Venerdì scorso sono stata alla serata inaugurale di "Spirito di Birra", una manifestazione - nella definizione degli organizzatori - "Birrogastronomica" che si tiene fino a questa sera in piazza Venerio qui a Udine. A promuoverla è la Pro Loco con il patrocinio dell'Ersa, riunendo birrifici come Valscura, Gjulia, Villa Chazil, Meni, Toz - per citarne alcuni che già conoscevo -, ad altri come Pharo e Malto d'Oro che non avevo mai avuto il piacere di provare: i numeri sembravano esserci tutti, per cui mi sono detta che sarebbe valsa la pena fare un giro.
Devo ammettere, però, che sin dal primo impatto sono rimasta abbastanza perplessa. Innanzitutto, basandosi sulle insegne poste ai gazebo non sempre c'era modo di capire che birra vi venisse servita: mi sono addirittura trovata ingenuamente a chiedere ad uno degli organizzatori se i birrifici si turnassero durante i giorni di manifestazione, dato che non vedevo i nomi di tutti quanti. Oserei dire che avevano quasi più visibilità gli stand gastronomici: certo assai ricchi - dalla frittura di calamari alla wienerschnitzel -, ma forse eccessivi in una manifestazione che si definisce in locandina "expo dei microbirrifici e delle birre artigianali".
Inoltre, mi ha lasciata altrettanto perplessa il fatto che nella serata di apertura non sia riuscita a parlare con nemmeno un mastro birraio: agli stand a cui ho chiesto informazioni sulle birre presentate, la risposta che ho sempre ricevuto è stata "Mi spiace, non ne so nulla, io sono qui solo a spinare, telefoni in birrificio". Sarò capitata nel momento sbagliato, per carità, e capisco che i mastri birrai non possano fisicamente essere sempre presenti: però almeno un'infarinatura a chi sta alle spine sarebbe necessaria in un - idem come sopra - "expo dei microbirrifici e delle birre artigianali".
Anche i commenti che ho raccolto dagli avventori sono stati più o meno tutti dello stesso tono: bella serata, buon cibo, ottima birra, ma più una sagra - che non ha nulla di male in sé, ma non è questo che credo volesse essere la manifestazione - che un'occasione per conoscere davvero i birrifici artigianali.
Voglio mettere in chiaro che non mi piace la critica fine a sé stessa che scade nella denigrazione; tanto più che, se davvero si vuole screditare qualcuno, la più grande condanna dal punto di vista mediatico è il silenzio. Mi piacerebbe però che una manifestazione che, grazie alla collaborazione tra due enti come Pro Loco ed Ersa, potrebbe davvero offrire una buona vetrina ai tanti birrifici artigianali di qualità della regione, davvero lo facesse nel migliore dei modi, senza rischiare di snaturare quella stessa realtà che vuole promuovere.
E... cara Chiara pultroppo non tutti gli organizzatori danno il giusto peso alla birra artigianale, e semplice invitare i birrifici, metteri nella locandina e nel programma con lo scopo SOLO di attirare quante più persone possibili.
RispondiEliminaScrivendo i nostri nomi sulle locandine, gli organizzatori hanno ricevuto contributi regionali perchè "la manifestazione promuove prodotti Friulani" ma evidentemente non lucravano abbastanza e hanno anche chiesto 1000€ + iva da ogni birrificio. Evidente quindi che questa era l'ennesima manifestazione per far guadagnare gli organizzatori e non per promuovere il territorio! Noi, come molti altri colleghi, abbiamo deciso di boicottare tale manifestazione. Se sembrava più una sagra che una manifestazione birraria era perchè i birrai ne sono stati ben lontani.
RispondiEliminaAncora non so chi abbia partecipato veramente. Ma il nostro nome è rimasto ben in evidenza sulle locandine e per questo chiederemo spiegazioni a chi di dovere.
Brava Chiara, ottimo articolo!
Grazie. Spero solo che tutto questo possa servire a far sì che in futuro manifestazioni del genere servano davvero loscopo
EliminaGentile Signora Andreola, la ringraziamo per aver partecipato alla nostra kermesse “Spirito di Birra”,, ma crediamo che abbia travisato le finalità della stessa.
