Una premessa va fatta: ossia che, come intuibile, una birra prodotta a questo modo ha una variabilità che è espressione diretta di quella delle materie prime (non a caso nelle bottiglie viene indicato l'anno del raccolto). E non solo della materia prima in sé e per sé, ma anche del fatto che, giocoforza, il malto e il luppolo essiccato sono molto meno "standardizzabili" rispetto a quelli dell'industria, che cerca viceversa di andare a compensare la naturale variabilità del raccolto. Pertanto ne ho avuto, in generale, l'impressione di birre "rustiche", in cui sia la componente di cereale che quella del luppolo appare più "verace" che in altre produzioni, e con leggere differenze anche da bottiglia a bottiglia dello stesso lotto (del resto si dice sempre che la birra artigianale è "viva").

Caratteristiche di fondo che si ritrovano comunque anche nella Cavagna: dopo gli aromi di caramello e biscotto tipici dello stile, arriva anche qui l'abboccato di cereale dai toni decisamente più robusti delle altre Vienna (a me ha quasi ricordato quello di certe Scottish Ale) pur nella snellezza complessiva; prima di un taglio amaro finale analogo a quello della Sloira (vengono non a caso utilizzati gli stessi luppoli, ossia Hallertau Hersbrucker, Magnum e Chinook).
Da ultimo la Sanpa, in cui colpisce già alla vista il notevole cono di schiuma. A fare da padrona all'olfatto è principalmente la tipica componente di esteri da lievito, sui toni speziati - anche questi più "grezzi", a mio avviso, che in altre saison, pur mantenendosi nel complesso gradevoli ed equilibrati; di nuovo un corpo pieno di cereale che dà in bocca sensazioni analoghe a quelle della Sloira, pur con sapori più variegati essendoci in questo caso anche segale e frumento. Anche qui il distintivo taglio amaro finale, che forse troverei inappropriato per una saison, ma sicuramente "marchio di fabbrica" per Cascina Motta.
Nel complesso, birre interessanti per chi non è alla ricerca della perfezione tecnica da manuale (pur rimanendo nell'ambito dell'assenza di difetti, intendiamoci, però come accennavo prima non rispecchiano totalmente i canoni a cui siamo abituati) ma di sapori che, al di là dei gusti personali, hanno innegabilmente una loro unicità.
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