lunedì 14 ottobre 2013

Gelato a quattro zampe

Sì, lo so, avevo promesso di ritornare sulla questione birra: ma quando si trova qualcosa di curioso, non si può stare zitti...Era da un po' di tempo che volevo fermarmi al Dolce Gelato, in Via Vittorio Veneto a Udine, non solo perché pubblicizza una seri e di gusti vegani e gusti salati, ma anche perché invita a provare il "Dolce Bau": e che sarà mai, un gelato per cani? Già, lo ammetto, i negozi che vendono amenità per quadrupedi mi hanno sempre lasciata piuttosto perplessa: non perché abbia qualcosa in contrario al fatto che un umano si prenda cura del suo canide o del suo felino, ma perché ritengo che ci siano modi più sensati di farlo che investire in un cappottino in taffetà scozzese per cihuahua. Ma che qualcuno si sia inventato pure il gelato per cani, beh, mi sembrava eccessivo.


Così finalmente sono entrata, chiedendo per prima cosa delucidazioni sui gusti vegani. Il buon titolare - tal Paolo Dolce, un cognome un programma, come lui stesso ha ammesso - mi ha così spiegato come produce i gusti senza latte, usando come di consueto in questi casi latte di soia o addensanti. Addensanti, ha sottolineato, "del tutto naturali, come la farina di carrube: che peraltro fa pure bene, essendo ricca di fibre".

La curiosità però in realtà era appunto quella del Dolce Bau: e no, non mi ero sbagliata, è davvero un gelato per cani. Più che una bizzarria, una vera e propria idea di business: il nostro ha notato come molti padroni con cane al seguito entrassero in gelateria, con il fedele amico che attendeva anche lui la sua parte; peccato però, mi ha spiegato, che né lo zucchero, né i derivati del latte né il cioccolato siano propriamente un toccasana per il miglior amico dell'uomo. Così fiutando - letteralmente - l'affare ha elaborato un gelato salato alla vaniglia senza latte, facendolo testare ai diretti interessati per perfezionarlo fino a giungere alla ricetta definitiva. Insomma, un'opera di bene per animali e padroni da un lato, e un'ottima trovata per la gelateria dall'altro.

"Che cosa posso farti assaggiare?", ha gentilmente chiesto a quel punto. Non ho avuto il coraggio di chiedergli il Dolce Bau, per quanto morissi dalla curiosità e sia perfettamente commestibile anche per gli umani; così ho provato la nocciola più, ossia la versione vegana del gusto classico. Indubbiamente si nota che il gusto è più intenso, perché non "diluito" nel latte; così come nel caso del cioccolato, per quanto personalmente continui a sostenere che è sempre meglio una buona tavoletta. Unica pecca, per un'appassionata di gusti alla frutta come me, è che ce ne sono pochi - ho trovato soltanto fragola e limone; ad ogni modo non mancano le curiosità, come la croccamela (vaniglia, mela e cereali), il cremino, e il caramello fleur de sel.

La prossima frontiera di Paolo, infatti, sono i gelati salati, proposti magari come abbinamento gastronomico a qualcos'altro o a un buon bicchiere di vino per un aperitivo: per le novità, non c'è che da rimanere sintonizzati...

2 commenti:

  1. Complimenti per l'idea in quanto uomo d'affari, ma rimango dell'idea che alla mia cagnolina il gelato non lo dò. Ha già la sua "pappa".

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    1. Ho lo stesso dato l'ok alla pubblicazione del commento, ma ammetto che non mi piace chi non si firma...mi farebbe piacere se lasciassi il tuo nome! Grazie!

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