RispondiElimina“Spirito di Birra “ come ben citato in tutti comunicati stampa è una manifestazione a carattere birrogastronomico, ove i protagonisti sono tanto le birre artigianali, quanto i prodotti a carattere gastronomico. (Non può esistere bevanda alcolica che non abbia un abbinamento culinario).
La nostra associazione, che è una Pro Loco, come da statuto ha la finalità di promuovere la città di Udine e il Friuli, organizzando eventi che richiamino in città il maggior numero di presenze possibili.
Teniamo a precisare che tutti i produttori presenti sul territorio regionale, sono stati invitati alla nostra kermesse, compresa la neo-associazione dei birrifici friulani.
Alcuni hanno inteso partecipare fornendo i loro prodotti a dei propri clienti che gli rappresentassero, altri vedi La Birra di Meni; hanno inteso non partecipare in alcun modo, nonostante i prodotti sono comunque acquistabili nei supermercati all’ingrosso, e rivendibili al pubblico senza alcuna autorizzazione (vedi Metro).
Per quanto riguarda la polemica sollevata da Meni in questo blog, circa il costo di accesso alla manifestazione di € 1000+IVA( c’era anche la possibilità di avere mezzo-stand a € 500+IVA vedi Mastrrobirraio che vendeva solo birra), vorrei precisare che il prezzo col corrispettivo pagato dagli standisti è assolutamente sottocosto, in quanto inclusivo di una gazebo 4x4 montanto a norma, pavimentato con linoleum, per la possibilità di somministazione a norma di alimeti e bevande, impianto elettrico e idrico, concerti ogni giorno, assicurazione contro terzi, sorveglianza notturna, occupazione suolo pubblico, allestimento palco, bagni chimici, tassa sullo sforamento limiti sonori, pulizie, tavoli, panche, ombrelloni, archittetto per il progetto del villaggio, pubblicità cartacea, internet, americana con insegna, vela 6mt x 4mt, tasse affissioni, per non palare del lavoro gratuito dello scrivente e dei numerosi volontari della Pro Loco, che hanno contributo a far risparmiare l’organizzazione e rendere possibile questa nostra rassegna.
Comunque se il signor Meni o chiunque altro sappia far meglio di noi, saremo ben felici di poter presenziare alle loro manifestazioni prettamente di promozione birrofila.
Ricordiamo che le critiche per partito preso non sono costrutive, ma è solo la collaborazione che aiuta a crescere.
Grazie per il vostro intervento, e mi scuso se rispondo soltanto ora. Non entro nel merito della polemica - come da lei definita - sollevata dal sig. Meni, in quanto ritengo sia opportuno venga chiarita tra organizzatori della manifestazione e birrai; in quanto all'obiezione secondo cui avrei travisato le finalità della manifestazione, mi spiace di non averle colte nella maniera corretta - dato che chi meglio degli organizzatori dovrebbe conoscerle -, ma mi si consenta di osservare che il nome scelto per la manifestazione stessa non aiuta: da una kermesse che si chiama "Spirito di birra" mi aspetterei che valorizzasse in primo luogo appunto le birre, pur dando spazio anche ad altri prodotti. La mia critica non stava nel fatto che tali prodotti fossero presenti, ma in quello che - almeno per l'impressione che ne ho ricevuto quella sera - questi sembrassero avere più visibilità delle birre stesse. Se la si vuol definire kermesse di promozione dei prodotti tipici del Fvg, va benissimo: ma non "Expo dei microbirrifici e delle birre artigianali".
RispondiEliminaMeni ha solo detto la verità , ed i birrifici più premiati in ambito nazionale e internazionale si son ben guardati a partecipare a Spirito di Birra dove venivano "promesse" iniziative culturali o similari. Nessun artigiano birraio vuol essere specchietto per allodole a vantaggio altrui, poi mettere in conto (come da giustificazione della pro loco) anche, e ci rido sopra, lo sforamento del limite acustico, mi sembra ammettere che le birre (e non Birra) siano solo un pretesto per qualcosa di ben diverso. Forse è stato toccato qualcosa che non si doveva toccare ? Bravo Meni e brava Chiara.
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