domenica 21 febbraio 2016

Dalla Valtellina con furore

Altra nuova conoscenza del Cucinare è stato il Birrificio Legnone, in diretta da Dubino  (Sondrio). Proprio nuova in realtà non era, nel senso che già lo avevo incontrato al Beer Attraction, ma senza avere l'occasione di fare due parole e degustare con calma - possibilità che invece questa volta ho avuto, essendo il Legnone stato il protagonista della prima serata di degustazione insieme al già citato Tarì. Data la zona di provenienza, il Legnone fa dell'acqua di montagna il suo punto di orgoglio; nonché della fantasia del birraio David che, dalle idee per le ricette a quelle per i nomi e la grafica, sa senz'altro farsi notare.

La prima birra che ho provato è stata la Spiga di Legno, una golden ale che definirei semplice e lineare, dall'aroma delicato sui toni del floreale con una punta di miele e un corpo non accessivamente robusto e senza particolari indugi sul dolce del malto. Corentemente con la volontà di fare una birra facilmente bevibile anche il finale è discretamente secco per il genere, con un amaro appena accennato in quanto ad intensità ma comunque ben percepibile.
Sicuramente colpisce di più la seconda birra portata in degustazione, la amber ale Milf Passion, che è infatti considerata la portabandiera del birrificio. Se all'aroma risaltano i toni caramellati del malto, con delle note anche di frutta sotto spirito (almeno così l'ho percepita io), in bocca risulta sorprendentemente secca con un finale nettamente amaro, generando quasi un ibrido tra la tradizione inglese e quella belga. Qui l'abilità del birraio sta nel gestire il passaggio tra i due estremi senza che questo risulti troppo brusco, cosa che definirei riuscita.

Al di fuori della degustazione ho invece provato la blanche, la Birra del Conte. Anche qui, niente eccessi: il coriandolo e le spezie d'ordinanza all'aroma sono appena percepibili, anche il caratteristico acidulo del frumento rimane molto delicato, e anche la chiusura tende all'evanescente. Personalmente ho trovato il corpo - e forse anche l'insieme - fin troppo scarico, ma del resto era dichiaratamente nelle intenzioni del birraio, per cui la considero una semplice annotazione relativa ai miei gusti.
Nel complesso, definirei il Legnone - almeno per le tre birre che ho assaggiato - un birrificio dalla filosofia "semplice e pulito" , che anche quando vuole osare e sperimentare lo fa comunque senza indulgere negli eccessi.

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