Come avevo immaginato (e finanche auspicato, nella misura in cui potesse servire a fare chiarezza), il mio ultimo post in merito alla nuova disciplina sulle accise ha suscitato un vivo dibattito. Tra i diversi interventi, ho ricevuto in privato - e volentieri pubblico, con il suo consenso - quello di Josif Vezzoli di Birra Elvo.
Buongiorno Chiara,
ho letto il tuo ultimo post, e ammetto di aver provato sconforto nel vedere così tante posizioni allineate sul pessimismo; comprese alcune che mi portano a chiedermi se chi le ha espresse abbia letto il decreto con la dovuta attenzione.
Premetto che per noi la riduzione è
un inizio di giustizia non da poco, nel quale abbiamo creduto fin dal principio quando l'onorevole Gragnarli lo ha firmato; tanto più che, ricordiamolo, la richiesta di riduzione dell'accisa ci era pervenuta dall'Ue già nel '92.
Per aderire alla riduzione viene chiesto il registro delle materie
prime, che già teniamo essendo un’azienda che ha a cuore una
gestione del magazzino seria, moderna e precisa; il registro del mosto, che già teniamo; e il registro del condizionato, che già facciamo sul nostro gestionale interno e che comunque consiste in un foglio semplice sul quale annotare carico e scarico. Inoltre per chi, come noi, è sotto i 3000 ettolitri annui, l’unico
misuratore fiscale rimane il contalitri sul mosto: gli altri si adegueranno a mettere contalitri fiscali
sull’imbottigliamento e sulla linea fusti, ma stiamo parlando di una minoranza dei birrifici che accederanno a questa riduzione.
Io sono più che contento; e in previsione di questa riduzione abbiamo comprato la linea di
imbottigliamento e assunto una persona in più in produzione già da
gennaio aumentando i costi.
Grazie per lo spazio dato,
Josif Vezzoli
A mia volta ringrazio Josif per il suo contributo.
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