Diciamocelo: l'accoppiata birra-centro commerciale potrebbe, anche solo dal titolo, riaprire il vaso di Pandora delle ben note diatribe sul legame tra birra artigianale e grande distribuzione. Questa volta, però, la situazione era tale da suscitare quantomeno la curiosità di una visita: così ho colto l'invito ad essere presente alla Village Night dell'Outlet Village di Palmanova (Udine), in cui all'apertura serale dei negozi era abbinata un'altra serie di iniziative - dalle degustazioni enogastronomiche, ad un concerto di Samuele Bersani. Una delle aree degustazione era appunto dedicata alle birre artigianali: nella fattispecie erano rappresentati Cittavecchia, Oldo, Borderline e Collesi. Non erano purtroppo presenti i birrai, cosa che mi avrebbe naturalmente fatto piacere; ma devo dire che i soci di Udb - Unione Degustatori Birre, che presenziavano allo stand, hanno fatto un egregio lavoro di presentazione delle birre disponibili agli avventori.
Certo devo ammettere che, quando si tratta di presenziare a simili eventi e degustare, il fatto di non potersi permettere più di un minimo sorso ciascuna per un massimo di 2-3 birre - causa il mio attuale stato - è un handicap abbastanza serio; però d'altro canto stimola ad essere particolarmente attenti, ad affinare le capacità gustative, così da cogliere al meglio ciò che c'è da cogliere anche in un sorso solo. Insomma, non tutto il male viene per nuocere.
Venendo alle birre, ho iniziato con la Reggia, imperial pils di Oldo. Una pils alquanto sui generis, dato che nell'aroma prevalgono note agrumate e fruttate che riconducono ai luppoli americani. Dal corpo snello nonostante la maltatura, complice anche la buona carbonatazione, chiude su un amaro citrico netto e persistente; in coda al quale ho percepito anche una lieve nota alcolica, che le fa dimostrare più dei suoi 6,4 gradi. Originale, pur senza voler strafare; cercatela però se siete amanti non delle pils propriamente intese, ma delle loro "controparti" che spesso finiscono sotto l'ampia etichetta di "american lager" (strong lager, in questo caso).
Di più mi ha colpita la Piano Marshall, double ipa sempre di Oldo. Unisce infatti aromi resinosi più propriamente d'oltreoceano ad altri più erbacei e terrosi che ricordano piuttosto le ipa britanniche; e non a caso a chiudere un corpo tostato è un amaro acre, deciso e senza fronzoli - per quanto non troppo persistente - di quelli che amo definire "britannici". Sicuramente un connubio non solo originale, ma anche ben riuscito sotto il profilo dell'equilibrio.
Da ultimo mi sono concessa un sorso di Sonoma Ipa di Borderline: aroma intensissimo di agrumi, resine e frutta tropicale dato da centennial, simcoe e amarillo; che si impone peraltro anche al palato, lasciando un finale di un amaro gentile che - complici le componenti fruttate - potrebbe quasi apparire in virata verso il dolce. Estremamente beverina e rinfrescante, a mo' di succo di frutta - e no, non è una juicy - nonostante i 7,8 gradi (che non dimostra neanche lontanamente): occhio quindi se vi capitasse di berla.
Nel complesso, posso dire di aver bevuto poco ma di aver bevuto bene; e non posso che concludere ringraziando Il Palmanova Outlet Village, nonché i soci Udb (arrivati peraltro sin dal Lazio) per la calorosa accoglienza allo stand.
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