lunedì 4 maggio 2015

Cerveza y arena

So che non è bene fare i titoli in lingua straniera, ma come meglio introdurre un post su un birrificio spagnolo? (Per i non bilingui, "birra e sabbia", allusione al più celebre "sangre y arena", "sangue e sabbia", che descrive le corride). A Santa Lucia ho infatti avuto per la prima volta l'occasione di assaggiare birre spagnole allo stand Carpano, dove erano presenti distributori di bottiglie iberiche. Mi sono preventivamente fatta una chiacchierata con Andrea, il ragazzo allo stand, sul panorama birrario in Spagna: una nazione, a suo dire, "che è un po' come l'Italia dell'inizio degli anni 2000: i birrifici stanno iniziando a fiorire e crescere, indubbiamente qualcuno di questi ha molto da dire, e c'è tanta voglia di sperimentare. Qui in Italia, dopo la sperimentazione, si sta un po' rientrando nei ranghi, mentre lì si cerca di colpire".

E infatti il panorama offerto a Santa Lucia, per quanto diversificato, per era piuttosto sbilanciato verso le Ipa, genere per eccellenza atto a stupire: su tutte mi ha incuriosita la Devil's Ipa del birrificio Marina, una botta di amaro da 130 ibu - per i non adepti: l'ibu è l'unità di misurazione dell'amaro, vedi glossario. 130, credetemi, sono tanti - dal colore ramato. "Tranquilla, il palato dopo i 100 ibu non snete più nulla" mi ha rassicurata andrea; e in effetti, dopo la rosa di aromi di luppoli americani all'aroma, al palato ritorna il malto (crystal, per la precisione) e l'amaro arriva netto soltanto in chiusura. Per chi ama le ipa, ma non disdegna nemmeno una bitter di quelle toste. Altra curiosità che ho trovato al banco di Carpano è la Vinya Hop - sempre di Marina, una birra chiara a fermentazione semispontanea con aggiunta di uva spina, in cui sono preponderanti gli aromi e i sapori della frutta.

Non mancava comunque qualcosa di più classico nella linea del birrificio Espiga: assai rinfrescante con i suoi profumi tra il floreale e l'agrumato la bonde ale, leggera e con un finale di un amaro citrico delicato; così come la pale ale dal colore tra il dorato e il ramato, in cui le note dolci del malto nel corpo si equilibrano bene con il finale luppolato.

Ultima nota: al banco dello stesso distributore ho trovato anche le birre del tedesco Crew Republic, di cui ho provato la Imperial Stout Roundhouse Kick: 9 gradi e mezzo - e non sentirli da quanto è piacevole berla, per quanto l'alcol sia ben percepibile - di caffè, cioccolato e tostato come nella migliore tradizione del genere, con un corpo tanto pieno da sembrare cremoso, e una chiusura di amaro da malto tanto decisa da preparare il sorso successivo. Ruffiana finché volete, per carità: ma se non fosse per il grado alcolico, la pinta intera scenderebbe che è un piacere...

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