Continua la saga di Accisa Nera, la birra nata come protesta in seguito all'ulteriore aumento delle accise avvenuto all'inizio del'anno, che avevo descritto la prima volta in questo post. Ieri sera infatti alla Brasserie di Tricesimo l'Associazione homebrewers Fvg ha stappato le bottiglie della cotta dimostrativa di Accisa Nera organizzata lo scorso luglio a Zugliano, come momento che fosse contemporaneamente di conoscenza dell'arte brassicola e di sensibilizzazione sulla tematica delle accise. Naturalmente Matilde e Norberto non hanno fatto mancare l'accompagnamento gastronomico - riso venere con pomodorini e olive taggiasche, e pollo al curry con patate.
Accisa Nera è una birra particolare, non pensata per piacere e stupire - per quanto naturalmente i birrai che la brassano cerchino di dare del loro meglio -; ma per rappresentare, con le sue peculiarità, quello che è l'aumento del'accisa: un qualcosa che costringe a fare birre sempre meno corpose per abbassare il grado plato - su cui l'accisa è calcolata -, e aromi e sapori piuttosto "spigolosi" dati principalmente dal malto base - ho invece visto diverse varietà interpretative in quanto a luppolatura. La cotta brassata a Zugliano, nella fattispecie, presentava aromi particolarmente acri ed amari di malto tostato; e il corpo assai esile chiude su una notevole peristenza acida, data appunto dal malto base. Ho trovato si sposasse bene con il riso e le olive, dato che la birra aiutava a "sgrassare" e la dolcezza edi pomodorini contrastava l'amaro; meno indovinato ho trovato l'abbinamento con il pollo, perché la speziatura andava a cozzare. Complimenti comunque come sempre alla cucina della Brasserie, che ieri sera ha dato un'altra volta prova di maestria.
Come gli homebrewers avevano annunciato, però, si sono voluti confrontare anche con dei "pezzi grossi": nella fattispecie quelli di Antica Contea, la cui Accisa Nera evavo già avuto modo di assaggiare al Mastro Birraio di Trieste (chi si fosse perso la cosa, clicchi qui). Un'interpretazione leggermente diversa della ricetta originale, in cui gli aromi di malto tostato sono meno acri, con addirittura una leggera punta di liquirizia, per arrivare ad una chiusura tra l'acido e il metallico meno "rude". Sia come sia, la sostanza è sempre quella: un'accisa a livelli tali da far fa sì che - come dice lo slogan lanciato da Assobirra, tenendo conto anche del resto della tassazione - "un sorso su due se lo beve il fisco", è estremamente amara.
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