- Utilizzo di lampade UBV certificate che creano ozono all'interno di ambienti chiusi e
raggiungono in sicurezza ogni angolo del locale senza problemi, in grado di abbattere le
cariche virali e batteriche anche del 90%.
- Utilizzo di depuratori d’aria certificati in luogo di una eventuale richiesta di
adeguamento dei sistemi di aria condizionata a standard ospedalieri, non sostenibile né
in termini di tempistiche, né in termini economici.
- Formazione del personale al corretto utilizzo dei DPI che saranno eventualmente
previsti.
- Obbligo dei clienti alla sanificazione delle mani all'ingresso con appositi dispenser da
noi forniti.
Tutela delle categorie più fragili con apposite politiche d’esercizio:
- Istituzione di servizio di delivery (in molti esercizi già attivo) dedicato per offerte agli
over 65, sviluppato dai locali.
- I Gestori dei locali si riservano di vietare l’ingresso ai maggiori di 65 anni e ai minorenni
non accompagnati dai genitori.
Misure da evitare perché non sostenibili, non realizzabili e non efficaci:
- Uso della mascherina e dei plexiglass per isolare i clienti. La salute della clientela sarà
tutelata dalla distanza sociale. Imporre ulteriori divieti e barriere stroncherebbe sul
nascere la ripresa delle attività dei pubblici esercizi.
- Misurazione della temperatura all’ingresso. Non avrebbe senso, dal momento che la
contagiosità massima si ha nella fase iniziale, che è a-piretica.
- Pagamento di COSAP e TARI per il 2020. Le nostre aziende necessitano di uno sgravio
per potersi riprendere dopo una lunga inattività, cancellare il pagamento di questi
tributi sarebbe di notevole aiuto per risollevare le nostre finanze e darci una possibilità
di ripresa.
In sintesi:
•
•
Vorremmo il patrocinio del Comune Milano aderendo a YES MILANO, con comunicazione
istituzionale sui vostri canali istituzionali;
Fondamentale l’utilizzo straordinario dei dehor con le modalità precedentemente descritte
per reintegrare i posti interni perduti garantendo così distanziamento sociale ma non la
diminuzione dei servizi offerti.
Certi di una vostra risposta e fiduciosi per l’inizio di un produttivo dialogo, vi porgiamo i nostri più
cordiali saluti.
Comitato spontaneo dei
Pubblici Esercizi di Milano contro Covid-19
Daniele Martinelli
Portavoce del Comitato spontaneo dei
Pubblici Esercizi di Milano contro Covid-19
Residente in Via Savona, 127 – 20144 Milano
E-mail oldfoxpubmilano@gmail.com
Tel. 334 174 8281
Milano, 26 aprile 2020
Alla Cortese attenzione di:
Egregio Sindaco di Milano Giuseppe Sala
Giunta Comunale della Città di Milano
Consigli di Zona di Milano
Tempi straordinari richiedono misure straordinarie
Spunti e integrazioni per Milano 2020: strategie comuni per l’esercizio di attività di
somministrazione di pub, birrerie e locali serali durante la Fase 2 Covid-19
Gentili Signore, Egregi Signori,
il mio nome è Daniele Martinelli proprietario e gestore di uno storico Pub di Milano che esiste sin
dal secondo dopoguerra e mi faccio portavoce di oltre un centinaio di operatori del settore Pub,
Birrerie e Locali serali di Milano, ma credo di accomunare le volontà di molti altri colleghi nel
rispondere all’invito fatto oggi dal Sindaco a presentare idee e suggerimenti per la Fase 2 e per il
Progetto Milano 2020, del quali condividiamo numerosi aspetti.
Gli obbiettivi del presente documento sono molteplici:
1)Permettere ai pubblici esercizi che operano sul territorio di Milano di lavorare con la
professionalità che li ha sempre contraddistinti, in collaborazione con il Comune di Milano
nella salvaguardia della salute pubblica.
2) Mantenere i posti di lavoro attualmente attivi. Le nostre sono piccole aziende, ma sono
costituite da una moltitudine di persone, spesso famigliari, che lavorano e vivono nella città
di Milano.
3) Risvegliare la socialità e la partecipazione alla vita di quartiere, anche a sostegno delle
politiche sociali promosse nel documento Milano 2020.
Le nostre proposte per la Fase 2 Covid-19
Chiediamo di essere partocinati in quanto attori attivi del progetto YES Milano
Chiediamo al Comune di prevedere per il nostro settore poche regole e chiare, che non generino
ambiguità e la possibilità di interpretazione da parte degli enti preposti al controllo, in modo da
consentirci di svolgere con serenità e sicurezza il nostro lavoro.
Proponiamo:
1) Riduzione della capienza massima rispetto a quella attuale con accesso contingentato non
per distanza ma per un numero di accessi massimo determinato dallo spazio di
somministrazione indicato sulla licenza dell’esercizio (es. 50 mq di spazio somministrazione
= 25 clienti).
Per integrare il flusso di clientela perduto, che andrà a sommarsi alla fisiologica riduzione di
socialità determinata dalla pandemia, a questo dovrà corrispondere un ampliamento
dell’utilizzo dell’area esterna del locale. A tal proposito proponiamo:
- Ampliamento/creazione aree dehor a canone COSAP zero, attraverso l’emissione da
parte degli uffici OSP di autorizzazioni temporanee di occupazione suolo pubblico a
titolo gratuito. Suggeriamo ad esempio l’utilizzo di stalli di parcheggio o spartitraffico
identificati all’interno delle nuove Aree 30 già ipotizzate dal Comune e ove possibile la
creazione di ZTL serali, da individuare su indicazione dei Consigli di Zona, che ben
conoscono la viabilità di ogni quartiere. Tali autorizzazioni straordinarie saranno
caratterizzate dalla temporaneità (la durata della Fase 2) e dalla gratuità (per
permettere alle aziende di riprendersi dai mesi di serrata), oltre che da una necessaria
snellezza burocratica (dovranno potersi richiedere con autocertificazione) che consenta
la loro celere attuazione.
