venerdì 9 ottobre 2015

Gusti di Frontiera, capitolo terzo: dalla stevia all'ortica

Ulteriore nuovo incontro fatto a Gorizia è stato quello di uno stand "associato", ossia quello tra il cuneese Birrificio Della Granda - che già conoscevo di fama - e il beerfirm Cervogia, che vi si appoggia. Ad illustrarmi le numerose birre disponibili è stato il gentilissimo Davide, che mi ha messo sostanzialmente nell'imbarazzo della scelta; e non è stato per pregiudizio verso il Della Granda - che peraltro conto di aver modo di assaggiare alla Fiera della birra artigianale di Pordenone, dove sarà presente nel secondo weekend dal 30 ottobre al 1 novembre -, ma per pura curiosità, che la mia scelta è caduta su due birre del Cerevogia.

La prima, la Celtic Stevia, è una new entry del beerfirm; una ale chiara caratterizzata appunto dall'utilizzo della stevia, che potrebbe far temere un risultato finale eccessivamente dolce - cosa che, specie in una bionda, risulterebbe abbastanza sgradevole. Invece il bilanciamento tra aroma floreale del luppolo, corpo in cui il dolce del cereale si armonizza con quello della stevia, e chiusura in cui la punta amarognola del luppolo torna a farsi sentire creando un contrasto delicato, la rende una birra che ha il merito di essere equilibrata e gradevole nel suo complesso, senza risultare stucchevole. Per quanto sconsigliabile ai patiti dell'amaro, dunque, invito a non temere anche coloro che generalmente sono scettici verso sperimentazioni che tendono allo zuccherino.

In seconda battuta sono invece andata sull'amaro erbaceo con la Celtic Ortic, sempre una ale chiara, che vanta un infuso di ortica fresca, canapa, equiseto e menta. Detta così, ci si potrebbe aspettare una tisana: invece anche qui, in ossequio al principio per cui la birra - anche se aromatizzata - deve rimanere birra, l'aroma in cui spiccano le erbe fa poi spazio in bocca ad un gioco interessante tra queste e il luppolo, lasciando una persistenza fresca e quasi balsamica, e con un amaro deciso ma non invadente. Due birre certo peculiari, ma di tutto rispetto; che mi hanno lasciato la curiosità per l'altra aromatizzata del cerevogia, quella all'erica. Che dire, se non "alla prossima"...

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