Il Birra Galassia era già una mia vecchia conoscenza; ma prima della degustazione del martedì al Cucinare - in cui sono state presentate le già note Nova e Galassia - ho avuto modo di provare la nuova nata della costellazione, la special bitter Colony, che ha fatto il suo debutto proprio in questa occasione. Il nome deriva dal fatto che la ricetta prevede l'utilizzo di luppoli provenienti dalla madrepatria inglese e dalle ex colonie - Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti -, uniti ad una base di malti in linea con la tradizione delle bitter britanniche. Ho trovato l'aroma tendente ai toni terrosi e resinosi più che di frutta esotica come da descrizione - che è comunque presente, per quanto meno forte -; e il corpo rimane relativamente leggero nonostante i sapori "importanti" - con le note maltate che spaziano dalla nocciola, al caramello al miele - per chiudere con una buona sferzata di amaro non troppo persistente come in ogni bitter che si rispetti. A differenza di Galassia e Nova, quindi, in questo caso stiamo parlando di una birra meno "sperimentale" e più attinente allo stile, per quanto i nostri ragazzi non abbiano rinunciato all'originalità soprattutto sul fronte della luppolatura.
E a proposito di Nova, spendo due righe per la nuova ricetta. Rispetto a quella che ho provato qualche mese fa, sono più evidenti le componenti agrumate della luppolatura, con un finale acidulo da malto a fare il paio. Una versione meno "sperimentale" e più equilibrata rispetto alla precedente, che - per quanto personalmente abbia apprezzato i profumi più intensi della precedente - denota comunque un ulteriore passo dei ragazzi di Galassia verso la ricerca di un risultato più "maturo" e pulito.
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