- Come iniziativa di quartiere, finalizzata anche al sostegno dei pubblici esercizi,
proponiamo la possibilità di invitare il vicinato a portare con sé delle sedute private
(sedie pieghevoli, sgabelli, etc) per fruire dei servizi di somministrazione in aree
pubbliche, in modo che le persone si possano meglio distanziare e siano incentivate a
partecipare alla vita della loro zona secondo le linee guida di Yes Milano. I nostri
esercizi si propongono di sponsorizzare l’iniziativa, ad esempio con l’offerta di
scontistica dedicata, mentre richiedono al Comune una campagna di sensibilizzazione
nei confronti dei residenti, in cui la pubblica amministrazione sostenga questa attività
(ad esempio con la creazione di un bollino Yes Milano).
- Ad integrazione di entrambi i punti, per distanziare meglio le persone in eventuali file di
servizio all’interno del locale, riteniamo che sia efficace consentire al cliente di
richiedere le bevande in appositi bar e banchi spina collocati nelle aree esterne. Per
questo proponiamo anche la concessione straordinaria di licenze di somministrazione
al di fuori dell’area di pertinenza del locale.
- Servizio al banco a numero chiuso per meglio distanziare le persone all’interno del
locale ed evitare gli assembramenti.
- Un’altra possibile strategia che potrebbe attuarsi in un Comune smart e social come il
nostro è quella di interpellare Google per la realizzazione di un’app che tracci tutti i
locali di Milano e indichi quando c’è capienza per gli avventori (sulla base della capacità
determinata in relazione alla superfice di somministrazione). Google già comunica sulle pagine business dei nostri esercizi se il locale è affollato o no, ma con i dati in tempo
reale l’app potrebbe indicare alla clientela quanti siano i posti realmente disponibili e
dove.
- Tutte queste misure mirano a garantire un corretto distanziamento della clientela, e
possono essere messe in atto con efficacia da noi gestori. Posto che questo ci
consentirà di mantenere le necessarie distanze di sicurezza tra le persone, richiediamo
lo sgravio della responsabilità personale del gestore per comportanti non corretti dei
clienti all’interno dei locali, dei dehor e delle aree attigue, come ad esempio la
formazione di eventuali assembramenti, ritenendo che questo sia una questione di
ordine pubblico. Riteniamo inoltre necessaria una moratoria temporanea delle sanzioni
per i pubblici esercizi dovuti ai controlli delle autorità, che per almeno i primi 6 mesi si
dovranno intendere finalizzati all'ausilio per l'adeguamento e non alla repressione
attraverso lo strumento sanzionatorio.
Sanificazione del locale con metodologie smart e di ragionevole attuazione:
- Utilizzo di lampade UBV certificate che creano ozono all'interno di ambienti chiusi e
raggiungono in sicurezza ogni angolo del locale senza problemi, in grado di abbattere le
cariche virali e batteriche anche del 90%.
- Utilizzo di depuratori d’aria certificati in luogo di una eventuale richiesta di
adeguamento dei sistemi di aria condizionata a standard ospedalieri, non sostenibile né
in termini di tempistiche, né in termini economici.
- Formazione del personale al corretto utilizzo dei DPI che saranno eventualmente
previsti.
- Obbligo dei clienti alla sanificazione delle mani all'ingresso con appositi dispenser da
noi forniti.
Tutela delle categorie più fragili con apposite politiche d’esercizio:
- Istituzione di servizio di delivery (in molti esercizi già attivo) dedicato per offerte agli
over 65, sviluppato dai locali.
- I Gestori dei locali si riservano di vietare l’ingresso ai maggiori di 65 anni e ai minorenni
non accompagnati dai genitori.
Misure da evitare perché non sostenibili, non realizzabili e non efficaci:
- Uso della mascherina e dei plexiglass per isolare i clienti. La salute della clientela sarà
tutelata dalla distanza sociale. Imporre ulteriori divieti e barriere stroncherebbe sul
nascere la ripresa delle attività dei pubblici esercizi.
- Misurazione della temperatura all’ingresso. Non avrebbe senso, dal momento che la
contagiosità massima si ha nella fase iniziale, che è a-piretica.
- Pagamento di COSAP e TARI per il 2020. Le nostre aziende necessitano di uno sgravio
per potersi riprendere dopo una lunga inattività, cancellare il pagamento di questi
tributi sarebbe di notevole aiuto per risollevare le nostre finanze e darci una possibilità
di ripresa.
In sintesi:
•
•
Vorremmo il patrocinio del Comune Milano aderendo a YES MILANO, con comunicazione
istituzionale sui vostri canali istituzionali;
Fondamentale l’utilizzo straordinario dei dehor con le modalità precedentemente descritte
per reintegrare i posti interni perduti garantendo così distanziamento sociale ma non la
diminuzione dei servizi offerti.
Certi di una vostra risposta e fiduciosi per l’inizio di un produttivo dialogo, vi porgiamo i nostri più
cordiali saluti.
Comitato spontaneo dei
Pubblici Esercizi di Milano contro Covid-19
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