Ammetto che ero piuttosto curiosa, dato che da tempo Matilde me ne parlava con toni entusiasti: per cui ho accettato la sfida di affrontare ben quattro colibrì - ho scoperto che i bicchieri da degustazione si chiamano così, essendo appunto più piccoli -, ciascuno accompagnato da un abbinamento culinario.
Va detto che era una giornata particolarmente calda, per cui il primo dei quattro bicchieri - quello di BradIpa, una India Pale Ale - è sceso con massimo piacere nonostante il moderato tenore alcolico (6 gradi): l'aroma di frutta e il retrogusto deciso di pompelmo la rendono davvero dissetante. Il che si sposava peraltro benissimo con l'acre del tortino di riso agli spinaci e pecorino, forse non proprio estivo ma molto ben riuscito.
Devo ammettere quindi che, nonostante tendenzialmente non ami le birre molto luppolate - e quindi amare al gusto, come appunto la BradIpa - complice il caldo l'ho apprezzata più della Mafalda, una belgian ale rossa che - al di là dell'omonimia col mio idolo dei fumetti - avrebbe normalmente fatto la mia felicità: il retrogusto caramellato, infatti, mi ha lasciata certo soddisfatissima, ma ancora assetata - o forse era colpa dei funghi, polenta e grana in abbinamento?

Dulcis in fundo, insieme al tortino di carote è arrivata la Cansei, una imperial stout dalla schiuma decisamente invitante. Con le scure difficilmente ho mezze misure, o le amo o le odio: in questo caso m'è andata bene, perché i profumi di liquirizia e di caffè che salivano dal bicchiere sono decisamente nelle mie corde.
Che dire? Sono uscita parecchio provata da questo tour de force, ma ne è valsa la pena: la prossima volta che rientro verso la mia terra natìa, potrebbe starci una tappa a Colle Umberto...
Sono in treno da Verona a Udine; nostante una breve sosta allo Spizzico per "chiudere il buco", non posso non dire che questo tuo post non faccia stuzzicare l'appetito... :-)
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